CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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     84 - ¦
    RISCATTO DELLE FERROVIE MERIDIONALI
    Stralciamo alcuni articoli della convenzione per il riscatto delle meridionali :
    Art, 3. In corrispettivo della cessione di cui sopra, il governo:
    a) Assume a suo carico, a partire dal 1. gennaio 1870, gli interessi e V ammortizzazione delle Obbligazioni e dei Boni descritti gli uni e gli altri nel prospetto allegato sotto il N. 3 alla presente convenzione.
    b) Assegna in cambio a ciascuna delle n. 199,340 Azioni sociali tuttora in circolazione tanta rendita consolidata cinque per cento d' interesse sul capitale nominale, o, in altri termini, venticinque lire di Rendita con- soli-lata* per ogni Azione.
    Art, 4. Lo 60, 000 Azioni sociali a matrice sono considerate come di mun valore e saranno consegnate al governo per essere annullate.
    Art. B. Il cambio nella rendita consolidata delle Azioni sociali menzionate nell1 articolo 8, (si farà un mese dopo la pubblicazione della legge che approverà la presente convenzione.
    Trascorso il termine di 3 anni', le Azioni non presentate al cambio rimarranno a tutti gli effetti estinte e senza valore alcuno.
    Art. 8. Egualmente dopo I1 approvazione della presente Convenzione per legge si riterranno cessali col giorno 31 dicembre 1875 tutti gli effetti della Convenzione 28 ottobre 1871, approvata con legge 30 dicembre 1871, TsT. <58$ serie seconda, per l1 esercizio delle strade ferrate Calabro sicule.
    Art. 9. Il governo entrerà in possesso col nrìmn ln.or!in illÉ di tulle le ferrovie ed
    i prodotti e le Ispese dell' una e dell' altro. Essa provvederà i mezzi occorrenti ai pagamenti qualora il governo non abbia preferito amministrare i fondi di tempo opportuno.
    Art. 11. 31 governo senza nssumere alcun impegno speciale, accetta il personale attualmente in servizio delle ferrate meridionali e Calabro sìcuIq, salvo lo variazioni nel numero, nel grado e negli stipendi degli impiegali, le quali, dopo fa presa di possesso, siano la conseguenza di nnovi organici stabiliti dal governo.
    Per effetto della presente convenzione il governo subentrerà negli obblighi della Società relativi alla cassa pensioni e cassa soccorso.
    Cronaca Abruzzese
    Chieti.  È morto in Trani Pasquale de' Virgili!, già governatore di Teramo. Distinto cittadino, amministratore solerte in tempi difficili, valente letterato ha lasciato lunga eredità di affetti. Solenni esequie egli ha ricevuto dalla buona cittadinanza tranese, come appare dai seguenti telegrammi:
    Trani 9 Marzo 1876 Sindaco Chieti
    Ora compiuti funerali illustre Patriota, letterato esimio Pasquale De Virgilii  Municipio, Magistratura, Avvocheria, Funzionarti, Rappresentanze, Esercito, Cittadinanza renduto onoranza solenne compianto cittadino. Commozione profonda.
    Sindaco
    Chieti, 10 detto Sindaco Traili
    Città dolentissima perdita esiaìio patriota
    wivnnMMnai^
    so-programma; doveva dare o negare V tmwvi I rio.... Non ostante questo, i consiglieri inter.^ , proprio il Infamerò dei buoni Apostoli!
    Io avrei desiderato che almeno per oonveiAmz» ^ andati i consiglieri a udire le intenzioni del wutr» S^ nella prima volta ehe questi li raccoglieva.
    Questa diserzióne in massa mi fa sospettare e eW-w
    i >v -- . i. ¦ v :
    un' apatia fenomenale anche in coloro che devono r^ j scntarc i nostri interessi, oppure che si voglia fa- ojjj il nuovo sindaco sotto il peso.... della noncuranza ani*^ Checchessia di eiò, certo è che le cose cittadine ^ vanno bene. Il comune tra noi è costituito male e &f quasi che esista in effigie. Basti dire che al 13 Man» : approva , esercizio provvisorio del bilancio pei pria % del 187G. E una nuova forma parlamentare rinvenni*»; sotto 1' albero di Cartecchio !
