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Mercoledì 22 Marzo 187G
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Inserzione in 4a pagina eent. IO per linea lunghezza di colonna - In 8" pàgina cent. 15 - Per più in-emoni si fa uno *eonlo - Le lettere affrar.cslc e vaglia postali debbono essere direni all' ulhoio del Corriera Abruzzese in Teramo. Aon si restituiscono i manoscritti.
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Dopo T esposizione finanziaria che fu appellata dagli stessi amici del Minghetti il canto del cigno e il cui annuncio dei 10 milioni d'avanzo fu accolto dalla Camera con omeriche risate, il ministro Bonghi si vide discussa ed approvala la legge per le scuole normali governative, le quali furono portate a 57 in tutto il regno. Sabato ultimo si svolse , interpellanza Monna, e venne proposto un voto di biasimo per jf applicazione della legge sul macinato. Minghetti avendo proposto la sospensiva, questa fu rigettata da 242 voti contro 181.11 ministero perciò dava subito le sue dimissioni. Il Re ha chiamato 1' on. De Prelis di sinistra per comporre un nuovo Gabinetto. La crisi continua tuttora.
ne ; depredati i contribuenti : sprecati milioni sopra milioni : e sul cuore della nazione assiso, quasi nuovo Briareo, V immane mostro del potere!...
Un' opera dunque altamente riparatrice incumbe al nuovo Ministero: quella di ricostituire l'organismo morale dello Stato, ricongiungendo il paese al governo e reintegrando la coscienza pubblica nell' incorrotta maestà della legge; e noi gli auguriamo fin d' ora di compierla al più presto pel maggior suo onore e pel bene inseparabile della Dinastia e della nazione.
LETTERE AL DIRETTORE DEL CORRIERE ABRUZZESE
II.
Il contatore meccanico numera, è vero, i giri delle macine, ma non muovendosi queste per proprio impulso, una forza qualunque, a conlare dall'azione della cascala sino a quella
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risentire ancora, e compartecipare alle variazioni dei torrenti stessi, a contare dalle magre estive alle alluvioni autunnali ed invernali, e rimarrà incarnato in tutti il convincimento essere impossibile di potersi determinare in condizioni così anormali la vera forza motrice dei mulini. A tale difficoltà si credè ovviare fissando ad ogni mulino una quota media la quale, compensali gli eccessi coi difelli, e tenuto virtualmente ragione di tutte le varianti possibili, corrispondesse a quella che il mugnaio avrebbe delìnitivamente contribuita, se in ciascuna mac natura avesse pagato delle somme proporzionali al peso del grano.
Ma chi, peccando di troppa ingenuità, prescelse questo mezzo come rimedio opportuno a guarire un male incurabile, trovò la propria condanna nella opinione stessa del più dotto sostenitore dell' accertamento della tassa del macinato a base del contatore, il quale disse in proposito. « Se la legge si doleva eseguire nel senso rigoroso, che la quota rappresentasse matematicamente il termine medio di tutte le varianti possibili, nulla v'ha di esagerato affermando che una cinquantina di casi si s;i-
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iu ugvuaia eia 242 voti contro 181.11 ministero perciò dava subito le sue dimissioni. Il Re ha chiamalo I' on. De Prelis di sinistra fi-M' comporre. un nuovo Gabinetto. La crisi confinila tuttora.
1! voto di sabato
Noi governo degli Stati liberi accadono talvolta dei fatti, che fissano altamente r attenzione dei filosofi politici. Qualche cosa di simigli ante è accaduto in Italia. Uri Ministero senza scrupoli, ricco eli dotti ina e di scaltrezza, coir eloquente panila del suo presidente annuncia, un bel giorno, che la meta del pareggio lunga-inente sospirata è raggiunta; e il giorno dopo cade incompianto sotto la bipenne di un voto solenne, da lunga mano apparecchiato, emesso da una Camera, che è. propria fattura, compiuto appena un anno dalia sua elezione. Non vi ha artifìcio, che valga a nascondere 1' alto vajore morale di questo voto. Lasciamo pure che i fedeli leniscano il dolore della sconfitta e lecchino la ferita vituperando la destra feritrice; é il supremo conforto dei vinti, e solo i selvaggi insultano ai mesti gridi dei morituri. Per noi il voto del 18 marzo è una solenne reintegrazione della coscienza pubblica, lungamente e fieramente offesa in ciò che ha di più caro e di più sacro l'umana natura. Poiché non vale il dissimulano: Tltalia sotto il Minghetti si risentì per un momento nel viso l'alito pestifero delle vecchie tirannidi: vide il governo inchinato ad oligarchia: la clamide reale agitata dall' onda della mala contentezza : contaminata fa santità dell'urna : corrotta la fede neir efficacia delle istituzioni: mmopoiizzat» la stessa devozione alla Dinastìa : acearrczzati gli avanzi dei governi caduti ; empiute le carceri di patrioti ìri fMATt*ì : inaridite le fonti della proda/io-
