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e l'otterremo a pochissima ipesa, quella del buon volere.
Questi nostri ritrovi non sono convegni accademici, non sono conferenze, nel senso che ornai ha la parola. Li abbiamo chiamati conversazioni agrarie, perchè tali siano. In ciascuna sera metteremo innanzi uno o due quesiti e vi ragioneremo su. Sono in mezzo a noi uomini di scienza, che possono fecondare le nostre idee, e darci i loro lumi. Di tratto in tratto daremo il prospetto delle notizie, e dei trovati che interessano tutta quanta la nostra industria, compito cui la presidenza soddisfarà con impegno. Vi terremo informati altresì dei provvedimenti governativi. I quesiti verseranno su materie pratiche, urgenti; su quei fatti e bisogni, che ci presentano con maggiore urgenza le nostre campagne. La presidenza ha fatto invito speciale all' onorevole deputazione provinciale e si è permesso dal Sig. Premito ai Sindaci del circondario" perchè presentino quesiti da mettere all' ordine del giorno; eguaJe invilo e preghiera fa ora a voi tutti. lutante in questo primo convegno esso vi presenta un quesito che interessa la industria bacologica.
Toi ricordale che essa fu già coltivata con certo amore, e con buoni vantaggi. Da qualche anno è diminuito il numero degli allevatori. Il comizio ha avvertito questo fatto: si è studiato di rialzare, con conferenze, colla stampa e da ultimo colla istituzione dell'osservatorio bacologico, la fiducia degli allevatori: è entrato anche in qualche modo nel traficco dei bozzoli per moderarne il mercato. Pure dura una certa sfiducia, e pare che la prossima campagna bacologica non si presenti con auspici migliori della precedente che fu assai
1. mftrfeafo serico
e si conforma tanto al clima, alle abitudini nostre Se tutti dobbiam lottare contro il pericolo, il Comizio deve esser primo nella lotta; nella lotta, deve anzi suonare a, raccolta, ed esser sempre il primo là dove ò un principio da rivendicare, un fatto di economia agraria da ristabilire. (Continua)
Piccolo Corriere
Ed anebe la Quaresima Tolge al suo termine. Come ci lasciò il carnevale col suo teatro, con le sue danze, co' suoi banchetti, cosi ci lascii la monotona quaresima «on le sue prediche, co' sioi esercizi spirituali e col suo baccalà. Fra poche ore le campane ci annuncieranno i' resurrexit, e Monsignor Mi! et la ne' suoi aurei paludamenti annuncierà a quelli ebe ci-credono, il pax domini.
lo, nella qualità di scrittore della storia quotidiana, dovrei ritrarvi le scena più o men patetiche, più o men reali, della stagione che ormai tramonti. Ma, a che prò?
Le mie abitudini sono tutt' altro che da quaresima. Un'Omelia mi ripugna come il bacio di uaa donna a 60 anni.
10 desidero il molo, la lotta, lo scherzo, 1' amore, il sorriso,
11 bello, sotto qualunque forma, sotto qualunque aspetto me li porgi. La quaresima non presetta nulla di tutto questo: in Teramo specialmente è 1' antipodo di quanto v' ha di rumoroso, di melodico, di ilare nella vita.
Quest' anno, secondo il solilo, la quaresima è terminata con i sepolcri che sono i quadri scenici del catlolicismo, o con cene succolenie nel giovedì santo presso le sagrestie o in case di famiglie devote. Perla solennità del giorno le salate aringhe furono inalbale da molle bottiglie di vino. La sera dì.Venerdì uscì la processione del Cristo morto: molto eoncorso, ordine meraviglioso, direbbe un reporter di una dimostrazione pubblica. Pria della processione, Gesù era morto tra i concenti della musica di Mercadante e in mezzo ad una folla enorme, sterminata. Fra ì sacri virtuosi ho visto alcuni ragazzi della compagnia teatrale, il Ruy-Blas e i coristi dolla scorsa stagione, il Quintili-Leoni (Pasquale), il tenore Tom-besi di Macerata, « (ahil) il Quattrocchi ... forse per onorare U memoria di Mercadanle. La folla, di cui era pieno il tempio, non mi ha permesso di assistere a lungo a questa solennità musicale. Però io credo che il maestro direttore d' orchestra sig. Dati può andar contento di tulto (tranne però
Ho veduto molti dei piccoli virtuosi: ce ne sono alcuni veramente piccoli, ma ce ne sono di più alti di' me.
B.ksta; li udiremo domani sera. Già, so crediamo a eiè che scrive il valente critico musicale della Nuova Antologia sig Biaggi, oggi vanno in voga solo i musicisti fan~ e tulli, come la Gemma Luziani di Pisa, pianista celebre a 7 anni, il giovinetto Palmieri, e, ultimo, il Kresma che a Roma fa prodigi col suo violino, e noir conta che 13 anni.
