CORRIERE ABRUZZESE - Annata 1876
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    Anno II.
    Sabato 15 Aprile 1870
    INJ. 31
    Anna . . L. 9
    Gilles tre . » 5
    ! Trilustre, » 3
    U mese . » 1, 23
    Per 1' Estero aumento f&lfe spese postali
    Esco il Mei^poledi e il Sabato
    tv
    Un numero separato cent. IO
    IN TEHAMO
    La politica della settimana
    I lavoro elettorale in Francia non è ancora ¦terminato nè dentro nè fuori la Camera. Il telegrafo ha informato del ballottaggio in cui oggi sono il Cantagrel e il See, ambedue radicali, nel 13° circondario di Parigi. Non c'è the dire. A Parigi i radicali sono sempre in maggioranza, e se la Francia fosse Parigi, non larderemmo a rivedere, gli orrori della Comune. Intanto nella Camera continua la verifica ilei poteri. I liberali trovandosi in maggioranza, vanno col lucemmo a rintracciare il pelo uell'uo-vo, che, nel nostro caso, sarebbero le elezioni 'dei partigiani avversi alla repubblica. Molte «-lezioni clericali e bonapartiste, tra cui quella 'li Chesnelong e di Rouher, furono testé annullate, non ostante le proteste della minoranza. Se è vero ciò che asseriscono taluni, non
    li «tessi rigorosi cri-
    
    sari Wi rappresentanti delle principali famiglie d'Inghilterra, i Cavendish , i Gower e perfino il marchese di Lorne, un genero della regina, così nella Camera dei Lordi i più e-minenti personaggi dello Stato si fecero a combatterlo con inesorabile eloquenza. Un gran senso produsse la opposizione di Lord Gran-ville, uno dei più devoti amici della Corona. Egli dichiarò francamente di « non poter chiudere gli occhi sui pericoli che il linguaggio assolutamente stravagante del primo ministro riguardo alla Russia, fa correre alle relazioni dell' Inghilterra coli' estero. J> Anche il duca di Sutherland, amico e compagno del principe dì Galles, volò contro la malaugurata legge. Lord Shaftesbury, il grande nvssionario bibbi ico dell' Inghilterra, il capo di tntle le Or-pere pie, dichiarò apertamente che « il nuo.ro titolo che vorrebbe assumere la Regina ren~. derebbe la dinastia impopolare all' interno e
    cho il popolo dell' India
    tii Direzione ed Amministrazione souu />: ooeisoi iiffHi'me jxnggo la Tipografia del giornate
    Inserzione in Sa pagina cent. IO per linea lunghezza di ©oforma - In' 3a pagina cent. 15 - Per piti inserzioni si. fa quo sconto - Lo lettere affrancate e vaglia pestali debbo.no essere diretti all' ufficio del Corri ere. Abruzzese in Teramo. Aon si restituiscono i manoscritti.
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    vinetto d i pubbliche e domestiche calamità, la vita non gli apparve, che come un perpetuo contrasto; nò apprese la libertà che qua! palestra di rinnovati costumi e di opere civili e fruttuose. Non è quindi meraviglia se posto in grado di fare, egli, che pure avea tanto meditato e scritto, si dipartisse inconta lente dai quietisti quand mime \ non che dalla volgare schiera di quei liberali, che noi partecipare alla mutazione politica non ebbe-o a'tro animo, che di mutare la propria fortuna e poter cianciare un pò1, Uberamente nelle piazze. Misurò .quindi con facile sintesi tutti i bisogni del tempo, e ri agitò dall' imo al sommo questa vecchia macchina comunale. Giunse per avventura a infondervi un alito di vita nuova, o non si affaticò che per galvanizzare un cadavere? Sarebbe prematuro il giudicarlo.
    I tempi intanto, come è detto innanzi, maravigliosamente ingrossavano, e si approssimavano giorni di grandi patimenti.
    La nuova legge del 20 marzo lSB5
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    ri partigiani avversi alla repubblica. Molle rWiioni clericali e bona partiste, tra cui quella ?ii Chesn elong e di Oouher, furono testé annullale, non ostante le proteste della minoranza. Se è vero ciò che asseriscono taluni, non portare la maggioranza gli stessi rigorosi criteri sulle elezioni proprie, siffatto procedimento non può essere approvato dagli uomini spassionati. Il Iournal des Bèbals non può a meno di biasimare la condotta illiberale della maggioranza.  V Agenzia Hava$ ha segnalato con molto interesse le conferenze tra i due ministri degli affari esteri, Lord Derby e Décazcs, e non minore importanza annette nello annunciare che le buone relazioni tra la Francia e la Gran Brettagna furono, in seguito ai colloqui, rassodate con sodisfazione delle parti, 'n questi giorni che 1' Oriente si rabbuia, non sippiamo non richiamare 1' attenzione dei 1 et ori su questo fallo non alcerto insignificante. - Il Iournal officiel ha pubblicalo la legge per la quale è tolto lo stato d' assedio da tutta la Francia. La Camera si è aggiornata al 10 maggio.
