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Giudice sig. Zappi, con la quale, soffermandosi ai primo motivo di nullità senza scendere alla disamina degli altri, stabilì il principio che « la opposizione a precetto per esecuzione personale impedisce che si possa procedere all' arresto del debitore. »
E inutile dire come questo principio trova , appoggio d' una quasi unanime giurepru-denza.
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E da un' altra lettera da Giulia stralciamo la seguente notizia musicale, che del resto noi abbiamo già data :
Aila nostra festa popolare del 22, ebbi a notare ìa valentia addimostrata dalle due giovanissime bande musicali di Tortorelo e di S. Omero insieme alla nostra banda, nel suonare dolci melodie, che valsero a confortarci lo spirito. Tacendo deli' ultima, poiché delicatezza mei vieta e perchè i teramani ebbero agio in epoca non molto remota di sentirla nella loro ospitale cit à, dirò senza esitare che la banda di Tortorelo diretta dall'egregio dilettante di musica sig. De Fabritiis e quella di Si Omero dirotta dal bravo maestro sig. Be-rardiao Mutignani vanno tanto maggiormente lodale in quanto hanno acquistala in assai breve tempo una discreta conoscenza della soa-v.ssima arte di Tersicore. Mi hanno pers no accertato che la banda di S. Omero conti appena soli il in 12 mesi di vita! Bravi giovanotti, proseguite pure nella bene incominciata via ed uu giorno brillerete ancor più con la vostra lussureggiante e simpatica uniforme di Guida; specialmente se il vostro giovane maestro non si stanchi di rimanere con voi onde impartirvi quella musicale cultura, che tanto lo distingue.
in uno degli scorsi giorni, rividi, dopo lungo tempo, i carati eri di un mio amico che oggi dimora nei confini sriz- ; -««r^onrin ai lavori del traforo del Gottardo.
noia. Egli rammentò di avere una famiglia di sua conoscenza che riceveva tu ti' i venerdì. Quella sera era proprio destinala a ricevere. - Vogliamo andare? , mi disse 1' amico. -E come, so io non la conosco? - Ti presento io: troverai una cortese padrona di casa, un buon thè, della buona musica , duo signorino degne del pennello di Raffaello.
Detto (alto. Corremmo al vicino Albergo, indossammo lo stiffelius di rito, ed affidatici ad un fiacre, in pochi minuti fummo innanzi al N.°..... in via Principe Umberto.
11 mio amicot il cui biglietto di visila era fregiato di una corona di visconte, mi presentò alle degne signore. Fummo ricettili con somma cordialità, come i' usa in quei paesi, ove i modi eleganti s' intrecciano alla bontà del cuore. Una delle signorine stava al piano, (ulta inlenta a ripetere un pezzo I del Beclhowen. Era la prima volta che sentiva un brano di , musica classica riprodotto da una signorina. Quando questa finì di suonare, un applauso lungo, unanime scoppiò intuita la sala, lodando la perfetta esecuzione di una musica irta di dilli colla.
11 mio amico ti avvicinò per salutarla e congratularsi con lei, per i progressi che essa aveva fallo nell' arie. Io non tardai a seguire il suo esempio, ed ebbi l' agio in quel momento di contemplare la egregia dilettante.
Chi i' ave^a falla degna del pennello di Raffaello non s' era ingannato. Era una vezzosa ed elegante figura lombarda. Non troppo alta, carnagione candidissim t, seno non mollo rilevato , ma che emanava vergìnei profumi, fronte spaziosa, coperta in parte da fini «imi e neri cap Ili ricciuti, labbra lievemen.e sporgenti e soffuse d' un delicato colore di corallo, occhi neri, vivaci,'scintillanti, che mostravano l' alterezza dell'anima e la potenza dell' ingegno.
Mi ac olse con un sorriso gemile: alle nostre lodi rispondeva con una modestia non affettata. Volle farci udire un brano (ideila Sonnambula, e non fu men brava ohe prima. Le sue rìinani agilissime facevano parlare alla tastiera sensi d' amore; il colorito che essa dava a quell'eterno commovente idillio del maestro calanese, non poteva non partire da un' anima colta, sensibile, ìnamorata.
