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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Di fatto l'armatura sabella del popolo condotto da Aventino e l'omonomia dell'Aventino, or di S. Sabina, col fiume Avente dei Sabini, e col diurne Aventino dei Frentani presso ad Aitino, dà polso alla nostra opinione. Anzi Servio, dopo aver detto, che secondo alcuni Aventino era stato re degli Albani, e che sull'Aventino era stato ucciso e sepolto un re degli Aborigeni dello stesso nome, reca in mezzo l'opinione di Varrone il quale, nel libro sulla Gente Romana, avea detto che i Sabini, venuti ai tempi di Romolo, avean denominato il monte Aventino dall'Avente, fiume della lor regione (1).
   §. 38. Sancofu adorato non solo tra i Sabini, ma in Roma sul Quirinale, dove andarono i nostri Cureti Sabini, come abbiamo da Ovidio citato, e da Livio (2). In questo tempio, posto presso a quello di Quirino, si conservavano il fuso e la conocchia di Tanaquilla (3) ; come ancora nel tempio di questo Giove Fidio si conservava uno scudo di legno coverto del cuojo del toro ucciso all'occasione, contenente i patti della lega fatta fra Tarquinio Prisco ed i Gabini (4). Fu adorato benanche ne'dintorni di Rieti, ove nacque, in Curi da lui fondata. Ercole Santo fu in Gompulteria ed in Gasino, Ercole Santissimo in Gapua e Fregelle, Ercole ogmio in Ali-fe, come Ercole semplicemente in Chieti, Vasto, Larino, Telese, Benevento, presso Avezzano, in Aquino, Fondi, ec.
   Bacco fu venerato in Teramo, Corfinio, Lanciano Vasto, Bojano , Vico Furfone, ec.
   Il Vitello a volto umano fu adoratissimo dai Sabini, come si trae dal simbolo mitico del bue che guidava i Sabini nel Sannio e che si trova nelle medaglie coniate nella guerra sociale, dalle denominazioni d'Italio degli Equi e del San-
   (0 Per altro Varrone, de 1. 1. p. 20, dice: Aventinum aliquot de causeis dicunt. Naevius ab avibus, quód eo se ab liberi ferretti Aves: alii ab adventu hominum, quod comune Latinorum ibi Dianae tem-plum sit constitutum. Ego maxime puto ab adiveetu; nam olim palu-dibus mons erat ab reliqueis disclusus. Diana è Persica, e perciò principale divinità dei Sabini,
   (2) L. VII, 50.
   (3) Varrone presso Plinio, VII, 4g.
   (4) Dionigi di Alicarivasso ,1. IV, p. 389.
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