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la provincia prosperino^ Non credo nè di ri-p*t >re nè di'riassumere quanto ho detto. Il perno o la bf.se'del disordine morale che s1 era qui prodotto,, è andato altrove a formare la delizia dì altra provincia I Pisani sapranno bene il fatto loro: lì anch'oggi per ogni conte Ugolino potrà trovarsi qualche arcivescovo Ruggieri, che saprà non rinchiuderlo nella Torre della fame, ma porlo sullo scanno della berliua. Ma nella provincia di iChieti la carriera del Berlini è finita. Ed io non voglio incrudelire contro un morto. Parca seguito.
Grazio alla vivacità e naturale prontezza dell' ingegno abruzzese, questa regione avanza nella istruzione elementare tutte 1' altre prov ncie Napoletane. Non entro nelle particolarità del Bollettino ufficiale d' istruzione pubblica, che mi porterebbero lungi. Ma chi sta sul luogo vede nei piccoli Comuni (dove principalmente deve esercitarsi la cura amorosa dell1'autòrilà provinciale) errare ombre di maestri (sia detto col rispetto dovuto ad una classe , non solo utile ma necessari alla civiltà) venuti da luoghi lontani, mentre gli ottimi dèi comune stesso, ove non sieno u-mili servi di A o B sono, costretti ad esulare, non sempre con loro discapito, perchè la cultura e il senso del dovere li rende do--vunque stimati ed onorati.
Rispetto alla viabilità, si può leggere quanto ne dice 1' avv. Leopoldo Franchetti nel suo Viaggio nelle prOvincie meridionali durante il 1874, accennando all' assoluta mancanza di strade ,per molti comuni del circondario di Yasto. Basterà inoltre accennare che nella relazione sulle strade obbligatorie presentata alla Camera dei deputati dal ministro Spaventa
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ricò unitamente all' inseparabile scaldino. Presa dal sonno, le si rovesciò l'insidioso arnese, appiccando il fuoco al letto.
Il fumo ed il puzzo fecero sospettare ai vicini che' qualche sinistro incoglieva la misera vecchia.
Fortuna volle che transitassero per quella via in quel momento due RR. Carabinieri, i quali senza porre tempo in mezzo abbatterono la porta.
Le fiamme ed il fumo rendevano niente a-gevole l' avanzarsi: pure con 1' usata abnegazione, penetrarono, o rinvennero la povera Ginevra quasi asfissiata, distesa sub pavimento, e circondata dalle fiamme* le quali si sviluppavano dal letto e dagli altri pochi mobili che bruciavano. " '
Trasportata fuori, fu, mercè le cure pietose de' vicini, richiamata a vita: nel mentre che i. generosi Carabinieri davano opera a spegnere I1 incendio, per evitare che il danno si estendesse alle vicine abitazioni; al che riuscirono in breve ora.
Benché in grave stato, reso anche peggiore dall' avanzala età, si spera salvare l'infelice, vittima della sua imprudenza, dai letali effetti di questa cremazione involontaria.
La Gazzetta di Sulmona propugna P e-rezione di un monumento ad Ovidio Nasone, il cui progetto è di un giovine astista abruzzese, Tommaso Gentile. Noi facciamo voti che la patiia dal poela degli Amori tenerorum lusor amorum non dimentichi più oltre il suo grande concittadino. Sorga un Comitato, e i nostri Abruzzi specialmente risponderanno all' appello.
Il sotto-prefetto di Sulmona march, di Castania fu traslocato a Caserta come sem-
una bettola, la quale, sebbene ave* porta principale verso la strada pobb ha un' altra interna, «he imiirtU in i latoiu per ove si passa ad aliti du* addetti a pizzicheria e macello anche esercitati, e si.satisce stinalo ad alloggiare Per ragion facile meglio tacere per non
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già difinita, »! Brigadiere dei Reali Carabi»^ Eugenio Orsini, ora stanzialo in Civitelia «M Tronto, spiegava un' animosità verso la Mwpfiy e quindi la teneva di mira, nell' alto cbeb-sciava piena libertà agli altri esercenti dell luogo.
