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L'Italia può dunque assistere senza commuoversi alla caduta di un ministero, che con tutto Y insigne valore di alcuni de' suoi membri (fra i quali è eertamente il Minghetti) non ha operato alcun bene durabile; e d1 altra parte non può che rallegrarsi della sollecita scomparsa di uomini, che contaminando Y urna e turbando la fede nei principii, hanno messa audacemente la scure a pie de IP albero i-stesso della libertà e della nazionalità della patria!.....
DA ROMA
(Carteggio parlamentare rilardato)
li 13 Marzo
Abbiamo un altro illustre malato, il Ministero Minghetti. Vivrà? Morrà? Per dare un' i-dea dell' ingenuità dei partiti parlamentari, dirò che se domandate un Deputalo di Sinistra vi risponde che vivrà; se qualcuno di Destra, vi risponde che morrà. Gli è che ognuno cerca nascondere quel che realmente desidera.
Non solo dunque, come vi scrissi nella mia lettera precedente, le convenzioni sul Riscatto delle ferrovie hanno contrario la Sinistra e parte della Destra, con a capo Y on. Peruzzi, ma Ira costoro s' è addirittura stabilita una coalizione. Il Ministero in conseguenza si ritiene da ognuno bello e spacciato, Non gli resta che cadere con onore, ponendo nettamente la quistioue di Gabinetto e combattendo valorosamente in sostegno del suo progetto.
Ciò che forma tuttora un mistero è la let-* tera dell' on. Peruzzi al Presidente della Ca-
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soluzione ragionevole, che è tempo ormai che cessi questo continuo sostituirsi d' una consorteria al potere e che la circostanza è favorevole ali1 avvicendarsi dei partili opposti, come richiede la teoria e la pratica costituzionale, meglio intesa. Io non sono entusiasta della Sinistra, come s' è potuto vedere dalla mia lettera precedente, ma parlo, come dovrebbe un buon amico del nostro ordinamento politico. Certo i Lazzaro e i Morelli non arriveranno mai al potere, ma ben possono giungervi iNicotera, i Mancini, i De Pretis, i Correnti.
Ripeto che gli spiriti più calmi ed imparziali sono favorevoli ad un Ministero di Sinistra. Nè bisogna fantasticare che il Re vi senta ripugnanza. Primieramente come altra volta il Re senti il grido di dolore contro la tirannide, cosi ora. ha sentito il grido di disgusto contro T attuale sistema d'amministrare. Inoltre è un fatto ormai noto che mentre il Re fu in Napoli nel Carnevale scorso, è sialo un continuo convegno tra il Prefetto Mordini, la Contessa...... (come e" entri la Contessa si capirà più sotto) e i Deputati napolelani di Sinistra, i quali facendo atto di devozione al re, non hanno presentato alcuna interpellanza sulla falsificazione delle cambiali Reali. È vero che si riserba di parlarne come sarà presentato . dal Ministero il progetto sulla Lisia Civile, in cui si tratta di alcune cessioni vicendevoli da farsi tra il Demanio dello Stato e la Lista Civil®, e donde questa ritrarrebbe qualche vantaggio. In quest' Amministrazione della Lista Civile e' è una confusione da non credere. Causa ne sono -(a sentita dire,) alcuni congiunti illegittimi della Famiglia Reale, che ne sciupano i denari in imprese private, e che forse son® causa
che una radicale riforma venga su laff ^ apportata. So bene di trattare un difficile, dibattuto e lungamente dalle pi* ^ intelligenze italiane, ma non per questo £ rito di farlo, perchè inspirato al principi^ le piaghe d'una «azione si cangiano pre^$ cancrena se, lungi dal curarle energica©^ si tengano ricoperte per non farle appari^/ L' attuale lassa sui macinato viene regéit, da una legge pesantissima, e riscossa baionetta in canna. Ora, senza discuterli gravezza intrinseca, niuno potrà contesto come questa tassa più gravosa si readj f modo, onde viene esatta: e come da dipenda il corollario del malcontento gè* rale. Chi dunque, proponendo una rife» radicale sulla tassa di macinazione, raggi» gesse il duplice scopo di diminuirne lio-gione d'imposta senza- menomare Iìdcjs dell' Erario, e di amalgamarne il modo dir-scossione, avrebbe redenta l'Italia da hai* che tutti credono incurabile, e che ogflii che muore, va semprepiù aggravandosi noi tulli. E a questo duplice scopo tendi? legge, che l'onorevole avvocato Signor Cic$ propone con una chiarezza sintetica inimici Prima però, di farne 1'esposizione è* stieri che io premetta alcune considerali* per dimostrare come la tessa di macinai attualmente determinata dalle quote leori* sulla base del contatore meccanico sia a* traria e perciò ingiusta.
Sdrucciolata Y Italia nella facile china^ spese, la maggior parte delle quali se f®r clamata dalla mutata condizione di tempi' gliori, molte nonpertanto fra esse furoi®^ criticate alla imprevidenza di Ammini^^ che non sempre informarono i loro djj.: principii di moralità, sorse Y imperioso di rimpinguare le casse dello Stato, 1J!J?, di una tassa sulla macinazione di cei^ quale insieme alle altre tasse preesistenti corresse come fattore pei; ottenere gii ambito sempre dall' universale, promesso, dal Governa, e no» mai ttfoi
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parie della Destra, con a capo l'on. Peruzzi, ma tra costoro s' è addirittura stabilita una coalizione. Il Ministero in conseguenza si ritiene da ognuno bello e spacciato. Non gli resta che cadere con onore, ponendo nettamente la quistioue di Gabinetto e combattendo valorosamente in sostegno del suo progetto.
