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Oltre atquesti popoli son nominati confusamente ed or distintamente negli Abruzzi gli Enotri, Itali, Siculi, Li-burni, Umbri, Ausoni, Opici, ed Aborigeni, che generalmente costano di Atlantici, di Arcadi, di Dardani e Frigi, di Ausoni, Esperici, Sofeni e Circensi Colchidi. Di tutti questi popoli noi discorreremo l'origine nella terza sezione. Or determiniamone il color nazionale.
CAPO II.
LINGUA SABINA. ^
§. 18. La lingua Sabina fu una lingua a sé, 1.° perché gli scrittori antichi ripetono molte voci latine ed osche, spezialmente dei popoli sabelli, dalla lingua sabina; 2.° perché sembra, che la lingua sabina abbia alcuni caratteri propri, che la mostrano affine a quella de'Persiani. Di fatto Varro-ne, de Lingua Latina, ci fa'testimonianza della prima ferità, sì quando, I. I, dice di molte divinità: Sabinorum linguam olentj et queis nonnulla nomina in utraque lingua radice* habenij come quando, 1. V, pone, che Cascum significai vetus; ejus origo sabinaj quae usque radices «n oscam linguam e^&Del pari sovente lo stesso Varrone, Festo e Servio, fanno scaturire dal fonte sabino varie voci osche e latine. Che questa lingua possa distinguersi per alcuni caratteri propri, si trae da ciò, che molte voci sabine, o per gli Osci e pei Latini derivate dalla lingua sabina, hanno un significato o nella lingua per-* siana, o in altre affini, ma per lo più rovesciandosi per intero , come si fa nella lingua persica. Oltre a questo nella lingua sabina si ha il paragocismo persiano della d, come si vede nelle iscrizioni osche di Pompei, Ercolano, Nola, Rapino, Castel di Sangro (1 ), ec.; nei nomi propri di popoli e città connessi ai Sabini, come in Tianud Sidicinum, Bene-ventodj Acudunniadj Phrentred, Larinodj e come si vede ancora in molte voci latine antiche imitate al certo dalla
0 ) V. Jannelli, Iscrizioni Osche, passim, principalmente a p. 83, 84,
85, 92, 95, 98, *04, f49, <56.
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