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rigena, come in Tiora o Matiera dove aveva uq antichissimo tempio, rendendovi oracoli il ano Picchio sopra una colonna di legno, come in Dodona Marte Dodoneo li rendeva per mezzo di una colomba, uccello sacro a Venere Dionea, sopra una quercia (1 ) ; non meno che in Laurento, di cui dicesi primo re da S. Agostino e da Virgilio, in For-conio, in Atri, e ne'Piceni, cui diede la denominazione.
Marte nostro fu fatto guerriero, perchè guerrierPerano gl'Italiani, come accennano Varrone presso Censorino (2) ed Ovidio (3). I Latini però non pur guerriero lo fecero, ma agrofilo; perché si ebbero l'elemento dell'agricoltura, sposato a quello della politica, onde furon cittadini per eccellenza.
CAPO VI.
CONTINUAZIONE DELLO STESSO SOGGETTO — fAUNO E FAUNA, MERCURIO, CAMILLO, SILVANO, MARICA, MATUTA, DEA BONA; CERERE, PR0SERP1NA.
§. 33. Fauno fu padre della gente aborigena. Per questo è un tipo identico a Pane, o Mercurio arcadico, al. quale è connesso per le relazioni, che ebbero gli Arcadi colle genti latine; a Cadmo o Camillo di Samotracia, onde i Latini davano il nome di Camilli agli administri nelle cose sacre, secondo Varrone (4) ; a Tagete e Tarconte o Tarsis degli Etrusci, derivato dall'Assiria, donde*venne il Tohot egiziano , ec.
Come progagatore della gente latina gli si attribuirono,
I. Gli spettri (5), come di Pane dissero i Greci, panicos terrore* et omnia spectra.
II. Gli oracoli, e perciò Virgilio lo dice Augure, e come augure lo descrive, dicendo :
(4) Dionisio, 1. I.
(2) De die nato/., 22.
f3) Fasti, III, v. 85.
(4) De I. 1., I. p.
(5) Dionigi d'Alicarnasso, 1. Ili -, Rutilio Aumanziano, JUner, L I.
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