CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    siderare alla coscienza di ogni onesto ¦uomo.
    Il sig. de Crocchio, a giudicarlo dai suoi voti liberi e coscienziosi espressi nella passala sessione, e che si trovano pubblicati nei seguente prospetto, dato dal N. ISO del Diritto (29 giugno 1875) polrebbesi qualificar* più che un deputalo indipendente, un deputato assente! Ecco il prospetto:
    1. Pel macinato - Assente  2. Per gli aflarì di Villa Ruffo - Sì, a favore del Ministero  3. Per le ingerenze nelle elezioni -Assente  4. Per l'aumento della tassa di Registro f, Sì, a favore del Ministero  il Nella discussione dei rappòrti della Chiesa - interpellanza Mancini - La Porta - Assente  6. Provvedimenti di pubblica sicurezza - No, contro il Ministero  7. l'el macinato - ordine del giorno Maurogònato - Assente - Ora io aggiungo che nella interpellanza Morana, volò col Ministero caduto.
    A parte la modestia, a parte V immacolato nome, il Professore de Crecchio deve convenire che lo scrittore delle lettere Teatine lo ha giudicato assai benignamente.
    Un'ultima osservazione, e cesso dal tediarla.
    Il sig. de Crecchio dice di non aver potuto smentire la voce, eh' egii fosse appartenuto alla giovane Sinistra, perchè nessuno prima del suo corrispondente lo aveva pubblicamente affermalo: dice ciò da senno o gli fa difetto la memoria?
    Posso ricordargli, che P autore della corrispondenza da Lanciano, pubblicata nel N. 288 del Diritto (lo ottobre 74), caldeggiava la sua candidatura, appunto perchè « riliulava la richiesta professione di fede ministeriale o meglio minghettiniana; la propugnava, perchè de-plorava , indirizzo finora tenuto, sicché en- j ir andò in Parlamento avrebbe accresciuto le fila di quei rappresentanti, che vogliono autorevole il Governo per buone .leggi ed operato profondo, e non per maggioranze e manifestazioni efìmere. « Ha dimenticato il Professor de Crecchio il jfl 281 del Pungolo di Napoli (10 ottobre 74) ove si leggeva che « il de Crec-
    ' " --- .«nnifncfft ,
    Piccolo Corriere
    Dio dei giornalisti!  giacché ci dev* essere un Dio anche I per i giornalisti. Si addensava sul mio capo una tempesta e non me n'era accorto. Udite il seguente brano di lettera j che mi è stala scritta :
    .......... « li si guardi bene soprattutto, Signor Direttore,
    dal Gentil Sesso, da lei tanio amalo e difeso, perchè è così irato con Lei per quel diavolo di supplemento, da cui in j tempi di crisi ministeriale attendevano leggere qualche cosa j di straordinario in quanto a politica (perchè le nostre donne j dopo la caduta del Minghetti il Servizievole si occupano j anche di politica); che .-o quese l'avessero avuto fra mani l'avrebbero ridotto in cento frantumi; e gran dispiacere avrebbe a tutti arrecalo il sentire che il Direttore del Corriere fosse . perito per,mano di donne, senza aver potuto cantare e prò- ' palare il famoso e memorabile fìesurrexit d' un Ministero di Sinistra.
    Gradisca infine i più alti sentimenti di nostra slima e ci creda
    Suoi fanatici lettori "
    Conto frantumi?! Ferito per mano di donne?! Mi si rizzano i capelli solo a pensarlo. Capisco che è sempre dolce morire ai piedi di una donnina, specialmente se è bella. Ma morire per un supplemento, ah/ questo poi no. Crudeli///.. E diro che per una donna uon so che cosa farei.
    Ma, e " !' uopo che io dia una spiegazione a quei benevoli miei lettori. 11 supplemento di giovedì fu fallo non per il j Cavarocchi. per cui anch' io era ., seccalo anzichenò, non per i difensori che non hanno bisogno delle nostre lodi, ma unicamente perchè il Corriere precedente doveva dare molta parte di spazio alla politica. D' altronde, 1' assoluzione di quel-1' imputalo, chi ben sa, aveva una certa impuriau/a, diciamolo pure, politica, avvegnacchè sia stala una lezione della ma-gUlratura indipendente alla troppo benemerita Arma, non che allro dei trionfi del Corriere.
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    Denuncio un nuovo modo di fare la reclame per sò. E il sindaco di Castellamare sig. Fandolli che l'usa nella Gazze la in occasione della festa per il genetliaco del ro. E cavaliere il sig. Fandolli? No? Allora lo fa per avere una croco. Ma, chi sa che non diventi un.... cavaliere rientrato? Ora che c'è Don Giovannino agi' Interni/...
