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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Giano come creatore e demiurgo fu con quattro o due facce, che sono il principio e la fine delle cose, o le quattro stagioni dell'anno che nasce, ed ha nome da Giano (1)<
   Giano fu adorato dai Sabini, dicend'Ovidio : At Nuraa nec Janum, nec ayitas praeterit umbras (2), e vedendosi in molti luoghi della nostra regione, in quel di Avezzano, Pietrabbondante, Ortona e Galazia, e ne'luoghi dove furono i nostri Sabini, come in Faleria, dove al dir di Servio (3), fu ritrovato il simulacro di Giano quadriforme. Ma fu adoratissimo poi dalla gente Aborigena ed Ausonica, come in Atina, Minturna, Chiusi o Camars dell'Etruria e Camarilla di Sicilia, ec.
   §. 32. Pico è perfettamente identico a Marte Gradivo, e perciò fu diluviano, il signore della nuova dinastia, la forza che distrugge le forme delle cose, riprodotte poi da Venere genitale sua moglie, detta Bellona, e quas'identica a Circe che é la luna, cui dagli antichi si attribuiva potenza generativa e l'assistenza ai parti (4). La Venere nostra, regina e potente, fu identica a Bellona, e, come Lucina o Diana Laurina, favoriva i parti.
   Essendo identico a Marte o Giove, fu figlio di Saturno (5), e padre di Fauno o Mercurio. Fu cangiato in Picchio da Circe, gelosa di Pomona (6).
   Marte fu adorato col nome di Giove Silvano e Gradivo dagli Aborigeni, come si ha principalmente dalle Tavole Eugubine (7), sotto quello di Pico da tutta la gente Abolì ) Cicerone, 1.2 de noi. Deor., fa venire Janut da ean, dall'andare delle cose mondane.
   (2) Fasti, 1.1, t. 43.
   (3) All'Eneide, 1. VII, v. Nec cudo$ abstitit limine Janue.
   (4) Circe fu adorata principalmente presso a Monte Circello, e fra i Marsi; e forse identica a Circe debb'esser Marie*, dea de'Minturnesi. La sua sorella Angizia fu adorata in Sulmona, e ne'Marsi,dove denominò una città, e ben da lei si fa discender riarso che diede la denominazione ai Marsi. Medea, pure.ai Marsi connessa, può ravvicinarsi a Minerva.
   (5) S. Agostino lo dice figlio di Stercuzio, che non è diverso da Saturno agrofilo e perciò ri trovato re dello sterco.
   (6) V. Silio Italico, Ve Bello Punico, 1. Vili.; Virgilio, Servio, Ovidio, ec. Pomona fu adorata in Amiterno.
   (7) Forse ancora col nome di Silvano in Teramo, presso al fiume Tirino de'Vestini, e liei Pago di Venere tra i Marsi.