    Qui bisogna ammainare le vela per il bene del m paese. Dalla Prefettura non si può sperar nulla, psréL perchè il Maccaferri non è Saturno cho divora i proprifa Spetta dunque ai buoni cittadini di intendersi selle ìm generali e formare un solido e compatto partito per rp-rare lo sfacelo da cui è minacciato il Comune per Tifr I tozza di pochi.
    Ma di questo parleremo piii a lungo un' altra tolsi
    #
    # #
    ............................ e la banda non suonerà perchè il*
    daco non vuole rompere la devota quiete della Qoarc*
    #
    #
    Mi rincresce fare oggi una Cruci ohi de. Ma,
    I Una volla che ce l'hanno dato, bisogna .puf eh* * j
    occupiamo. Udite!
    Pel genetliaco di S. MI ricorso ieri, egli ha p»^
    un pallidissimo proclama, che chiude con una
    sconvenienza, dichiarando che il miglior me::o «" *
    j ti Capo dello Stalo è di affermare il principio ^
    , e di obedienza alle leggi. Non si direbbe chs
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    gli effetti estinte e senza valore alcuno.
    Art. 8. Egualmente dopo l1 approvazione della presente Convenzione per legge si riterranno cessati col giorno 31 dicembre 1875 tutti gli effetti della Convenzione 28 ottobre 1871, approvala con legge 80 dicembre 1871, N. «5     Art. 9. Il governo entrerà in possesso col primo luglio 1876 ,di tutte le ferrovie ed altre cose a lui cedute colla presente convenzione, ed anche delle strade ferrate Calabro sicule. L' attuale amministrazione della società per le strade ferrate meridionali continuerà fino al primo luglio 1876, nei modi e sistemi fin qui usati, salvo quanto è disposto nell' articolo seguente, a fare 1' esercizio tanto delle ferrovie meridionali quanto delle calabro-sicule, ma quest' amministrazione ed esercizio si intenderanno fatti per conto dello Stalo al quale spetteranno gli eventi,
    APPENDICE 1
    LA GROTTA DEGLI SPETTRI
    LEGGENDA ABRUZZESE
    PSR
    BATTISTA DE LUCA
    III.
    a Dì, mio Fernando, mi amarai tu sempre?
    « Sempre mia Lena.
    « Giuramelo.
    « Lo giuro « - E si poso la man* in petto.
    « N®n basta - Segna col tuo sangue il giorno del tuo giuramento su questa bianca pezzuola, che mi covre il capo - Così il di che tornerai a me per menarmi tua sposa, potrò rimproverarti dinanzi al Signore, se avrai tardato. »
    E si dicendo, tolse lo spillo d' argenIor che le fermava sul capo la bianca pezzuola ed insieme a questa , offerse al cavaliere. .C
    I". il cavaliere toltosi tosto in mano lo spillo d' argento p, premendone la punta sulla mano sinistra ne fece spicciar sangue il quale era vermiglio, vermiglio e perisse con esso sulla hitnea pmstola:
    Ora compiuti funerali illustre Patriota, letterato esimio Pasquale De Virgilii  Municipio, Magistratura, Àvvocheria, Funzionarli, Rappresentanze, Esercito, Cittadinanza renduto onoranza solenne compianto cittadino. Commozione profonda.
    Sindaco
    Chieti, 10 detto Sindaco Traili
    Città dolentissima perdita esimio patriota letterato De Virgilii. Municipio interporre sentimenti cittadinanza ringrazia cotesta illustre città onori resi compianto nostro Cittadino.
    Sindaco
    Piccolo Corri
     «ere
    Lunedì sera si riunì in seconda convocazione il Consiglio comunale. Tutto mi faceva credere che riuscisse una seduta importante: era la prima volta Che il nuovo Sindaco si presentava al cospetto del Consiglio; si minacciava un discor-
    « Fernando" a Lena « Venerdì 18 Ottobre.... »
    In quello che scriveva, un funebre corvo gracchiando sinistramente passò con volo grave sul capo dei duo amanti i quali tremarono in tutte le membra.