Quand' ebbe finito, accolta dagli slessi applausi, la fanciulla era irreconoscibile. Il suo viso erasi fatto più bianco della neve, la sua Ironie era come sotto l'incubo di upa nube foriera di tempesta» gli occhi illanguiditi, un momeuto fa cosi pieni di b.io e di salute, dinotavano che gli accenti ehe essa flessa aveva ispirati, le rammentavano un passato doloroso. Non-so che cosa sarebbe avvenuto: a pochi veniva acetato un tremito convulso da cui sembrava presa la signo-
rappresenlava la parte di Fernanda. Mi ridussi all'albergo: cercai il programma della serata per leggere i; nomi degli artisti, ma non mi fu possibile trovarlo; seppi però ebe due attrici, insieme al direttore, alloggiavano ivi. Questo soltanto mi poteva mettere sulle tracce.
{La fine al prossimo numero.)
Ultime notizie
La nostra Camera dei deputati ha chiuso la discussione del progetto di legge suIP inchiesta agraria, e segue la approvazione degli articoli.
Quella di Berlino è entrata a risolvere il difficile problema del riscatto delle ferrovie per parte dello Stato. Il Gran Cancelliere Bi-sinark ha pronunciato uno splendido discorso a favore del progetto.
°0° II. teatro di Rouen è andato in fiamme, e vi restarono molti morti e feriti. In quello italiano di Parigi continuano ad avere ovazioni senza fine l'Aida e il suo autore.
°o° Notizie dall' alta Italia ci assicurano che il Po, l'Adige, il Ticino, il Mincio ed altri principali fiumi sono in decrescenza, I timori di prossime piene sono perciò svaniti.
°0* Un giornale di Napoli pretende sapere che 1' on. Mezzanotte di Chieti sarà portalo caudidato al collegio di Airola.
°0° La Gazzetta d'Italia ha le seguenti notizie sulla salute di Pio IX:
Il Papa si sente male da qualche giorno. Sembra che la sua indisposizione sia piuttosto grave e le persone che lo attorniano esprimono seri timori. Tuttavia non bisogna annettere troppa importanza alle voci allarmanti, perchè anche le persone le più vicine
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AMORE ED ARTE
In uno degli scorsi giorni, rividi, dopo lungo tempo, i cara li eri di un mio amico che oggi dimora nei confini sviz-veri attendendo ai lavori del traforo del Gotlardo.
Una lettera lunga quanto inaspettati, mi parlava di molte cose e di molli uomini, di politica e di dolci rimembranze di macchine trafora r ci e di divertimenti passati e presentì, di repubblicaui svi zeri e di munarchici italiani; nè mancava di toccare del nuo o ministro degli esteri e della convenzione internazionale per il tunnel in cui saranno sepolti multi altri milion:.
Ed in uliimo s avano seri te queste poche righe : » Una notìzia che mi riesce dolorosa, è -questa che mi
pe viene or ora. Ti rie idi della signorina Elvira B..... che
per un amore infelice, erasi data alle scene? Essa è morta in un paese dell'America meridionale, in braccio non ai suoi, non al^ amante che la tradiva, ma in braccio ai compagni nell' arlè, in cui era chiamata a brillare. Pace a quel-anima eletta I » ,
Chi è questa fanciulla che nel fiore degli anni, in mezzo alle illusioni dell' arte e ai triboli del teatro , sen nuore for-e ignorala e da pochi compianta?
Era una bruna serata di dicembre. A Milano 1'esordire della stagione, jemale è brullo, uggioso, cagione certa di spleen se que' suoi vivaci abitatori non cercassero tuttodì di rimediare agli oltraggi della natura co' suoi mille e svariati divertimenti, co' suoi teatri sempre aperti, co' suoi cafle co' gtioi seducenti luoghi di convegno, co' suoi concerti, e«si la sua splendida, se non monumentale Galleria.
Ma quella sera, non so perchè, i migliori teatri, la Scala la Cannobbiana e il Manzoni, erano chiusi. 11 teatro di Cletto Arrighi dava per la 40Ja volta ,l Barchett de Bufaloral ¦egli altri non valeva la pena d'andarci, lo, in compagnia di 'un mio amico della provincia bergamasca, aveva giralo lotto il giorno, era per la seconda volta asceso nella cupola del Duomo in mezzo a quella selva di statue marmoree, a-itia passeggiala lungamente per la Galleria, mangialo il Cr^M&»ale risolto, e da mezz' ora ce ne stavamo sdraiati sp ài un canapè del caffè Biffi, fumando un sigaro e sor-bemé» ani lu/Jt di birra.
£r*»ame> «lancili dei moto del giorno, ma non sapevamo Mi' albergo dell' Agnello pria della mezzanotte. Co-KMifiiiu ad annoiarci.... Anche nelle grandi città e pus-t wn$0 Ut itvtdj !
fase?
