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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   mette nei Falisci gì' Jrpini Sorani intorno al Soratte, così detti dal perchè lupi Sabinorum lingua,hirpi vocantur, sorani vero a Dite , nam Ditis Pater soranus vocatur , quasi lupi Ditis Palris. E se un lupo guidava gì' Irpini Sanniti, anche un lupo si favoleggiava essere stato di guida agi9 Irpini della Flaminia intorno al Santo Soratte, dicendoci lo stesso Servio: Soraetis mons est Hyrpinorum in Flaminia colloca-tus. In hoc autem monte cum aliquando Diti patri sacrum persolveretur ( nam manibus consecratus est ), subilo venien-tes lupi exta rapuerunt , quos cum diu sequerentur , delati sunt ad quamdam speluncam, halitum pestiferum emanantem, adeo ut juxta stantes necaret. Exinde est orta pestilenza, quia fuerunt lupos seculij de qua responsum est posse eam sedari, si lupos imilarentur, idest rapto viverent. Quod postquam factum est, dicti sunt ipsi populi Hirpini Sorani. Da ciò si vede, che tutti e due quesjti popoli venivano dai Sabini, e si conferma benanche dal perchè vicino al Soratte stava la città di Feronia denominata da una divinità locale, i cui sacerdoti usavano camminare sopra brage ardenti, secondo Varrone. Questa Feronia era divinità sabina, ed identica a Pro-serpina o Giunone infernale, sposa di Dite. Perciò quello, che Strabone attribuisce alla Giunone Stigia, Virgilio attribuisce a Marte Apolline custode del monte Soratte, Sorano o Plutone. Servio reca in mezzo le parole di Varrone: cum quoddam medicamentum describeret, ait: ut solent Hirpini, qui, ambulaturi per ignes, medicamento plantas tingunt. Plinio, 1. VII, c. 2, dice di questi Sacerdoti: haud procul urbe Ro-mae, in Faliscorum agro, familiae sunt paucae quae vocantur Hirpiae, quae sacrificio annuo quod fit ad montem Soractem Apollini, super ambustam Ugni struem ambulantes non adu-runtur, et ob id perpetuo senatus-consulto militiae aliorumque munerum vacationem habent (l). Lo stesso Plinio, 1. Ili» c. V, pone una città di Feronia con un bosco sacro dello stesso nome ne'Falisci, e da una iscrizione riferita dal Gru-terò, De Diis Aquilejensibus, p. 316, può congetturarsi, che a Giunone Feronia era sacro un collegio di donne Flamini*
   0 ) V. anche Solino* c. Vili.
   
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