CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    Anno II.
    Merooledì 15 Marzo 1ET6
    IV. 22
    PREZZI D' SBRANAMENTO
    V' no . . L. 9 Semestre . f? 5 . rimeslre. » 3 lo mese . » 1, 25
    Per 1' Estero amnento delle epeee postali
    Un numero separato cent 10
    POLITICO-LETTERARIO
    Esoe il Merooledì e il Sabato IIM TERAMO
    Gli occhi di tutta Ilal a sono rivolti a Montecitorio. Di questo fatto sono consapevoli gli stessi Deputati che accorrono numerósi alle aule parlamentari. Le ultime votazioni furono per numero, più splendide delle prime. Riuscita favorevole alta lista concordata tra la sinistra,, un a frazione del aentro e il gruppo toscano, la costituzione del seggio presidenziale, le sorti del ministero divennero più che mai peri eli tap ti. L1 on. Sella, avvedutoci di ciò, sen partiva per .Biella, ed ora dicesi che anche la frazione da lui capitanata desideri di unirsi alla coalizione, se pure a quest1 óra non siasi definitivamente unita.
    Intanto non è mancato un incidente che "*Ami»ntn ha potuto far rivivere le spe-
    fu relatore in quella discussione per la malattia dell' on. Luzzatti (uno degli alfieri della destra ministeriale) che aveva difeso quel progetto; non accusa nessuno, non aggrava alcuno; ma si limita a chiedere, sé il governo prima di dare i milioni, erasi assicurato delle condizioni finanziarie della società. - L' on. Minghetti rispose che « il suo errore non fu se non il riflesso dell' errore universale. » Il Prefetto e il segretario della Camera di Commerciò di Palermo avevano date buone informazioni; su queste basò l'anticipazione dei cinque milioni ad una Società prossima al fallimento. L' on. de , 2^erbi, per un fatto personale, chiamò inesatta la sentenza che se fuvvi errore, fu un riflesso dell' errore universale. Già molti deputati avevano manifestato il sospetto sulle cattive condizioni della Trinacria. L' on. Nicotera riprese la parola per notare che il torto del Ministero sta nel non avere - nrofisfl usando dì lauei mezzi
    La Direzioni ed Amministrazione sono piovoisoiiam"nte p.esso la Tipo /rafia dei giornale
    Inserzione in 4B pagina cent. IO-per linea lunghezza di - colonna - In 3a «.pagina oeut. lo - Per più inserzioni li fa (ino sconto - Le lettere affrancale e vaglia postali debbono essere diretti all' ufficio del Corriere Abruzzese In "Teramo.
    Aon si restituiscono i manoscritti.
    terita dai capi della nostra citta. Non parliamo già del prefetto: si sa che egli è in tutto inferiore al suo grado, e sarebbe xano sperarne per gli altri quella forza impulsiva, che non ha per sè. Accenniamo più particolarmente al nostro municipio e ai capi degl1 Istituti educativi, a cui tocca precorrere gli altri nelle vie della civiltà e delle opere egregie.
    Nel passato anno tutta Italia si commosse per le immani inondazioni di Francia, e colse con amore questa occasione per dimostrare ai nostri volubili e generosi vicini, che la memoria di Magenta e di Solferino non ci è caduta dall' animo; ma la patriotica Teramo Si lasciò rapire la mano dal Vescovo, e vide senza commuoversi alcune signore vestite a bruno adempiere in nome di un partito ostile a
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    sen partiva per Biella, ed ora dicesi, che anche la frazione da lui capitanata desideri di unirsi alla coalizione, se pure a quest' óra non ; siasi definitivamente unita.
    Intanto non è mancato un incidente che per un momento ha potuto far rivivere le speranze ministeriali. L' on. Peruzzi, intorno al cui nome,oggidì meritamente si mena molto rumore, declinava la carica di vice-presidente. E già P Opinione si mostrava arcigna contro il gruppo toscano che, secondo essa, aveva abusato del nome autorevole del suo capo. Ma brani di lettere pubblicate sui giornali chiarirono tosto il significato dejla dimissione Peruzzi; imperocché da loro apparirebbe eh a il sindaco e deputato di Firenze approva la condotta de' suoi amici e aspetta il giorno della lotta per misurarsi col ministero. La stessa Opinione dovè convenire) poi che qnella dimissione non cambiava punto la situazione delle cose; ma, non ostante ciò,' aggiungeva 1' organo ufficioso, noi non assicureremmo la lvittoria; tutC altro: dalle quali parale rilevereb-besi la speranza che ha tuttora il ministero dì avere P appoggio dei deputati chiamati dal telegrafo all' ultima ora.
