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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   e nel greco : i più grandi grecisti e latinisti non giunsero a darci una sodisfacente versione delle iscrizioni osche ed eugubine; e coloro che vogliono interpretarle col greco e col latino non ci possono dare un senso che non ripugni col buon senso. Se gli Osci non si recavan se non di rado a lasciarci de7 monumenti letterati, come lo prova evidentemente la stessa rarità delle iscrizioni osche , sarebbe stato mai possibile, che avessero scritto in una lingua corrotta e fatta quasi ibrida, come dice chi va cianciando, che le iscrizioni osche sieno un latino ed un greco infeditato stranamente? Oggi che le spessissimo iscrizioni si fanno talvolta da persone idiote, non potrebbero essere nemmeno per un decimo così corrotte. Se i nostri padri così di rado lasciaronci monumenti letterari, si sarebbero recati a scrivere in pietre ed in bronzi per cose di lievissima importanza , come si ha dalle versioni di coloro che vogliono interpretare Tosco per mezzo del greco e del latino ? nella stampomania di oggidì, or che tutti facciam vox, vox, praetcreaquc nthilj oggi, p. e., non parleremmo di pecore e capre, di giovenche e buoi nella iscrizione di Rapino, come diessi a credere il Guarini ed il Mozzetti ; oggi non cianceremmo di cose inette nella iscrizione di Messina: stenis
   kalinis statt1eisa maras pomptidaties jumo z1eke jtted-d1x ouphens einema tosto mamertino appellone 1sa-
   koron ; come fa il Mompsen, traducendo :
   STENIUS. KALINIUS . STATII. FILIUS MÀRIUS . PONTIUS . NUMERII. FILIUS MEDIGES . FECERUNT ET . POPULUS . MAMERT1NUS APOLLINI. SACRUM
   Questi estrani ibridisti con una prosopopea che ormai passa i limiti, ci vengono a dire villania in casa nostra, e noi scioriniamo sopra le loro sciocchezze largamente le nostre lodi, mentre danno dell'ignorante, dell'inetto, del barbaro e quasi del fatuo agli avi nostri.
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