    Ma tornata ogni cosa noi silenzio in quella solitaria immensità «T aria e di Iute, aliro non si vide e non si udì che il chiarore della luna ed il mormsrio dei baci dei duo amanti 1
    IV.
    Già la settimana ha descritto ventotto volte il suo periodo fino al venerdì «d il meso è tornato per ben sotto volle al tredicesimo giorno.
    Insieme alla settimana ed al mese e tornala Lena a contemplare la bianea pezzuola, che un dì le veniva fermala sul biondo capo da uno spillo d' argento - Ed un' ora prima, che il sole si fosse nascosto nei monti, indossata la veste azzurra, che già comincia a farsi Iroppo larga per la sua persona, ha preso 1' angusto sentiero, che mena alla vetta di Montecorno, dove scavata nel masso sta da secoli una Grotta, che esi?a ama molto, come molto si ama il luogo in cui si aprì gli ocelli alla luco, poiché ivi aveva aperto , alma all' amore.
     Ed aspetta, i aspetta la povera Lena.
    sconvenienza, dichiarando che il miglior mezzo di ,o»orftrjE ti Capo dello Stalo è di affermare il principio di autori^I e (Zi obedienza alle leggi. Non si direbbe che fossimoa^. K; ieri da qualche grosso disordine o temessimo di cade^R domani? Mal bando agli scherzi,... A che questo ricordo? Chv%B mai negalo nella nostra città, modestissima e quietissim,® sopra tuli®, ossequio al Re e riverenza alle leggi ? Pereti» schierarsi così bruscamente fra gli autoritari quani siéme-p proprio nel momento che tutta Italia deplora 1' esagera/iond del princifio di autorità, di questo comodo mantello p,, chiude nelle sue pieghe ogni maniera di abusi e di vendette?!: E una sii da" che il nuovo sindaco lancia sul viso del par-ft lito liberale per entrare sempre più nelle grazie dei noslrjK padroni ? Se è cosi, sappia che la sfida è racoolta, e no at-fe tenda gli cileni.
    # * #
    La mattina di domenica mi pervenne il seguente bi-f; gl ietto:
    Ella è pregato di recarsi in Piazza del Municipio por ve-p dere che sorta di beccai ambulanti e schifosi frutlaioli oh panettisri sono esposti per servire quésto rispettabile Pubi blico di Teramo.
    Un Amico
    vaga, indeterminata, la quale a poco a poco si va perdendil pel aielo in piccole macchie d' un oro biondissimo. Già questi! micchie dispariscono anch' esse ed una tinta monotona in-f veste le case circostanti.
    È Matura che si asperge di cenere in segno di eorme-i ciò per la morte del dì.
     E Lena aspetta.
    Già a consolar Natura della perdita che piange, sorpl chiara, limpida, soavissima la luna e con la sua vivida pi rivesta d'un argento lucidissimo le azzurre onde dell' Adrialiuj e le nere onde del veloce Rozza.
     E Lena aspetta.
    Ma ecco che un funebre corvo s' avanza e con volo gra«, sinistramente gracchiando rasenta 1' alto della Grotta sicbi, gli aquilotti si destano gemendo nei loro nidi.
    E Lena, la povera Lena cessa dì aspettare e scorata""! prende 1' augusto sentiero, che 1' ha condotta lassù e ritornij alla sua diletta capanna dove dorme il caro fratellino-
    Ma indarno gittatasi sul modesto giaciglio, che con q^! divide, indarno invoca un po'di sonno, che sta ristoroM stanche membra ed alla febbre ardentissima dell'animi1 triste, un troppo triste pensiero continuo l'affligge: K n-tornerà più! Se non che tosto si rinfranca: «ci me t' hi?""' rato, esclama, od il giuramento è scritto da lui col suo F, prio sangue! »
    Già il aole non lascia altro ricordo di sè, che uua luce
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