CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    e allora? Altera t! arbitrio fa capolino, e lo crea di getto.
    Ecco dunque la base, su cui si erge gigante la legge, che regala attualmente la tassa sul macinato; ecco la sfinge, 1' abacadabra delle quote medici A ciò arroge il continuo rincarare di esse da parte degli ufficii tecnici del macinato, i quali, come la lupa di Dante dopo fi pasto hanno più fame che prima, e sorga, re può, chi osi contendere a questa tassa il carattere prec pue dell' ingiustizia!
    Povrò dire ancora del modo-di riscossione? Ma a che parlare di cosa, da cui Lutti rivolgono infastiditi lo sguardo?
    Piccolo Corriere
    T
    Il Barone Nicotera ministro degli interni....
    Come     Ecco . siccome è quegli che un giorno o l'altro ci do- ! vrf liberare di certa gente, così c sempre bene clte le co- j Boscialev > " . '
    JE pei.,.. ii! Nicatera ha le mie simpatie, perchè è stato sempre un tomo di spirilo e di coraggio. Ila portato le catene della tirannide con la stessa disinvoltura con cui oggi porta il titolo di Eccellenza. Oggi fa un duello per una que-rtiòne politica, come domani lo farebbe per una bella signora. Ha il bernoccolo della fortuna e il segreto di savoir vivrt : tanto basta.
    L'Illustrazione italiana fece uno schizzo biografico dell' on. Nicol era. Lo riproduco non ostante la mia avversione a riprodurre qui cose altrui. Nolo però che lo scrittore è il sig. Leone Fortis direttore del Pungolo e nemico politico dell' attuale ministro.
    * # #
    L' on. Nicotera è barone benché democratico  e se ne rieorda più che ad un democratico non convenga.
    Piccolo, tarchiato, robusto, nervoso, bruno i capelli, la -fcarba. "il volto, la pelle ; mobilissima nel volto, nella per-" " inclitissimi, penetranti, la bocca fina
    glia, giovinetta poetica, entusiasta.,., eh' era allora uno dei miti del parlilo avanzato.
    Ci conoscevamo di nome - di repulsione poli litica - nuli» più. - Veduti non ci eravamo mai. Cadde il discorso sui suoi? recenti dolori-e su quella giovinetta , di cui era il padre adottivo. Egli trasse di tasca una lettera di quella fanciulla - e me la volle leggere intera - e la lesse con , enfasi con cui un credente legge il Vangelo, colorendo, accentuando, fermandosi», e guardandoci tutti por cogliesse lo nostre impressioni.
    E poi quando efctoe finito non si trattenne più - e pianse» , egli, che in queir epoca era un nomo'à* affari, egli un uomo politico - pianse come un poeta, come un idealista trascendentale - e nel lasciarmi mi strinsi la mano.,come se fossi un suo vecchio amico.
    Da quella sera non lo rividi da vicino che una volta sola. Eravamo ad un teatro di Roma, il mio palchetto era attiguo al suo. Egli era eon vari amici, rumorosamente ilare, sorridendo, amiccando alle-ballerine, puntando il cannocchiale sulla scena oon la curiosa indiscreiioue di un sensualista raffinato.
    Eccj l* uomo - lo giudichi.
    *
    ? #
    La firma di sindaco è stata presa dal''egregio Antonino Moschioni. E notevole che il sig. Moschioni sempre con eguaio animo raccoglie tutte le eredità municipali. Quasi quasi gli metterei una.... Irosa di succe^ione. Egli ha raccolto 1' erediti Trosini, poi 1' eredità Costantini, ed oras I' eredità Crucioli. V' ha taluno che lo chiama Beccasindaci. Non c' è male: e spiritoso. Intanto io credo che il nostro ...Beceasindaci avrà fatto la spesa  consueta quando diventa rffe effe  di un mazzo di sigari per sé e gli amici, e di un paio di guanti glacés per pa{)prcsenlanza.
    * * *
    La Società Borghese, per mezzo del presidente, ha pubblicato il suo rendiconto.
    Gli azionisti sono C18, i quali sottoscrissere per 1054 a-xioni. Le spese sostenute peri divertimenti ammontano a L. 683, Ma siccome questi stessi divertimenti diedero un lucro di L. U.19, a così la Società ha speso del suo- solo L. 23; 78. La Società ha capitalizzato L. 500 per fare uu fondo di cassa. Auguro alla Società buona fortuna ed agli, adontiti divertimeli meno di rado.
    * * *
    
    Era nato in Castelli di onorata famiglia, fon contava e*>e una cinquantina di anni o poco più.
    Fanciulli) diinosrlò indole dolce, congiunta a molta svegliatezza d'ingegno.
    Studiò in uiteii le discipline tollerarle ©¦ filosofiche, e vi acquistò nou mediocre valore.
    in Napoli apparò medicina, esercitala, mentre visse, con rara dottrina e modestia.
    La sua tendenza per le ricerche storiella e gli studi archeologici lo mise in contatti' coi sommi cultori di essi.
    lu socio dell'Accademia degli Aspiranti naturalisti, e-negli Atti di essa sono pubblicati assai lavori di lui molto apprezzati.