IL MACINATO
LETTERE AL DIRETTORE DEL'CORRIERE ABRUZZESE
II. .
Il contatore meccanico numera, è vero, i giri delle macine, ma non muovendosi queste per proprio impulso, una forza qualunque, a conlare dall'azione della cascata sino a quella del vento e del vapore, deve loro necessariamente comunicare il moto. In Italia sono pochi i mulini animati dal vapore, rarissimi quelli a vento, e quasi tulli invoce hanno un " motóre con rupia orizzontale munita di pale, detto ritrecine, il quale si lascia andare dalla fori.a dell'acqua. Laonde il primo elemento che nella determinazione delle quote teoriche dei mulini dev'entrare in calcolo è la quantità della forza, da cui ricevono il movimento. V esame delle risultanze pratiche che emergono da questa forza, posta in relazione con la qualità della macinatura, con le diverse spepie de'cereali da macinare^ e con lo stato più o meno normale degli apparecchi meccanici dei mulini, forma la seconda parte del calcolo.
A prima vista ed a chi non è versato nelta scienze idrauliche potrà sembrare facile la ri-soluzione dei due enunciati quesiti, ma nel fatto non è cosi, nè v' ha calcolazione che più di questa induca ad incerti risultamenti. È ovvio pur troppo per un ingegnere il ridurre in dlnami una l'orza qualunque: e tulli sanno.ebe la forza effettiva non è che la forza motrice, la quale si trasmette alla macchina, diminuita di quella parte che ne va fuori dispersa; corno pure chela forza utile è quella parte della forza effettiva che dopo vinti gli altri!i, e superate le resistenze secondarie, si equilibra finalmente con la resistenza principale od utile. Ma quegli che possa menar vanto di definire con certezza la vera quantità di ferza assoluta in un mulino quando, per V instabilità dell'encìle e del canale di carico, la portata , sempreinai incostante, non è ancora nato. Aggiungasi di vantaggio che quasi tutti i mulini, meco pochi che traggono alimento da fiumi navigabili, derivano, la loro forza dalle acque dei torrènti, e che di conseguenza, oltre alle variabilità della portata d pendenti dall' encìle e dal l'orinale instabili, debbono
a guarire un male incurabile, trovò la propria condanna nella opinione slessa del più dotto sostenitore dell' accertamento della tassa del macinalo a'base del contatore, il quale disse in proposito. « Se la legge si doveva eseguire nel senso rigoroso, che la quota rappresentasse matematicamente il termine medio di tutte le varianti possibili, nulla v'ha di esagerata affermando che una cinquantina di casi si sarebbero presentati per ogni mulino, e quindi non occórrerebbero meno che tre milioni di esperimenti! Partito, mostruoso a dirsi, impossibile a farsi.» Nonpertanto le cose corsero come Dio volle, ed il sistema delle quote medie teoriche fu adottato da tutti gli uffici governativi del macinato, senza curar punto che là forza motrice, base precipua di partenza per definirle, fosse costantemente variabile. Falsa così la determinazione della forza assoluta, falsissime ne emersero le conseguenze per la definizione della forza utile; e così que-st' altro elemento sostanziale del calcolo, oscillando anch' esso neU'indefinito4 divenne un'arma arbitraria, e rese ingiusta la determinazione delle quote. Inde ir®, fomite continuo del fiero battagliare, che si accese tra quelli che tuttodì aumentando le quote, aggravarono spietatamente i mugnai, e questi che, ingiustamente oppressi, misero in opera tutte le male arti per esimersi da una tassa esosa ed ingiusta : e fra tanto dissidio, e .quasi a compimento del quadro, si videro i tribunali civili, ciechi come la fortuna, ergersi a giudici di controversie per essi affatto incomprensibili. Da qui le chiusure de' mulini, e le riaperture forzate dei medesimi per vedute di ordine pubblico, da qui le espropriazioni di cauzioni e le fallenze degli esattori del macinato, da qui la inesigibilità delle quote, le inaudite vessazioni, il malcontento generale I Questo caos orribile colpì di spavento il Governo per le infauste conseguenze che ne sarebbero scaturite, ed ecco che ai tribunali civili si surrogano comitati tecnici a giudici di,tutte le controversie relative ai mulini: ed ecco in sussidio 1' applicazione del freno dinamometrico ai di loro alberi motori per conoscerne la vera forzai Fallaci palliativi tutti, i quali non valsero a distruggere un male che, viziando assola t amen le la base del sistema, vi persiste ancora in tutta la sua gravezza.
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