    Sonosi svolle un' interrogazione e una interpellanza alla Camera in questi giorni; l'una delf on. Corte sulla partecipazione delle truppe pel carnevale, a cui risppse I' on. Ricotti Appoggiandosi ai regolamenti che impongono HT esercito di prestare il proprio aiuto per ¦Urtivi di' sicurezza pubblica; 1' altra dell' on. Btcolera sull1 affare, dalla Trinacria. Il depu-IHo di .Salerno, che era 'stato attaccato .da Peoni giornali per a^ère spinto il governo pa presentazione (feì progetto tdi legge per f anticipazione di 5 milioni alla società Sicilia. discorse con molta calma; disse che egli
    limenlo. L' on. de £erbi, per un fatto personale, chiamò inesatta la sentenza che se fuvvi errore, fu un riflesso dell' errore universale, i Già molti deputati avevano manifestato il sospetto sulle cattive condizioni della Trinacria. L' on. Nicotera riprese la parola per notare che il torto del Ministero sta nel non avere attinto notizie precise usando dì (quei mezzi che il governo ha in mano per informarsi sullo stato di cose. Egli inoltre conchiuse che pur non dichiarandosi sodisfatto della risposta del ministro delle finanze, attende il giudizio dei tribunali per ripresentare allora una proposta alla Camera.
    La nomina della Commissione permanente per il bilancio è riuscita, come prevedevasi, favorevole alla lista concordata. Da essa erano stati esclusi il Sella e il MaurogÒnato, i quali nondimeno furono eletti, ma a debole maggioranza. Noi scusiamo i coalizzati per tale esclusione, non T approviamo specialmente per l'on. Sella, i cui studi finanziari devono essere sempre rispettati e stare al disopra di tutt'i partiti. Alla detta Commissione del ,Bilancio entrano 22 deputati della lista concordata e 8 della lista ministeriale : dei 22, dieci appartengono all' Opposizione, otto al centro, quattro al gruppo dei dissenzienti di destra, tra i quali predomina V elemento toscano.
    Fu approvato sì nella Camera che nel Senato V indirizzo di risposta al discorso della Camera.
    NOBLESSE OBLIGE
    Questa massima è vera non meno per gr individui, che pei corpi sociali ; e ci duole *di vederla da qualche tempo pre-
    per dimostrare ai nostri volubili e generosi vicini, che la memoria di Magenta e di Solferino non ci è caduta dall' animo; ma la patriotica Teramo Si lasciò rapire la mano dal Vescovo, e vide senza commuoversi alcune signore vestite a bruno adempiere in nome di un partito ostile a un' opera di riconoscenza nazionale. Più tardi furono bandite le soscrizioni pei Caduti di Novara e l'Ossario di Solferino; ma noi non ce ne demmo per intesi, quasi stranieri a quel nobile sangue. Non ha guari la morte di Gino Capponi contristò tutti gli animi gentili, e ministri e imperatori. di lontani paesi si tennero onorati di mandare alla dolente Firenze parole di compianto e di ammirazione per VEstinto ; ma le rappresentanze teramane, nelle solenni esequie celebrate il 4 volgente, brillarono per la loro assenza!
    Nè si obbietti la necessità di temperare le spese in ogni cosa ; perchè senza dire che vi ha dei casi, in cui Y ultima considerazione deve esser questa (e sono appunto quelli che tendono ad affermare sempre più il sentimento e la dignità nazionale); cento e cento* cittadini avrebbero accettato con? piacere' Y onore di rappresentare a proprie spese la loro città in così mesta e degna cerimonia. Non è questo il modo tenuto fin qui per onorare il nome di Teramo; e vogliamo fin d' ora ammonirne il nuovo sindaco ; perchè non sarebbe senza sua colpa se la città decadesse dall' alto grado morale, in cui 1' hanno precipuamente collocata gii sforzi de' suoi predecessori.