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i mulini d1 Italia sono forniti di con latore meccanico, il quale dopo le modifiche che Thiabaud-Calzone apportò al primo modello italiano da lui costruito, è divenuto un inezie sicuro e spedilo per farci conoscere ad ogni istante la somma dei giri che una macina abbia eseguiti, e sotto tale aspetto non è più possibile di combatterlo. Ma se la qui-^tioae meccanica del contatore è ormai favorevolmente risoluta, non per questa il Governo italiano ha toccato il cielo col dito, mò ha mai sciolto il problema sostanziale della giusta determinazione della tassa ai mulini. Ed in vero, se nel contatore si è rinvenuto il mezzo meccanico, che durante la macinazione ci fa continua fede del numero dei giri compiuti dalla macina, non si è del pari trovato in esso il modo di dare ad ogni centinaio dei sudetti giri un valore regolato gulle specialità dinamiche ed industriali d'ogni mulino, ed in guisa che la quota nominalmente fissata per ogni cento giri, equivalga sostanzialmente a ciò che il contribuente soddisfa in ragione di due lire per qu ntale. Ed è ciò naturale, perchè ben altri sono gli e-1 omenti che debbono concorrere alla deter-* minazjone delie quote. Quali sono questi e-lementi? Sono essi tali da escludere assolutamente r arbitrio nel farne il calcolo per fissarne il vero e giusto ammontare delle quo-^ le? Lo vedremo nelle lettere successive.
Piccolo Corriere
Ho fallo un £Ogi\o.
Non è un avvenimento; imperocché anch' io, o signore e pignori, dopo di' aver letto un trattato di dritto costituzionale o tra sonnifero come un articolo teatrale di Ipsilon , o un romanzo dalle forti passioni, in cui il marito, ad esempio uccide per gelosia la propria moglie o una amante si suicida con., una decozione di fiammiferi (la morie delle serve tradite !....), anch' io, diceva, sonnecchiando spiego le ali della m » " jMjno come un Direttore di gior-
E tal fu il significato di queste parole che sentii sussurrarmi all'orecchio: « via, profano: non ti accostare: se vuoi, amami, ed io ti ricambio d' amore celeste; ma..... non andare più in là........ perchè avvizzirai i miei pallidi e delicati colori 1. »
A ques'e parole io rientrai in me slesso: il mio cuore ritornò ai sussulti normali: la mia mente, poco fa affascinata, ricordò con sodisfaziune, che tutte quelle violette schic-rate innanzi al mio sguardo cupido avevano una personalità, avevano un linguaggio.
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Allora mi venne il desiderio di interrogarle, di scrutarne il pensiero, di carpir loro i segreti del proprio essere; ed arrestatomi davanti ad una di esse, con questa m' attenni a conversare.
Non ebbi tampoco la pcija di interrogarla. Essa aveva letto la mia curiosità attraverso gli occhi, come vi aveva leClo i miei desiderii. E cominciò a scrinarmi dapprima la storia delle sue evoluzioni per le quali da semplice cellula, più e più sempre differenziandosi nel corso delle età geologiche, si era infine compiaciuta del tipo che oggi le è proprio.
Eassù è il padre mio / soggiunse guardando il sole. E tosto mi calcolò li su due piedi quanta forza abbia speso il sole per educarla, ed a furia di cifre mi spiegò perchè il settimo coloro dell' iride costantemente 1' accarezzi.
Ma tu, riprese essa con accento di compiacenza, desideri sapere delle mie qualità morali? Aseolta, che ti compiacerò.
L'ai tu mai posto meute se io mi lasci spogliare de' miei plezzi dal profumiere, come fanno le rose e i gelsomini? Puoi tu ben fiutare nell' inverno la rosa e il gelsomino, ma non la violetta, la quale, single a fanciulla che riconosce già la propria potenza incantatrice, continua a ripetere: chi mi vuole m' aspetti. Invano il distiliicre s'industria d'imitarmi grossolanamente con le radici dell' ireo,s.