    A proposilo, se fossi con Fandolli io mi dimetterei coinè han fatto certi altissimi funzionanti più o meno politici. Se j
    Maccaferri, questo pusil/us homo, nell' amplesso pestifero dell' Organino, che Dio voglia non pianga durante la vita? Ma soggiunge la nostra saccentuccia : un deficit di lire 40 ti preveda pel 76: ma, diciamo noi, se il bilancio non è ancora discusso, donde mai l'Organino con tanta sicurezza desuino questa cifra? E dato pure, che questo sbilancio ci fosac, qualo sarebbe il rimedio?.... proprio quello, che non ollicnc il suo volo, vale a diro 1' abbonamento del daùo di consumo !.... intende ?
    Ma Tarliamoci chiaro: all' Organino non importa Hn fi co-del Comune, nè dell' avv. Crucioli: ciò che vuole o lenta è offuscare la reputazione sempre crescente di un nostro amico, che precedette Crucioli nell' ufficio di sindaco, e vi »pe»ev for>e non ingloriosamente, il più bel fiore degli anni - Q està è la bète n. ire deli Organino e de' suoi padroni - ma fu viaV» mai nulla di piti stollo o di più inutile dell' abbaiare alla luna? Ci rivedremo a Filippi I
    Nostre informazioni
    In Airi è stato nominalo Sindaco Rodolfo Sorricchio. Non era agevole fare una scelta migliore, c ebe piacesse di pia a quella co La e gemile cittadinanza. Ne teli citiamo di cuore la prefettura.
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    Nei comizi tonuti a Mosciano S. Angelo lutti i 13 consiglieri dimissionari sono siati rieletti.
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    La nos'.ra Società Operaia, seduta stante, spediva al suo Socio onorario S. E. Pasquale Stanislao Mancini un telegramma congratulandosi per la di lui assunzione al Ministero ed augurando prosperila all' Italia.
    Dispacci particolari
    DEL CORRIERE AUlllZZESE
    Il Programma del Ministero
    Roma 28 ore 6 pom.
    Il presidente del Consiglio on. De Pretis, dopo aver ricordato le cause che produssero la caduta del ministero precedente, espone il programma di ciò che esso si preliggerà nel governo della cosa pubblica, hgli dice che il programma della Sinistra sarà quello del Ministero. Presenterà legge elettorale per cui e-lezioni saranno espressione vera sincera volo n[à^!egh^dellori^-^Jegge sulle incompatta
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    ,-------- ,     Io non mi attendo, eh' egli ingenuamente confessi di averla voluta fare al Berlini; ma se questo non lo dirà egli, qui lo dicono lutti, pd il Berlini stesso nel recarsi a Pisa, stia nuova residenza, non polrà certo serbarne grata ricordanza...
    Cronaca Abruzzese
    Aquila.  In una casupola sita in aperta campagna nel lenimento di Castel del Monte, abitava il rouladino Mucciola Domenico, di anni 74. Poche notti or sono, malviventi finora ignoti ne Forzarono la fragile porta, e penetrati nel-P unica stanza ove riposava sul povero suo pagliericcio il settuagenario Mucciola, lo assassinarono a colpi di nodoso bastone sulla lesta. Dopo F orribile eccidio si posero a rovistare gli angoli della misera ca succi a, e si appropriarono dei pochi e migliori oggetti che ri si trovavano, i quali fult1 insieme non eccedono in valore le L. 70!!  La giustizia investiga, eoo l'alacrità che richiede l'orrendo caso, per scoprire gli autori del duplice rni-flaUo.
    Cfcieti  La Banca popolare di Lanciano hi pubblicalo la consueta sua relazione sulla ustione 1875. Il totale complessivo delle entrate fu di L. 46237, 24, quello delle uscite di L. 47C26. IH, e quindi il movimento di Cassa fs in !.. 03883, 42; sicché il movimento gene uh ausonia** L. 112063,23.
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    Denuncio un nuoto modo di fare la ridarne per sò. E il sindaco di Castellamare sig. Pandolfi che l'usa nella Gazze-la im. occasione della festa per il genetliaco dol re. E cavaliere il sig. Pandolfi ? No? Allora lo fa per avere una croco, j Ma, chi sa che non diventi un.... cavaliere rientrato? Ora che c'è Don Giovannino agl'Interni/...