Ué Uih iàé» »£Wie ti' -Q tratta al mio..,, compagno di
mucsuu uaianese, non poteva non partire da un' anima colta, sensibile, ìnamorata.
Quand' ebbe finito, accolta dagli stessi applausi, la fanciulli era irreconoscibile. 11 suo viso erasi fatto più bianco della neve, la sua fronte era còme sotto l'incubo di upa nube foriera di tempesta, gli occhi illanguiditi, un moménto fa cosi pieni di b.io e di salute, dinotavano che gli accenti che essa stessa aveva ispirati, le rammentavano un passalo doloroso. Non- so che cosa sarebbe avvenuto: a pòchi veniva »? celato un tremito convulso da cui sembrava presa la signorina Elvira, lo la rimirava in quello stalo e mi faceva pietà. Non meno di me e del mio amico, la teneva d' occhio la madre. Questa le si accostò, nonno quale parola le dicesse; certo è che lo sguardo e pache parole della madre, la fecero riscuotere da quel profondo abbattimento, ma non così da ri-[jdurla a rimettersi nel piano per farci udire una fantasia sulla I Marta, già a noi promessa.
L' orologio segnava un' ora dopo la mezzanotte, quando noi sortivamo da quella casa.
lo non era allegro come quando v'era entrato. Quella fanciulla mi aveva commosso. 11 aiio amico non era men com-mosso di me.
E cosi? mi rivolsi a lui.
Povera ragazza! egli rispose la sua è una di quelle piaghe che difficilmente si sanano. Ila amalo per due anni un gi-mne ricc, bello, figlio di una illustre famiglia milanese. Quando fu il momento di eanchiudere qualche cosa, egli 1' ha abbandonala, perchè la dote di lei non era all' altezza della sua posizione.
Vile!
= Vilissimo! soggiunge 1'amico.
Pria di partire da Milano, credetti mio dovere di visitare la gentile famiglia B.... ove eravamo stati così bene accolli in quella sera. La signorina Elvira mi parve più bella. L' a-more infelice, che ini era sla.o rivelato poche sere scorse, la 6cena straziante di cui era stato testimonio, le dava un' àureola più vivida, più rifulgente.
In seguito non la rividi più in caea sua.
Mi trovava, due anni dopo, al teatro Reinach di Parma, ove agiva la compagnia Borisi. Rapprescntavasi la Fernanda del Sardju, comedia che aveva udito ora dalla Marini, ora dalla Tessero, ora dalla Marchi. La comedia perciò m' interessava poco, e, come avviene nei casi in cui si è nudilo più volle le slesso tema, m' interessavano assai più Io signore che occupavano le due gallerie del teatro. Ma una voce argentina, penetrante, una personcina svelta elegante, un visetto gemile che nell' ultimo allo della comedia fece muovere tutti gli spettatori ad applaudire, alleasse tutta la mia attenzione verso il palcoscenico. A me sembrava di aver udito quella voce, di aver conosciuto 1' attrice che, con lanlo sentimento, con tanta passione che scaturiva forte impetuosa dall'anima,
Lia UUX^CUU l* l LIOVVIV tiu IO BCgUUIHI MU- t
tizie sulla salute di Pio IX:
Il Papa si sente male da qualche giorno. Senrbra che la sua indisposizione sia piuttosto grave e le persone che lo attorniano esprimono seri timori. Tuttavia non bisogna annettere troppa importanza alle voci allarmanti, perchè anche le persone le più vicine a Sua Santità sogliono esagerare il suo slato, e perchè Pio IX va soggetto ad attacchi uer-vosi e deliqui che mettono sossopra tutto il Valicano, ma non hanno gravità reale. Spesso il giorno dopo una simile crisi, il Papa va a spasso e si sente meglio di, prima.
F. Taffiorelli direttore responsabile
Réclame.. Si è aperta una nuova trattoria della Palomba, in via delle pietre grosse in casa Spera. Prezzi modici, e buon vino.
AVVISO
Nella Beccheria della Stella
DI GIAMBATTISTA SETTEBRI Vendesi la carne di Vitella Quarto eli dietro I_i. 1, 20 Id. di' avanti L. 1, OS
O. B. SETTEBRI
Avviso
D1 affittarsi per la prossima stagione «stiva un Casino con mobili o senza in bella posizione presso la stazione di Giulianova.
Per le trattative dirigersi all' Ifiìcio del giornale, .
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