Una volta in voga i musicisti ebe pria di uscire in scena vogliono dalla mamma i bonbons domani sera chiuderemo gli occhi e con la fantasia crederemo di avere sul palcoscenico degli artisti magari lunghi e larghi come il Patierno e il nostro Quintili-Leoni.
Un' illusione di più o di meno, conta nulla affé mia. E
poi, il palcoscenico non è tutta una graitde illusione?
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Continuano i fasti del Presidente Miele.
Udite.
I Dottori Bomualdi e Pirocchi eseguirono 1' autopsia di un uceiso, e con lunga e coscenziosa relazione giudicarono e lo cagioni della morte e quanto sia opportuno a prevenir» i sofismi degli imputati.
II Giudici istruttore, per il tempo impiegato si nell' autopsia che nella compilazione dellla relazione, assegnò ai periti il minimum di quanto impongono i regolamenti, cioè L. 13 per ciascuno.
11 presidente sig. Miele, che in questi giorni è stato il più contrito e il più santo dei mortali, tanto più dopo che esentava mons. Mi lei la dal ven.ra in udienza per il giuramento che questi doveva prestare in una causa contro i fratelli Cavacchioli, - ridusse la tassa di un quarto.
Ma il dott. Rwmualdi non valendo che la sua acquiescenza all'oltraggio fatto alle leggi ed agi'individui sia stimolo a proseguire nella via dell* ingiustizie, ne ha esposto lagnanze a ehi di dritto, e, non contonto di ciò, ha girato le nove lire a lui destinale al Torzone delle Grazie frate Angelone, « per una corona ed un de profundis in suffragio « del presidente Miele morto al proprio dorere ed alla giu-« siizia. » (Testuale/)
Onorevole Mancini, ridomando non alla sua grazia, ma
alla sua giustizia il Beato Ani elio Miele.
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In Chieti la ventura stagione teatrale verrà inaugurala col Faust di Goanod e col ballo Nelly del Pratesi. Verranno dati pure il Higoletto e il jiuy-Btas. Due saranno le compagnie di canto con le prime donne Solia Larini e Ida liotias, ì primi tenori Ugolini e Baragli, il baritono Masi e il b^ào Garcia.
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.«V...1&IUUC utsit osservatorio bacologico, la fiducia degli allevatori: è entralo anche in qualche modo nel trafìcco dei bozzoli per moderarne il mercato. Pure dura una certa sfiducia, e pare che la prossima campagna bacologica non si presenti con autrici migliori della precedente che fu assai cattiva. Lo stato attuale del mercato serico è grave: la sua languidezza è segnalata dalla mancanza di offerte e dai prezzi assai bassi. I mercanti fan gravi sacrifizi per ridargli prestigio, ma il languore perdura. 11 fatto è serio. La industria bacologica ci tocca da vicino: il Comizio non può non richiamarvi su I' attenzione di tutti. Furono rimossi colla selezione i legittimi timori della pebrina, ma restano quelli della flacidezza, che speriamo di riuscire a vincere, o almeno di attenuare. Ma i fatti gravissimi del 70 e del 71 colpirono profondamente molti mercati, molti commerci e molte industrie: un danno particolare doveva risentirne la industria serica perchè la Francia che era stata principalmente vulnerata da quei fatti, cui accenniamo, la Francia non fu piti in condizione di alimentare i mercati serici, dei quali era pur l'anima, perchè uon potè,produrre. Ma sono trascorsi 5 anni; le filande e le fabbriche francesi sono tornate a lavorare, ma il lavoro è scarso; il ristagno non viene tutto dalla concorrenza delle sete orientali, nè fece grandi conquiste su i nostri mercati. Pure dura il languore e noi non diamo segno di reagire, di tornare seriamente ad allevare il baco da seta.
Quali ne sono le cause ? Come possono rimuoversi ? Come può rialzarsi la coltivazione dei bachi fra noi? Questo è il quelito su? quale noi oggi ragioneremo. L' ar-tmeolo è gravissimo. Con i danni della gel-csUoni, in più luoghi già trascurata, noi an-tttaio, senza avvertirlo, a perdere forse un'in-stlria che è pur parte della nostra ricchezza, j
________- i/uuuiiua. ina aeiia processione, Gesù era morto I
tra i concenti della musica di Mercadante e in mezzo ad una folla enorme, sterminala. Fra \ sacri virtuosi ho visto alcuni ragazzi della compagnia teatrale, il Ruy-Blas e i coristi dolla scorsa stagione, il Quintili-Leoni (Pasquale), il tenore Tom-bcsi di Macerata, " (ahi!) il Quattrocchi.... forse per onorare la memoria di Mercadante. La folla, di cui era pieno il tempio, non mi ha permesso di assistere a lungo a questa solennità musicale. Però io credo che il maestro direttore d' orchestra sig. Dati può andar contento di tutto (tranne però delle stonature)"""1*® possono non esser sodisfalli i Commissari collettori e Monsignor Vescovo. Anzi, se 1* mie informazioni sono esatte, il gentile Monsignore inviterà domani a pranzo nel suo palazzo gli affaticali membri della Commissione.