Volle il caso, che una sera, qualche tempi dopo suonata V ora stabilita dall' Autorità Pu-, litica per la chiusura dei pubblici esercizi.:? gì' imputati d' Amario e De Petris and«ssm, a picchiare nell' ingresso principale della c«, della Moretti che naturalmente venne loro t-,1 perla, non sapendosi se fossero persone d4 abbisognavano di alloggio, o di oggetti di pit-l zicheria o di macello. 1 due venuti si ferm-l rono nel ballatojo anteriormente descritto;fisi noti che ,a porticina che immetteva locale ad uso di cantina era chiusa, cwfl chiusa trovavasi la porta principale di essai Domandarono da bere del vino, che venne te**! ricusalo dalla Moretti, perchè passata F«*, prescritta, e perchè si sapea che la era tea*lj, d'occhio dai carabinieri; e così chiesero pane e formaggio che loro si somministri In questo frattempo il Brigadiere Orsini, stava sempre alla vedetta, piombali eon^i Carabinieri e senza chiedere ragione dinari dichiarò la Moretti in contravvenzione f§ non aver tenuta accesa principale della cantina, perla detta cantina dopo Politica Autorità.
Portatasi la causa in udienza, la col suo interrogatorio sostenne la delle due contravvenzioni, perchè la era stata chiusa all'ora fissata, nè ella
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Rispetto alla viabilità, si può leggere quanto ne dice 1' avv. Leopoldo F ranchetti nel suo Viaggio - nelle provincie meridionali durante il 1874, accennando all'assoluta mancanza di strade per molti comuni del circondario di Vasto. Basterà inoltre accennare che nella relazione sulle strade obbligatorie presentata alla Camera dei deputati dal ministro Spaventa nella tornata del 26 giugno 1875 si dice che su 617,529 metri di strade da costruirsi nella provincia di Chieti in omaggio della legge 30 Agosto 1868, mancano : i progetti per 304,511 metri, il che spiccherà anche meglio se si confronti- colla provincia di Teramo, ove su 865,768 metri da costruire, non mancano i progètti che per 247,033.
Ho appena finito a scrivere queste linee Che leggo nell' Opinione del 20 corrente una corrispondenza da Chieti, in cui si dice che' la sua rete stradale è una delle più complete del mezzo giorno d'Italia. Sarebbe curioso sapere come I' ufficioso corrispondente concilii questa sua asserzione colle cifre della Relazione ministeriale sopra citate.
Perciò concludendo non si può fare a meno di pensare che se malgrado l'infausta amministrazione delineata, la provincia dt Chieti ha tanto progredito, quale slancio non le si sarebbe potuto dare con amministratori più zelanti e meno partigiani ? Nè mi si obbietti eh' io a costoro attribuisco il male sì, il bene no. Giacché non sono io che dico ciò, ina dalla p/ù semplice esposizione dei fatti emerge che quanto s' è fatto di bene non è dipeso dal capo della provincia, ma dalle leggi generali del Regno e dall' indole buona e mite degli abitanti.
Cronaca Abruzzese
Aquila. Gasbarri Ginevra, vedova, di anni 79, abita un' angusta casetta in via Chiasso de' Ciompi. Una delle scorse notti si co-
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zese, Tommaso Gentile. Noi facciamo voti che la patiia dal poeta degli Amori tenerorum lusor amorum non dimentichi più oltre il suo grande concittadino. Sorga un Comitato, e i nostri Abruzzi specialmente risponderanno all' appello.
Il sotto-prefetto di Sulmona march, di Castania fu traslocato a Caserta come semplice consigliere di prefettura. Il nuovo ministro degl' intorni ha consentito di farlo rimanere in Sulmona, sino a che non gli trovi una migliore destinazione.
echi della provincia
Ci scrivono da Nereto in data 2:
Nel penultimo numero del Corriere si è affermata una grande verità: gli aniici dei Carabinieri non sono già coloro, che, per salvare il principio d' autorità ne. ricoprono i traviamenti, ma quelli bensì, che combattendone gli abusi e le passioni partigiane, mostrano di non saper resistere alla sventura di veder caduta in dispregio un'Arma certamente benemerita.
