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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   a Tesse per Dejanira che è la natura delle cose, pugnato coll'Acheloo:dell'Etolia, e, vintolo, gli avesse strappato nn corno; perché, se Ercole colla sua forza demiurgica non prosterna la divinità posseditrice d$'semi, se non s'impossessa delle acque, simboleggiate nell'Acheloo, per avere il principio fecondatore e fonte di abbondanza, che é quanto dire, se non strappai! corno al bue spermagonico a volto umano, ei non perfeziona il mondo. I fiumi dagli antichi si finser fecondanti e padri, come le ninfe o le forze della natura son figurate nelle fontane e generalmente nelle acque. Que-st'Acheloo si tenne per padre delle Sirene die sono ancora le forze, plastiche di natura, e perciò sono date per compagne a Proserpina, tratta ad unirsi con la carne, e vivere, in questa terra, come son connesse ad Ulisse, il quale insieme con Diomede, é Ausonico e Galcidense, e perciò non ha a tenersi per l'errante guerriero- di Omero e Virgilio, ma.per tipo del genere umano (1).
   Questo Italo androposopo degl'Itali ed Etoli non può tenersi per nudo .simbolo di fertilità o di fiumi encorici ; non fu identico a Bacco de'Greci* Eleusinio, Semelejo e Zagreo, né propriamente TAcbeloo degli Acarnani ; ma si dee tenere per .l'Acheloo cosmogonico del Panteon Dodo-neo, padre delle Sirene calcidensi ed ausoniche. Esso teologicamente, se non miticamente, può tenersi per lo stesso che Bacco Zagreo e Sabaiio, cosmogònico e geogonico, del Panteon frigio, come per identico al Toro Abudad e Gao-mard dei Persiani prischi (2).
   Bacco é fratello e sposo di Proserpina, e questa si disse Feronia dai Sabini, come ci fa testimonianza Dionigi di Alicarnasso (3). Questa divinità si disse Flora in una iscri-
   (0 Jannelli, Vet. Ose. Inscript. p. 32.
   (2) Gao bue, e Mard uomo. Ab padre, acqua, e dad che da, che genera. Il Caucaso, denominato dal bue, non è quel solo del Caspio, ma quello dei monti Taurici, primitiva patria della gente Jayanica della madre Jo. Di là si parte la pelasgica figlia d'Inaco, di là quel bue che gira la terra, diffondendo i semi degli uomini e delle cose, la fecondità e l'abbondanza. Se esso non è condotto e domato da Ercole, non mancano altri tipi simiglianti che facciano le veci di Ercole. Mitra Persiano spesso prosterna ed uccide questo bne.
   (3) 1.1. p. {i, e,<84,1. Ili, p. 270. Jannelli, Vet. Ose. Inscript., p. 3!.
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