Ah, mi dimenticava. Molte signore della fashion hanno assistilo all' agonia: faille e velluto, più quella cho questo, primeggiavano nell* brune loilttUs. Invano ho spiato se alcuni di esse piangesse.
Sono tanto carine le signore quando piangono.
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L' ispettore scolastico di Penne, sig. Boni Ollimo Massimo, ha credulo di far dello spirito inviandomi alcuni suoi versi, " he per lui si chiameranno epigramma, ma che invece mostrano lui non avere alcuna vocazione par la satira del Giusti 0 del Parini.
Oltre a ciò, mostrano che al sig. Boni non solo manca un piede, come dissi altra volta, ma gli manca altresì la testa e...... pochi centesimi per comperare il Galateo di Monsignor Della Casa.
Lo raccomando perciò al suo superiore immediato C&r. Gargano.
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Al mio fanatico lettore che desiderava di fare nn Sepolcro: , « ,
Non so se avrebbero accettalo di prendervi parte i miei amici, nè politici nè personali, signori Maccaferri e Peracchi. Per parte mia, la proposta arrivò tardi, perchè io era stato già ingaggialo altrove.
}Ialhcur\
A proposito di sepolcri, una signora si è scandalizzata nel vedere nella Chiesa di S. Antonio il diavolo tentatore sotto veste di frate.
In verità, se io fessi nn frate andrei a querelarmi alla
Procura del re per ingiuria " diffamazione.
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Domani sera, alle ere 8, il nostro teatro si aprirà con la Figlia di madama Angot. La platea sarà piena, non mene fiorili saranno i palchi, almeno così lascia prevedere il piano che fa girar la testi al Mamoretto.
Angelone, « per una corona ed un de profundis in suffragio « del presidente Miele merlo al proprio dovere ed alla giù-« siizia. » (Testuale/)
Onorevole Mancini, raceomando non alla sua grazia, ma
alla sua giustizia il Beato Amelio Miele.
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In Chicli la ventura stagione teatrale verrà inaugurata col Faust di Gounod e eoi ballo Nelly del Pratesi. Vorranno da Vi pure il Rigolello e il Ruy-Blas Due saranno le compagnie di canto con le prime donne Sofia Larini e Ida Kotta», i primi tenori Ugolini e Baragli, il baritono Masi e il basso Garcia.
Il lealro di Aquila verrà aperto con una compagnia in prosa.
ECHI DELLA. PROViNCIl
Ci scrivono da S. Omero 8:
Mercoledì, cinque del corrente mese, è giunto a Poggiomorello il nostro concittadino, Prof. Bonaventura Celli. Egli vi è stato chiamato a consulto, per parte della famiglia Strigiioni, dal bravo dottor Piermarini di Ncreto. La Banda Musicale di S. Omero colla rispettiva Deputazione e la Giunta Municipale, desideravano salutarlo per dimostrargli Y affetto e la stima che nutrono immensa per lui, ma è slato costretto di partire subilo per Napoli, dove era richiamato da' doveri d' ufficio. Tra noi sono abbastanza note tanto le virtù scientifiche del Celli, quanto la bontà d'animo; quindi facciamo lode per la seelta sì alla famiglia dell' infermo che all' egregio medico Piermarini, il qualo volle con Ini dividere la difficoltà della cura.
Ultime notizie
Una deputazione composta dei sindaci dr Cittaducale, Rieti, Terni, Spoleto], Aquila e Perugia si presentava testé al ministro dei lavori pubblici per chiedere che si continui la strada ferrata che da Aquila deve per Rieti congiungersi a Terni, secondo la legge 14 maggio 1865. 11 ministro Zanardelli rispose che avrebbe tenuto conto delle aspirazioni delle popolazioni da essi rappresentate.
Lo slesso sindaco di Àquila si è presentato al ministero delle finanze per ottenere, come scrive la Gazzetta di Aquila, una diminuzione dell' esorbitante canone daziario da cui è gravato quel Comune.
E il municipio di Teramo se ne sia ancora con le mani in panciolle?
F. Taffìorelli direttore responsabils
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