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VI. L'origine dei popoli Latini, come da prima quella dei popoli per lui denominati Faunigeni , secondo Silio Italico (1). I Fauni son posti in Italia da vart scrittori, e da Virgilio si fan nascere dai tronchi di roveri e di querce, prima che venisse fra noi Saturno (2).
VII. L'origine dei Latini. Latino, secondo Virgilio, seguito da Servio, nacque da Fauno e Marica, ninfa di Laureato. Egli è certo, che Laurento è strettamente connessa a Lavinio o Lanuvio, come l'una e l'altra agli Albani ed Aborigeni. Perciò a questa genealogia mitica noi dobbiamo far luogo « e ciò maggiormente se ravviciniamo la ninfa Marica a Circe, come fa Lattanzio, od a Matuta o Venere genitale ch' ebbe un tempio nel vicino bosco di Marica, secondo Servio. Ciò par che si debba necessariamente fare, giacché Circe appartiene al Panteon Circense fuso nel romano, è tipo mitico dei Circensi, come dei Medi la sorella Medea, ed è strettamente connessagli Ausoni ed Esperici. Marica (3), ninfa de'Minturnesi e connessa alla fontana Albuneà, deve tenersi per una versione di Leuco^ tea, come Leucotea di Matuta. Questa divinità fu adorata in Roma, raccontandoci Plutarco (4), che i Romani nella guerra di Vejo fecer voti di celebrar grandi spettacoli e consacrare un tempio alla Madre Matuta ; e ciò à buonissima equità, perciocché da Astreo Fatidico, padre del Ma-tutino Giano, e dall'Aurora o Matuta nacque il vento Borea , tipo mitico dei popoli Bori della Tracia, padri dei nostri Aborigeni, siccome dimostreremo pienamente. Per
(0 L. Vili, v. 358. Aulo Gellio dice: Faunorum et Aborigenum jus discere, et cum Evandri matre loqui.
(2) 1 Fauni figli di Fauno eran Satiri e Silvani, figuratici lascivi, amanti de'suoni e del salto, creduti incubi da S. Agostino, 23; da Sergio, En. 1. VI, v. 770; da Plinio, Vili, 40,62; XXV, 4, «0. Avean le feste Faunali, celebrate nel Dicembre col sacrificio di nna pecora o di un becco, ed ognun sa che Pane fu bicorne e capripede.
(3) In Sessa, città degli Ausoni, era il monte Marico. Virgilio che dice Latino figlio di Marica, lo dice ancora solis avi specimen, e perciò debbe aver unificato Marica e Circe che appartiene alla genealogia mitica del Sole.
(4) Nella vita di Camillo. Fu adorata benanche in Satrico de'Volsci, tra i Sabini, ed in Minturno dove in un vase Leucotea circondata dalle ninfe prende in braccio Bacco infante da Mercurio. '