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è tipo ai certo dei popoli pià antichi, si dice padre di figli inumanissimi e ferocissimi, laddove a Zeo Cronide si danno figli prudentissimi ed umanissimi (1). I primi popoli sono Lestrigoni e ladri, e Polifemo è un tipo mitico dei Sicari , ec.
II. Se un popolo antico si parti da un'altro popolo per formare una nuova gente, non poteva seco trarre, se non la parte preesistente del colore nazionale. Dunque i popoli che una volta furono fratelli, si divisero nel tempo, nel quale il primo strato dei lor colori nazionali era identico: gli strati sopraggiunti ed idioetnici debbonsi a'tempi posteriori. Molte colonie venute dall'Egitto settentrionale ed Amanico non hanno certi colori nazionali, come a dire idoletti ec., perché questi non aveano ancor l'essere quando ebbe luogo la venuta di quei popoli. Se un popolo oggi si partisse d'Italia potrebbe seco portare ciocché non ancora è fra noi? Per questo abbiamo a dire, che, quando un popolo nel primo strato del suo color nazionale ha degli elementi che accennino ad un certo progresso, certamente non si sia fatto idioetnico e formato un popolo a se, in tempi primitivi , ma che piuttosto sia venuto in una nuova regione, quando era già progredito alquanto innanzi. Il perché diremo, per esempio, che gli Egiziani non sieno andati molto
' barbari in Egitto, che i Cinesi non andarono in Cina in tempi molto antichi; diremo, che le genti Sicàne ed Auso-niche fossero giunte in Italia in tempi remotissimi.
Per questa medesima ragione possiamo anche tenere, che i popoli i quali hanno in molta venerazione divinità più antiche, siensi più anticamente in nazione separata costituiti. Così i. nostri Aborigeni ed Ausoni celebrano antichissime divinità, i Liguri Fetonte e l'Aurora, ec. ec.
III. Principalpiente poi fa mestieri ripeter l'origine dei
popoli connessi ad un centro, non da tempi in cui questo
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(\ ) PraestanUssimos virtute, prudenUa, virìbus Jovis fUtos poetae ap-petlaverurUj ut Aeacum et Minoa et Sarpedona; ferocissimo*, et immane*, et alieno* ab omni humanitate, tanquam e mari genito* ( che bella ragione ! ) Neptuni filiot dixerunt, ut Cyclopa, et Cercyona et Lestrigonas. A. Gellio, Notti attiche, 1. XY, c. XXI.
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