78
costituzione dell'aristocrazia severa degli Etrusci, formata dai Tirseni Lidi. Avrebbero cangiata la lor lingua gli Osci che fin dalla loro costituzione furono immobili, amanti della indipebdenza nazionale, delle antiche e patrie costumanze; quegli Osci che non ebbero a soffrire imperio forestiero giammai, finché ottennero di assidersi cittadini nel Campidoglio, né furon regolati da gran numero di sacerdoti, ascetici, liturgisti, mitologi, teologi, jerografi, ec., che inducono cangiamento di lingua ?
§. 28. Oltre alla diversità dei tempi, in cui le lingue italiche e la ellenica furon formate, oltre alla diversità di coloro che le formarono, abbiamo la diversità degli Elleni dalle nostre genti. L'eterotropismo e l'eterodietismo non può stare colTomoglossismo, in modo che i popoli hanno linguaggi più differenti, quanto son più diversi per religione costumi ed istituti civili caratteristici.
Gì' intrinseci caratteri' poi di queste lingue son diversi ed opposti. La lingua osca almeno dalla costituzione degli Osci fino al secondo secolo di Gesù Cristo, in cui venne pienamente in disuso, non ebbe declinazioni e conjugazioni ; perchè non vi si possono trovar terminazioni significative di casi, tempi, persone. Che se da Cajati, Cale , Suesa , Paist, Aiser, Aterno, Tianu, Larino, si fa Cajatino, Caleno, Suesano, Paistano, Aternaunom, Tianud, Larinod; queste voci si compongono ed acquistano un paragogismo, non mica si declinano, (1 ). Questi caratteri molto più si avrebbero a rinvenire nella lingua sabina, di cui le voci cono* sciute ci pervennero generalmente con forma latina, dove la lingua sabina ed osca non si vogliano identificare. La lingua poi delle Tavol' Eugubine molto meno è declinata ed cumorfa, ed il Lanzi soltanto potè rinvenirvi delle declinazioni, quel Lanzi che giunse a confonderla con la lingua etrusca.
Oltre a questo l'eterofonismo di queste lingue sentesi chiaramente : le voci conosciute dell'osco, ec., non hanno la loro ragione filologica, logica ed archeologica nel latino
) Y. Jannelli, Iscrizioni Osche, p, 49.
v^ooQie