Eppure mi dicono modesta, umile. Qual orrore! New sanno che 1' egoismo mi accicca al punto di negare all' industria piò che i miei fratelli prodigano largamente. Non sanno cho io sono ambiziosa. È vero che mi nascondo tra le foglie, ma polle mie tinte seducenti e col mio olezzo invito la mano a cogliermi.
Sono i solili trovati di noialtre donne. Imito li vezzosa ninfa che sfugge all' amante nascondendosi fra i salici, ma pria di celarsi ama che si scopra il suo nascondiglio. E poi, non si nasconde anche l'oro, la perla e il diamante? Chi H chiamarli modesti, umili, come i poeti
Se la Gazzetta ha voluto fi re on'inànntv.ene, si ricordi che l' uni.:o conto non reso è quello dell' esercizio 187E 11 Costantini è uscito di carica ali gennaio 1815, quando cioè l' esercizio 1871 era tuttavia in .corse.
Del resto il sig, Crucioli anche di questo esercizio si potrebbe render ragione, facendosi dare i! conto morale dall' ufficio di ragioneria. Ci vuol tanto poco!
Però io faccio una ejnsidera/.iouc. Il Costantini entrò in carica il 23 febbraio 1868 è non si erano resi i conti dei quattro anni precedenti; nondimeno egli presentava il bilancio al 15 marzo susseguente. Ora il sig. Crucioli trova il bilancio beli' e fatto per opera del Mosehioni e dopo un mese e mezzo dicedi ignoratelo stato delle nostre finanze!..
In quanto poi allo sfacelo, veramente io ho inleso parlare di sfacelo morale del nostro Comune, avvegnacchè sia nolo a lutti che P ««Ic-comunc sia proprio in basso nel nostro paese, e non lo rialzerà certamente il nuovo Sindaco. Ma, se pure si vuol intendere in rapporto alle finanze, quasi quasi
gì sto anch' io, non ostante la testa..... finanziaria di Don
Giovannantonio Crucioli.
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.............................I......... e la banda non suonerà domani
perche il sindaco è occupalo col Dizionario per intendere ciò che ha scritto nell' ormai troppo famoso proclama per il natalizio di S. M.
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Il sig. Cav. Carlo Biffi reggente sostituto procuratore generale alla Corto d" appello di Roma è stato nòminato titolare a delta carica- Chi ebbe la fortuna di conoscere le allo doli d' ingegno e di cuoio di questo integro magistrato che ebbe a guadagnarsi tutta la stima della nostra cittadinanza,
non può cho rallegrarsi di tale promozione merilata.
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QuaP è P ufficio del Pubblico ministero, e come vi ha a-dcmpiulo il sig. Capponi, tale sarà P argomento di un prossimo artìcolo in occasione della partenza del detto sig. Capponi per il tribunale circondariale di Sarzana.
Ultime notizie
Il ministro delle finanzi» ha presentato l'altro ieri alla Camor.i la situarono del To*oro, il bilancio definitivo liTti, e il bilancio di prima previsione 1877. - Espone quindi cho l'esercizio 1875 chiusesi con una differenza in iuen> di 2S milioni, invece di 76 elio si prevedevano. Tutto la ia.-.»e principali aumentarono; la situazione finanziaria perciòo migliorata di 50 milioni: Passa quindi a trattare del bilancio definitivo 1876, e propone iscrivasi anche in bilancio gP ia-inrpssi del capitale occorrente per le costruzioni ferruvurm
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Non è un avvenimento; imperocché anch' io, o signore e pianori dopo d' aver Ulto un tvatlato di dritto costituzionale o nn stnniforo come un articolo teatrale di Ipsilon , o un romanzo dalle forti passioni, in cui il marito, ad esempio uccìde per gelosia la propria moglie o lina amante si suicida con., «ina decozione di fiammiferi (la morie delle serve tradito !....), anch' io, diceva, sonnecchiando spiego le ali della niia fantasia e_____ sogno, sogno come un Direttore di giornale..... che non ha notizie a dare ai suoi famelici letlori.