    Scrisse un eccellente libro sulle majolichc castellane e i pittori che le illustrarono.
    Spese molli anni, ma indarno, per rialzare L' arte ceramica di CasteUi.
    La pagina yiù bella della sua. vita si svolse dopo il 1870* Le scoperte di ! ggolli preistorici, le illustra/ioni fattene , il Congresso preistorico di Bologna ne resero il nome chiaro e venerato in Italia. Ne possono far feds le sue eorrispondenzo coi primi luminari, e gli Annuari scientifici. Professò in ug i tempii liberissimi sen. i, e il governo nazionale 1' ébbe in. grande onoranza.
    La sua collezione preistorica è una delle più pregiale di Europa.
    Propose indarno alla provìncia- di fondare con essa un Museo in ques.a cil.à.
    Affranto da domestiche sventure, rese più sensibili io a-nimo delicato, cade in età ancor giovane L.. '
    Spiruo culto e gentile, costumi modesti, vita benefica a travagliosa lascia uua larga eredità di alletti !.,..
    (j'i amici onoreranno la cara memoria !.....
    ECHI DELLA PROVINCIA
    (Le scuole primarie)
    Sellante 28 marzo Ì87S.
    (U)Chr medita per poco nelle istorie l'iliade delle pubbliche miserie, si avvede facilmente che 1' ignoranza, come il vaso di Pandora, è stata quella che ha versato le maggiori calamità sulla terra. Neil' uomo ignorante la ragione non giunge a discoprire la verità, o peggio, si crea fantasmi che rattieue per reatu e colla tenacia di un imbecille li sostiene u dispetto del progresso che cammina. Le elementari conoscenze sono quindi da considerarsi come un bisogno morale imperiosamente reclamato dalle esigenze nou meno dell' individuo che dell'intera nailon e;, dell' individuo, perchè senza di esse mal saprà provvedere ai suoi affari ; della nazione, perche con uomini
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    v uviuit/u fumico aei-
    auoaìe ministro.
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    L' on. Nicotera è barone benché democratico  e se ne rieordu più che ad un democratico non convenga.
    Pìccolo, tarchiato, robusto, nervoso , bruno i capelli, la [     quelle del sorrìso.
    Parlatore facile, caldo, colorito, ha il talento dell'oratore parlamentare: sa frenare la sua parola, quando gli torna, e renderla mansueta, quasi insinuante, come sa abbandonarle ia briglia sul collo e spingerla a galoppo dirotto traverso biade e rigneìi, 1 Ma non credete che neppure allora iii il cavallo sfrenato che trascini 1'ansante cavaliere. - Anello allora il padrone è lui, e se gli talenta di stringere il morso, lo reude, sotto il suo polso di ferro, docile ancora come una ginolla da signora.
    Niente ornata, ma sempre chiara, la sua parola acquista dalla sua voce squillante tutte le più diverse sonorità metalliche, da quella dell'argento a quella del bronzo.
    Nessuno più abile di lui a suscitare una tempesta ia un'Assemblea con una frase, nessuno più destro nel dir Lutto senza sollevare burrasche, secondo che gli fa comodo.
    il suo ingegno non passò al torno della coltura - e quindi ba tutte lo scabrosità, lo ineguaglianze della maceria prima.
    Appartiene alla democrazia moderna , c h.a di questa le ambizioni irrequiete ina francamente espansive, cosi diverse dalle ambizioni con centrale e cenobitiche dell' antica demo-c'ìin-t uomo essenzialmente del suo Umpo, e del suo paese
    - ha le passioni mondane dell' uno e gli impeli, e le impazienze dell' altro. - Ama la viu per rivada, e per viverla bene - ai culla volentieri tra le soffici un bolliture e le cari rfette del ra«;>, del velluto-, ma ama :è.5ji eguale ardore lf lotti e la co. piraxùjmt, anche quando conducono all'ergastolo.
    - fc uuiuo da j»aper pori are con serena ed ilare dignità la cilena del galeotto, per pali iottism » - come di bjllaro con grazia *e»era una quadriglia principesca, per ambizione. Vero %!io éeiìa rivoluzione, ha fibra per farne e per dominarla cj* pari energh: vero figlio del mezzodì, ha 1' istinto arti-etico e qu*$i pccliej della sua terra.
    Là primi volta che lo incontrai da un amico comune , tgk a*e>a di recente perdalo un' amica a cui aveva con-¦¦+-;*{>* um calte jrdenleinen.e «devoto - la vedova del capo '.e dissennala spe?lizjon0 di Sapri che gli . f ergastolo del Borbjue, la vedova di l'i«aca-
    - té'eri >" jì!4 gli U custodia, di una propria fi-
    uucaio il suo rendiconto.
    Gli azionisti sono G18, i quali sottoscrissero per 1054 a-aioni. Le spese sostentile peri divertimenti ammontano a L. 6 S " t, Ma si eco atei questi stessi divertimenti diedero un lucro di L. così la Società ha speso del su^ solo L. 23,78. La Società ha capitalizzato L. 500 per fare un fondo di cassa. Auguro alla Società buona fortuna ed agli-azionisti divertimenti meno di rado.