    Malgrado 1' opposizione viva, persistente, manifestatasi nei comizi popolari e nei più importanti circoli politici, la strana idea del Ministero Disraeli volle ad ogni costo ottenere la sanzione delle due Camere. La regina d' Inghilterra è diventata imperatrice. Nessun voto parlamentare le aveva dato il titolo di regina, cho le spetta per diritto di nascita, per diritto di storia. Ed eccola ora imperatrice eletta, imperatrice in virtù d' una maggioranza di 46 voti, tra i quali bisogna annoverare i ministri, i ciambellani, i vescovi e tulli i fedeli di Corte. Per ferino, gf inglesi sono tutt1 altro che contenti     pe dì Galles, volò contro la malaugurata legge. Lord Shaftesbury, il grande missionario bibbi ico dell1 Inghilterra, il capo di tutte le 0-pere pie, dichiarò apertamente che « il nuo.yo titolo che vorrebbe assumere la Regina ren-. derebbe la dinastia impopolare all' interno e ridicola ali1 estero; che il popolo dell1 India non ci pensava, e che il popolo d' Inghilterra non ne voleva sapere. » Quali conseguenze possa avere quest' atto del Gabinetto inglese, non è ancora lecito prevedere, ma non saranno certo troppo felici.
    GÌ' insorti d' Oriente non vogliono cedere le armi. Presso Maden nella Bosnia avvenne un combattimento tra le truppe turche ed un migliaio e mezzo d' insorti. Un telegramma da Costantinopoli avverte che questi furono posti in fuga. Non sappiamo quanta fede meriti il telegramma ufficiale ; sappiamo però che le cose degl1 insorti non vanno guari bene, perocché molti volontari italiani lasciano quegli aspri e selvaggi luoghi per ritornare nei pa-trii lidi. Noi salutiamo questi animosi che, se non fecero gran che per i loro fratelli dell'Erzegovina e della Bosnia, tennero tuttavia alto il prestigio della e a micia rossa.
    Anche nel Messico, questa patria naturale delle rivoluzioni, sono scoppiati dei tumulti cho daranno quel povero paese nuovamente all'ignoto e agli orrori della guerra civile.
    Hi *u ti l'is s
    III.
    Al cav. Trosini dopo breve interruzione succedette il cav. Costantini. Questi, che che ne dicano, stampò un'orma indelebile nell' amministrazione del comune. Nè poteva essere altrimenti. Logorato ancor gio-
    ie. Giunse per avventura a intendervi un alito di vita nuova, o non si affatico che per galvanizzare un cadavere1? Sarebbe prematuro il giudicarlo.
    I tempi intanto, come è detto innanzi, maravigliosamente ingrossavano, e si approssimavano giorni di grandi patimenti.
    La nuova legge del 20 marzo 1865 sull1 amministrazione comunale e provinciale cominciava a portare i suoi frutti coi nuovi oneri addossati al comune, come, il concorso nelle spese por gli esposti, nello stipendio degli agenti di P. S., nel servizio sanitario pei poveri, nel mantenimento delle sedi giudiziarie:, del carcere mandamentale ed altrettali. Più pestifero effetto ebbe altresì il decreto luogotenenziale de1 t8 giugno 1866 sul dazio di consumo. Poiché il canone imposto al comune colla legge de' 3 luglio 1864 di lire 27,177:00 fu elevato di botto a L. 55,656:12, mantenuto a tutto il 1870. Ma ciò non basta. Dopo la legge dell'Il agosto 1870 , quella stessa che tolse ai comuni la facoltà di sovrimporre al contributo di ricchezza I mobile, il canone fu portato a L. 77,000. Cosi mentre da una parte crescevano le spese, dall' altra diminuivano 1' entrate, e i nostri bilanci di anno in anno si dileguavano. Ma non basta ancora. Col 1 gennaio 1869 entrava in vigore la tassa sulla macinazione dei cereali. Sinistri vaticini la precorrevano. li conte Dignv, ministro delie finanze, ne dimostrava una visibile preoccupazione, a cui tutto il Ministero partecipava. Nò il sangue versato in più luoghi tardò a mostrare, che queste preoccupazioni non erano senza fondamento. Il governo raccomandava ai comuni di agevolare 1 esecuzione della legge, rendendola. con opportuni provvedimenti più tollerabile alle popolazioni. E T unico mezzo che fosse in potere di quelli, era di sopprimere la gabella sulle farine, per non cumulare due dazi gravissimi sopra uu genere di capitale necessita, precipuo se