64
dal persiano Esht od Atesch, fuoco, rovescialo (1 ). Yarrone sembr'accennarlo chiaramente.
XXIV. SCESNA e SCENSA, si diceva dai Sabini in luogo di Coma , secondo Festo. Anche gli antichi Latini dissero coesnas per coenasj come dusmosus, poemi*, scotìo, strilavus per dumosus , poenis, coelo, tritavus, anzi furono prodighi di questa lettera, dicendo ancora stlocustrato*, stlitxbus per locus, latus, litibus.
XXV. SOL. Yarrone, IV, p. 27. Sol vel quod ita sabini, vel quod solum ita lucet. Pare che questo nome sia stato veramente preso dai sabini, perchè costoro erano deditissimi fra gli italiani al culto solare, ausonico e persiano.
XXVI. SOROS, sepolcro. Yarrone fa intendere che Api e Serapi erano Io stesso, ma il primo nel tempio, l'Altro nel sepolcro, come se fosse tropo q Api*. Di fatto Api si disse adorato sotto il nome di Sarapi o Serapi, ed a Summano si attribuiscono i fulmini notturni. Anzi Ninfodoro anfipo-litano, nel 1. III. delle Leggi Asiatiche, mette, che il Bue Api morto si poneva in tropov od urna, e diceasi SoroapL
XXVII. SORANOS. Servio, XI, v. 785, dice che Sorano* la morie presso i Sabini discendeva da Sorosj sepolcro. Era un'epiteto che principalmente gl'Irpini davano a Plutone, detto anche Summano. Se il Mordad pe'Giudei, Arabi, e Persiani, era Vangelo della morte, cioè che dadodà^ord, ars, soros, morie ( la m può essere una intensiva come spesso si osserva anche nell' uso della n ed s ), onde la mora dei Latini, i Persiani più spesso usavano la parola Asuman, cioè lo stesso che Summano, per indicare lo stesso angelo della morte ed il mese cui presiedeva. Pare adunque non improbabile, che Summano sia stdta voce di derivazione persiana.
XXVIII. STRENM, significa tre volte forte, onde il nome delle strenne che erano, i doni fatti al principio dell'anno. Sopra questo particolare si vegga Ovidio, Fasti I, v. 167, 176, 185;Feverlini Frid, Orat. de Strenù Roman. Al-torf, 1687; Filippo Hors, Schediasma de Strenis; Martino Li*
(() Da Escht fuoco, ed ard, erd forte onde Varduus ed il fortit latino forse derivati dai Sabini con la semplice giunta Vel digamma eolico, si fece il persiano Ar&heschet, il Dio M fuoco, il Dio potente.
v^ooQie