Perchè il carabiniere italiano risponda al tipo del policeman inglese, occorrerà pure che i loro capi nou sieno dei caporioni come il Capitano Peracchi, che l'intera Provincia ha veduto farsi lancia spezzata dì una setta tracotante, e spesso tentare d'imporsi agli stessi Magistrati.
Non è meraviglia se i suoi inferiori l'hanno qualche volta imitalo; perchè piseis a capite foetet.
Fra i tanti 'Òasi occorsi qui, narrerò questo eh' è recente.
Innanzi la Regia Pretura di Nereto ^si-è trattata una causa penale contro F. D' Amario e D. De Petris di Corropoli imputati di falsa testimonianza in giudizio contravvenzionale. Questa causa eccitò la curiosità del pubblico, che non potea rassegnarli a, credere, che gì' imputati fossero capaci di mentire in giudizio.
Il fatto che richiamava l'attenzione del pubblico è il seguente:
Certa Teresa Moretti conduce in Corropoli
Laraninieri e senza cniwueu; lagnine ai nttl,3f dichiarò la Morelli in contravvenzione i^I non aver tenuta accesa la lanterna alla porJ principale della cantina, e per aver tenuto perla detta cantina dopo j ora prescritta dal®' Politica Autorità.
Portatasi la causa in udienza, la Moreiifl col suo interrogatorio sostenne la 'incsislctyJfc' delle due contravvenzioni, perchè la cantar era stata chiusa all' ora fissata, nè ella av^I smercialo vino dopo quell'ora; e inducevaj-testimoni in suo discarico d'Amario e D,, p < Tetris, i quali pienamente confermarono I' ìq.B j teri'ogalpno della prevenuta. K ]
Siccome nel verbale di contravvenziomB non s' era punto fatto motto della circostanziB 1 . saliente, che gì' individui trovati in casa dellil-" ; t Morelli bevessero vino; cosi ad istanza dell i P.° M.° furono chiamati il Brigadiere ed idneB Carabinieri, i quali ammisero che i due te-1 r slimoni a discarico si trovàvhno nel ballal0jo,B j] e hon nel locale di cantina, e mangiavanoK r pane e formaggio, ma Sostennero che gli stessi I ti stavano anche bevendo vino. . f 7
In tale flagrante contraddizione il Pretóre:p \ sospese il dibattimento ed inviò gii alti al g Procuratore del Re, per veci ra se fosse il caso I rf di procedersi per falsa testimouianza in giù- § fJ dizio e contro chi. w B, ci
S' intende bene (e come polca essere altri- i menti? 11...) che 1 rubricati furono d'Amario , J e De Petris, i quali, dopo non breve istruì- i jJ toria, furono rinviali innanzi il Pretore ili I Nereto per essere giudicati come falsi le-stimoni. v Sj.c
II Pretore però, Che è il distinto giovane , / sig. Allegri, con sua sentenza del 21 febbri I p. p., mandò assoluti non solo D' Amario e De Petris, ma ancora la Moretti per mancanza di prove.
Con quanti fondati argomenti il Pretore emanò quella sentenza non è a dire. 1 -gior
Basta considerare il paragone, che istituì fe sce, sulla credibilità dei Carabinieri, e su I quella degl'imputati. Per gli uni sta la pr®~ H consunzione di moralità per la divisa che uidos- , cacc sano; per gli altri sta la pruova del Sindaco, j Vice Pretore del luogo e di moltissime per-p son e probe ed imparziali. Ma la presunzione Bsìde cade di fronte al fatto. Perchè il Pretore esa- ¦ minando le diveise circostanze risultanti dal E 11 q processò, con logica stingente le volge in ap-1 r». x
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