62
di Mela, li, 3, era così dello con voce sabina per le sue. acque sulfuree.
XX. NERO. Aulo Gellio, XIII, c. 21, dice, che Nerone fu denominalo dai Claudirche discendevano dai Sabini, e con Svetonio, in Tiberio, dice, che Nerio in sabino significava. virtuoso, strenuo. Lo stesso autore dice, che la Claudia era delle genti maggiori, fondata da un tale Atta Claudio venuto con Tazio da Regillo in Roma. Questo Atta è identico all'Atto rammentato da Tacito, ed al Clausus di Livio, 1.°, perchè Vau antico de'Sabini cangiossi in o, come AuhiSj Au-fena, Aufidia^ Aupdos, in Olus, Ofena, Ofjidia, Ofidos, ( 1 ), e bene Dione vuole, ne*frammenti, che Clodius si fosse detto ancora Claudius; 2.° la I di Aita, Atto poteva subire il cangiamento eolico in p ^ b, non meno che la d di Claudius poteva dar luogo al cangiamento in s, come gli antichi fecero novendiles e novensiles , ec. Anche Virgilio, volendo mettere con tra i Trojani un'eroe della Sabina sceglie uno della famiglia Claudia j o Clausia:
Ecco di poi venir Clauso il Sabino Di quel vero sabino antico sangue, Che avea gran gente, e la sua gente tutta Pareggiava sol egli, il nome suo Fece Claudia nomare e la famiglia E la tribù romana allor che Roma Diessi a'Sabini in parte. Era con lui La schiera d'Amiterno e de'Quiriti Di quegli antichi.
Dionigi di Alicarnàsso, Antiquit. Rom., 1. V. rammenta la fuga di questo Appio Claudio da'Regillo in Roma con tutta la sua parentela e con un immenso numero di amici e clienti, tra i quali un 5000 persone atte alle armi. Che l'Aita od Atto si fosse cangiato in Appio, si mostra non pure per la identità delle persone, ma dalla trasformazione eolica
(4 ) Prisciano dice: ati transiit fa o, more antiquo. Bene perciò dice il Jannelli, che Aurunci ed Oricii sieno la stessa denominatone.
v^ooQie