Ciò che forma tuttora un mistero è la lettera dell' on. Peruzzi al Presidente della Camera, in cui dimettendosi da Vice-Presidente dichiara di non essere stato avvisato che si voleva eleggerlo. Ha voluto forse 8 on. Peruzzi sconfessare V alleanza dei suoi colla Sinistra? Ha voluto mostrare ché ciò ò coincidenza casuale, a cui egli non presta il consenso? D'altronde è presumibile che i suoi amici, uomini come Puccioni ed altri lo abbiano portato Vice-Presidente, senza avvertimelo preventivamente? Temo che d' un tal mistero non si debba dire ciò che un Francese di spirito disse una volta della quistione d' Oriente, che cioè dopo averci pensato sette giorni e sette notti poco mancò che non arrivasse a capirla.
Ma lasciamo al tempo le dilucidazioni dei misteri peruzziani. Ciò che ora tormenta gli spiriti è il prevedere chi succederà al potere. Pensare ad un Ministero preseduto dall' on. Peruzzi con cinque o sei altri di Sinistra è assurdo. Vi è troppa discordanza nella quistione «cclesiastica, neir amministrativa, nel-1' indirizzo politico interno. Chiamare alla formazione del Gabinetto 1 on. Biancheri, Presidente della Camera, come è uso costituzionale nei momenti di confusione di paFtiti, è assurdo egualmente, giacché li on. Biancheri, onorevole sotto tutti i rapporti, è però d'un valore politico insignificante. Unica soluzione ragionevole sarebbe dar campo alla Sinistra di fare I1 essai loyal (come direbbe un francese Thierrista) della sua abilità e del suo programma, ossia chiamarla al potere. Ne seguirebbe forse lo scioglimento della Camera, e non i assurdo che da una nuova elezione risulti una maggioranza favorevole ad un Minisi oro Do Prelii. Per me ritengo che questa sia 1' unica
Ministero il progetto sulla Lisia Civile, in cui si tratta di alcune cessioni vicendevoli da farsi tra il Demanio dello Stato e la Lista Civile, e donde questa ritrarrebbe qualche vantaggio. In quest' Amministrazione della Lista Civile e' è una confusione da non credere. Causa ne sono (a sentita dire*) alcuni congiunti illegittimi della Famiglia Reale, che ne sciupano i denari in imprese private, e che forse sont causa indiretta della celebre falsificazione. Ora si assicura che la Sinistra mentre cercherà di far cessare tali scandali, proporrà o concederà un aumento della Lista Civile.
Si può dire dunque della possibilità della Sinistra: ora q giammai* Chi vivrà, vedrà.
X IL MACINATO
lettere al direttore del corriere abruzzese Signor Direttore,
La prego volere accogliere nelle colonne del suo diffuso, giornale una serie di lettere , che Le verrò trasmettendo , con cui tratterò un interessante argomento, relativo ad un nuovo disegno di legge sulla macinazione dei cereali, sul quale invoco 1' attenzione degli uomini competenti e della stampa italiana.
La ringrazio distintamente.
Teramo 15 marzo 1876.
Suo Devotissimo Girolamo de Angslis Civico
I.
Autorizzalo dall'insigne avvocato Signor Bartolomeo Cichetti, nostro concittadino, a pubblicare per le stampe il progetto di legge da lui formato sulla macinazione dei cereali, e nella fiducia'eh'Ella, Signor Direttore, farà buon viso alla mia richiesta, di buon grado assumo l'incarico di comentarne i pregi, vuoisi pel merito intrinseco della legge stessa, vuoisi perchè essendo , attuale tassa del macinato più esiziale di tutte le altre tasse che sgobbano i contribuenti italiani, tanto per f ardua ragione d' imposta che pel modo di riscossione, ! non v'ha, io credo, chi non abbia interesse a
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clamata dalla mutata condizione di tempi mj I gliori, molte nonpertanto fra esse furono criticate alla imprevidenza di Amministrazioni! che non sempre informarono i loro alti j>§ principii di moralità, sorse I1 imperioso bisognai di rimpinguare le casse dello Stato, la mercè § di una tassa sulla macinazione di cereali, quale insieme alle altre tasse preesistenti comi corresse come fattore pei; ottenere un pareg,f gii ambito sempre dall' universale, ogni
Dopo i, moltissimi sforzi, inutilmente teiki lati, a fine d'inventare un pesatore, o un I misuratore automatico da applicarsi ai mulini,I mancò la possibilità di una misurazione ili-1 retta, e fu mestieri tentare le vie indirette, I L'onorevole Sella ne additò una nel conta- 1 tore meccanico, al cui sistema incarnava il suo progetto di legge nel lasciare 1'ammirò-1 strazione ch'egli tenne fino al 18G5. Non è I già che l'idea del contatore sorgesse nuora, I preesistendo da tempo mollo anteriore a detti I epoca diversi contatori costruiti con vario 1 sistema, coflie ad esempio le Compleur dècimi I dell'ingegnere delle miniere Signor EJvrafd, 1 le Compteur à cadran del Signor Saladin; il I contatore del Signor Schwilgu'é di Strasbur-1 go; quello del Signor Bathias di Parigi, ecc; I ma 1' onorevole Sella fu quegli che primo in I Italia ne designò l'applicazione ai mulini.Al tale proposta quei della Camera arricciarono I il naso, molti alleggiandosi ad increduli, altri I dispregiando il sistema, i più sforzandosi di , porlo in ridicolo col chiamare il conlatore 1 un gingillo, un ninnolo, un soggetto di seher- 1 no, un giocattolo inconcludeute, e fuvvìper- » fino l'onorevole Cordova, il quale con fiero sar- j casmo disse che il contatore avrebbt lutto al più contato ai posteri la nostra insipienza Che cho sia > certo egli è che oggi tutti ,
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