    A proposilo, se fossi con Pandolli io mi dimetterei coinè j han fallo certi altissimi funzionanti più o meno politici. Se j mal non ricordo, il sindaco di Castellamare voile dire anche la i sua intorno alla questione del riscatto con un articolo locomobile-finanziario, pubblicalo nella 6lazze ila Quando io lo lessi, esclamai: ora che ha parlato il Pamlulli, il mini-! stero non ha più paura di cadere/
    Vedi, caso strano.' La Camera dèi deputati non ha voluto , saperne del riscatto. Sig. Pandolli, faccia un dispetto a Nicotera e..... ai suoi amministrali; si dimetta. Ci va del suo j
    amor proprio.
    » * #
    Ricordo a chi di ragione che i cani continuano a far mostra di sè senza corda o museruola. E P ordinanza?....
    C'è puro quel mucchio di pietre innanzi alle gradinate del Duomo, che sarebbe tempo non ingombrasse più il suolo pubblico. Anche il sig. Mazzarella fa un analogo lamento per
    un ingombro vicino alla sua bottega.
    *
    # #
    Dunque il sindaco si è deposto (ò l'Organino che lo ! dice; perchè spaventato dal baratro delle Gnanze comunali. , E un Curzio degenere che fugge alla vista della voragine!.... Ma come mai in due mesi si è aperto questo baratro ?, R se proesisteva, come mai 1' avv. Crucioli ha tardalo duo j mesi ad accorgersene, paralizzando sempre più 1'azione am-j ministrai ita ? L'Organino dice che il semestre del prestito i deve pagarsi con-cambiali : non sappiamo s,e sia vero ; ma i fosse pure, come fare ^altrimenti se non ti curano a tempo l'entrate? Se fossero in riscossione i ruoli dello lasse comunali, il più importante dei quali, quello del focatico, non ò ancora formalo, ciò non accadrebbe. E non accadrebbe se non vi fos.e una massa notevole di residui attivi, ebe attendono ancora la misericordia di Dio, che ne spolveri le carte. Ma i disavanzi del 74 e del 75: si rassereni 1' Organino : crediamo sapere che 1' esercizio 7i non presenti disavanzo, almeno di rilievo, e altrettanto c' imaginiamo del 75 : ma di chi la colpa se flpora non fu discusso il conto 7i?Cbi I affrettò nel Comune per sola libidine di vendetta una crisi I non reclamata dalia situazióne? Chi lasciò poi P Àmmini-! strazio ne durante un anno in balia di sò slessa, partorendo in Uno un sindaco, che non nacque vitale; e ciò non per I motivi esteriori, ma per intimo disposizioni dell' animo, colto , d'altronde e gentile? Chi operò lutto questo se non il cav.
    numu so uro u punì.
    Il presidente del Consiglio on. De Pretis, dopo aver ricordalo le cause che produssero la caduta del ministero precedente, espone il programma di ciò che esso si prefiggerà nel governo del la cosa pubblica, hgli dice che il programma della Sinistra sarà quello del Ministero. Presenterà legge elettorale per cui e-lezioni saranno espressione vera sincera volontà degli eletlorr;  legge sulle in compatibili là parlamentari e sulla responsabilità dei pubblici funzionari;  legge sulla istruzione laica obbligatoria;  legge per regolare am-minislraziono laicale dei beni ecclesiastici;  legge sugli impiegali restringendo numero e aumentando stipendio. In quanto alla legge delle guarentigie dichiara di rispettarla, ma respinge ogni idea di conciliazione col Vaticano. Iticouosce lo stato sodisfacente delle nostre finanze, grazie agli sforzi sostenuti dai contribuenti; non disconosce però esser necessaria la riforma tributaria, a cui il Ministero dirigerà tulle le sue cure; nò dimenìi^ cherà aver noi il corso forzoso aliti cui estinzione bisogna provvedere.
    Per la politica estera P on. presidente dichiara che la indirizzerà con prudenza, ma non dimenticherà esser l'Italia una grande potenza degna di far pesare la sua parola nei consigli europei. Accenna ai due gravi problemi attinenti ai lavori pubblici: alla sistemazione del Tevere ed al porlo di Genova, pei quali, dopo maturo esame, presenterà anologhi progetti. Dice che la Codificazione penale non può restare ognora sospesa. Per le convenzioni ferroviarie dice che esaminerà specialmente quelle per I' Alta Italia, accettandone I' esercizio governativo, solo quando la necessità glielo imporrà e solo come fatto transitorio. Promette pure Codificazione marina, informandola ai principii di libertà. Dell' esercito e della marineria assicura cho il Governo compirà nei limiti del bilancio le riforme sì lodevolmente iniziate. Conchiutle dicendo aver esso il proposito di governare con le idee del partito che lo ha pollato al potere; ma è sua intenzione di aver sempre in mente che il Governo non può nè deve essere il governo di un partito, bensì di tutta la nazione.
    F. Taffiouelu Direttore responsabile