Piuttosto c un avvenimento che non mi sia sognalo il Procuratore del re, sig. Capponi, a trinciare una papera presa per mio conio in occasione di quel celebre processo ri ufficio, mediante il quale si minacciava a me o a chi per me sotte anni di reclusione! Piuttosto è un avvenimento che non mi sia sognato il Prefetto Maccaferri, insieme ai suoi buoni tirapiedi montali solennemente su di u.ia biga e scappando da faremo, dopo la caduta (pros-»im». veb i del ministero Minghetli I Piuttosto è un aweni-nimento che non mi sia sognato in colloquio strettissimo 11 Capitano de' Carabinieri (a proposilo, da quanto tempo che non è tornato a Parma l'amabile Capitano?...) col sostituto-procuratore sig. Ciotto !!!..:.
No, mia bella lettrice, non ho sognato tutta cotesla prosa in cui spesso mi vedete guazzare. Il mio sogno è stato placido, quieto come 1" onda azzurrina dell' Adriatico. Il mio so,gno è staio; poetico, coma quello (non ridete !) d'una fanciulla a l'i anni. 11 mio sogno è stato scrono come il nostro
ciclo che da tre giorni ci sorrido.
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Ho sognato...... ciò che si sogna in primavera : - i fiori - ,
queste predilette creature di Alfonso Karr. E tra questi, ho sognato la violetta, il primo fior di primavera, che si asconde nella molle erbetta e mesta e taciturna trac la vita.
Mi pareva di trovarmi iu un'Isola verde, - in una terra baciata dalle onde increspale d' un ceruleo mare. Su dì essa bisognava che sorridesse un'eterna primavera, avvegnacchè dall' saboto tappeto sorgevano innumerevoli violette che variavano all' infinito le dimensioni, le tinte, le forme e perfino il numero dei pelali.
Io respirava a pieni polmoni i deliziosi profumi che emanavano quelle viole. Nè mi saziava di guardarle, di ammirarle con estasi: Io era inamorato di tanla bellezza: quel Indichi® di creature, ohe riconoscono per padre il tiepido toie. n'aveva rapila I'anima; e, come mi avviane sempre, u* èìz^é&T&rn accostarmi verso esse, toccarle, baciarlo lun-IMMAle^,,,
Ma tempio ehe io era!) la violetta è pudica, è timida, è «itrwrtia nini ile a ragazza uscente di collegio, dai cui oc-provocanti, dalle cui labbra che non diedero se non « j 'diiii frappare tutta inlcra l'alma innocente!
che l1' egoismo mi accicca al punto di negare all' industria ciò che i mici fratelli prodigano largamente. Non sanno cho io sono ambiziosa. È vero che mi nascondo tra le foglie, ina colle mie tinte seducenti e col mio olezzo invilo la mano a , cogliermi.
Sono i solili trovali di noialtre donne. Imito la vezzosa ninfa che sfugge all' amante nascondendosi fra i salici, ma pria di celarsi ama che si scopra il suo nascondiglio. E poi, non si nasconde anche l'oro, la perla e il diamante? Chi mai ha pensato di chiamarli modcsli, umili, come i poeti hanno deUo di mo?
10 sono aristocratica, perciò sono desiderata nei $àlons, I nei teatri e tra l'high-li [e: i mariti nella luna di miele e gli amanti sanno quanlo io conti nel cuore dell' inverno. Il mio colore è diventalo di moda. Già da gran tempo fui la pompa dei prelati: il nero ò il lullo del popolo, il violetto
è il lutto di Corte.