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    Piccole nolizie del giorno.
    Oggi a mezzogiorno^ de . e arrivare il Colonnello dei Bersaglieri da Ascoli-Piceno, il quale passerà in rivista tutta la truppa di guarnigione nel piazzale di S. Giorgio, alle ere i pom. Terrà un discorso di circostanza.
    Questa seta, forse per festeggiare 1' assunzione al potere del Ministero di sinistra, il nostro Prefetto apriià le sue sale ad una soiree. Sono diramali molli invili. He veduto poiché fervei opus in uno dei nostri caffè più accreditati. Molta quantità di geli e di dolci. Molli dolci sono stati confezionali in forma di pesce:. Vorià essere una caricatura?
    V Quella è per le signore.
    E arrivala una modista, signora Eléonore Poisson-d-A-vril, na.i-a di Chambery, che ha una Casa di seterie, lingerie,; e stoffe a buonissimo prezzo in Milano. AH' aperlura di ogni stagione fa uii giro per le province. E da due giorni all' Albergo del Pellegrino, e porla seco delle bellissime iridi sire di cachemire dts Judes, un tessuto semplice, leggiero che è una meraviglia. Si tratterrà tutt' oggi.
    Ecco una toiletie primaverile da pasteggio , secondo la »ignura PoissOu-d-Avril.
    Abito avana o chamois: gonna a mezzo strascico, ornala al basso da un alto plissé di fai Ho delio slesso cojlore. La tunica e la sopra gonna ornata da più ,ìJa di galloni di lana, formanti cammeo. La sepia-gonna si apre per di dietio, mediatile due svolli che partono dal basso e vanno a terminare nelle pieghe superiori. Un nodo gallonalo a lembi frangiali domina i due rivofli, e li attacca al disopra. 11 corsaletto è a lunghe falde arrotondale; il rivolto del petto è quadralo, egualmente guarnito da galloni di lana. Sulla tunica è messa un'elegante sacca in fail e dello stesso colore del plissé, tutta pieghettala ed ornata da galloni. Il Cappello capale in faiLe avana, con gerauii rosa; ed una lunga penna rosa di China che dal dinanzi va a cadere al di die Ho.
    CGNCEZIO ROSA è mor;o. É morto in Corropoli presso la desolati, consorte, jeri , altro di buon maltino, improvvisamente, appena levatosi di letto. Due B dopo, il triste annunzio ,, diffuse come lampo nella nostra citlà. Era un correre ansioso, ub domandarsi a vicenda, un leggersi negli occhi la comunr sciagura!. Pur troppo le cattive nuove non si smentiscono ma.il
    gione non giunge a discoprit e la verità, o peggio, si créa fantasmi che ralliene per reali* e colla tenacia di un imbecille li sostiene a dispetto del progresso cho cammina. Le elementari conoscenze sono quindi da considerarsi come un bisogno morale imperiosamente reclamalo- dalle esigenze nou meno dell' individuo che dell'intera nazione;, dell' individuo, perchè senza di esse mal saprà provvedere ai suoi all'ari; d.«Lla nazione, perche con uomini, ignoranti non si compiono per fermo falli grandi e gloriosi. Ebbene: che cosa si è fatto per Le scuole primarie dal giorno della nostra rigenerazione politica a tutt1 oggi'? Nulla, assolti -lamento nulla. Articoli di giornali, mozioni di deputati,, progetti naufragati, ecco la sommai di quanlo si è operalo dal 18ti0 al 187ó, toltane forse la legge Pitia, che uòn è che una brutta copia della legge Casati per ciò che riguarda le scuole primarie. Eppure una delle_ leggi più urgenti per la popolazione italiana è quella su IT istruzione elementare. La legge Casati è insudiciente, e se si esce per poco dal recinto dei grandi e piccoli centri dove», in rapporto de 1 La coltura degli abitanti le scuole sono più o meno frequentate, troviamo che la massa dei contadini sparsa per le campagne non partecipa punto al beneficio del sapere. É dovere quindi del Go\erno e dei Rappresentanti d-ella nazione, della slampa e dei cittadini che amano il vero progresso, di affrettare il giorno d'ella soluzione di questo problema, colla discussione di una legge soda e pratica che valga a darci abili insegnanti o frequentatori assidui e numerosi dai 6 ai li anni. É solo così che le scuole possono fiorire» I' istruzione espandersi e fare della crescente generazione uomini migliori di noi. E solo cosi che si potrà formare un vero esercito di laboriosi p colli agricoltori destinati ad eseguirò la grande manovra avente per obbiettivo di riconquislare la fertilità e l1 abbondanza perduta. Diversamente riuscirà vano ogni cenalo; il profitto sarà circoscritto a pochi; i giovani cresceranno ignoranti come i padri loro, e la Patria che tanto da essi a ragione si aspella» vedrà aggirarsi sul proprio suolo cervelli vuoti e superstiziosi,- inabili al maneggio così dei pubblici che dei privali negozi.
    F. Taffiobellì Direttole responsabile