Eppure, non ostante questi difetti, che del resto non offendono punto la mia onestà, io sono sempre desiderata da ogni ordine di persone. Vuol dire che nell'amore non v'ha senno nè ragione. I miei capriccelli formano, per molti, il mio bello. Son io che fo sorgere nella vergine gota della fanciulla quella leggiera tinta che rivela il primo palpilo d' amore al ricevere da un grazioso garzoncello un mazzoline di viole. Son io che ricompongo spesso la pace nelle famiglie, oppure, per mezzo mio, il marito si ricorda con affé Ilo alla moglie. Son io che riannodo gli affetti fraterni. Soa io che rilego le amiche agli amici lontani.
E poi..... non sono io il più delle volte testimone e for-
sanco causa di lunghi baci d' amore?.........i,
E mentre la Violetta così parlava, io vidi muoversi verso di me una m\a genlilelellricc dagli occhi che saettano, dalle labbra incarnatine, alla quale parevami d' aver legato eternamente il mio cùortjv
Mi accingo alla violetta che si lasciò cogliere, la offersi tosto a quella vezzosa donnina che erasi a me avvicinata con un sorriso, e io slava per suggellare questo mio dono oon un bacio ardente immenso quanlo la passione che mi rode^........ allorché mi sento battere nella, spalla e mi
sveglio.....
Chi era l'importuno?
11 mio gallo che mi miagolava attorno e mi accarezzava!
Gallo?.... Donna amala?.. == Iluiiuuuum!... Quale* contrapporlo'!......Accendiamo un sigaro c lasciamola lì.... pergra.
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La Gazzella, difendiirice ufficiosa di tulle le cause sballato, dice che il sindaco Crucioli no i è giunto ancora a conoscere lo stato delle finanze comunali, porche non gli sono slati resi i conti di alcuni anni dolla passala amministrazione.
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Capponi per il tribunale circondariale di Sarzana.
Ultime notizie
11 ministro delle finanzo ha presentato l'altro ieri alla Camera la situazione del Tesoro, il bilancio definitivo 1876, e il bilancio di prima previsione 1877. - Espone quindi cho 1' eserci/.io 1875 chiusesi con una differenza in men > ili 28 milioni, invece di 76 elio si prevedevano. latte le la-se principali alimentarono; la situazione finanziaria perciò e migliorata d-i 50 mi'ioui. Passa quindi a trattare del bilancio definitivo 1876, e propone iscrivasi anche in bilancio gì' interessi del capitale occorrente per le costruzioni ferroviarie Il bilancio di competenza del 76 chiudcsi con IO milioni d' avanzo, semprechè Aumentino le entrate. Secondo l'on. ministro, il bilancio preventive del 1877 dà per entrate lire 1305 milioni, con avanzo di 15 milioni.
Il ministro Cantelli telegrafando alle 6 di giovedì ai prefetti del regno, aggiungeva: impressione grandissima !
Oggi sarà discussa 1' interpellanza dell'on. Morana sulla questione del macinalo, ehe provocherà un voto decisivo della progenie situazione.
F. Taffioeelli Direttore responsabile
R. OSSERVATORIO BACOLOGICO IN TERAMO
E questo il tempo opportuni ssimo per l'esame microscopico tanto dei semi che dello farfalle, quindi si ricorda a tulli i bachicultori che T Osservatorio s1 incarica di queste operazioni, e tutti coloro che intendessero servirsene non hanno che a rivolgersi al sottoscritto.
Intanto quesf anno, per rispondere a quanto prescrive 1' art. 1 del regolamento per gli Osservatori bacologici, si è preparafo del seme selezionato immune da pebrina, e non ne resta che poca quantità, che si cede, a richiesta, per L. 20 1' oncia di 27 grammi netti, e nella prossima stagione bacologica poi verrà nel locale dell1 Osservatorio, situato in casa Bibbi 2.° piano, eseguito un allevamento modello, che ciascuno potrà visitare.
U Divellore Pbof. Prospero Celli
SEME-BACHI
AVVISO
Deposito di seme - bachi da seta del rinomato Istituto bacologico di Ascoli Piceno, confezionato dal prof. Mari presso il sig. Vincenzo Cantal amessa in Giulia-nova a L. 21 I oncia di grammi i7 netti.
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