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ilio, di Italia ne'Peligni, coinè di Bojano. Esso fa adorato * in Larino, Isernia, Bojano, Italio, Alifè, Benevento, Cora-pai teria, Calazia; fra i Lucani, in Laino, Posidonia, Mor-ganza, ec.; fra i Bruzi, come ne'Mamertini; fra i Campani, come in Napoli, Nola, Compulteria, ec.; fra i Sicoli, come in Catania, Alunzio, Argirio, Gela, Entella, Imera, Selinun-te, Siracusa, Stiella, Taormina, ec.; fra gli Appuli, come in Arpi od Argirippo, Iria, ec. Proserpina fu adorata in Amiterno, dove fu anche Plutone e Cerere, la quale vene-ravasi ancora in Sulmona , Vasto , Larino , Opi, Car-seoli, Aquino, ec. Però Cerere e Proserpina furono adorate principalmente dalla genie Sicala. Diodoro Siculo dice: Siculi Cereriij Proserpinaeque eas reverentia moti, ui quibus frumenti usus primum mnotuisset, utrique earum saera ceri-maniasque institoerunt. Proserpina si disse rapita in Enna di Sicilia, e perciò si disse Sieula da Claudiano:
Sicula torvus cum conjuge Pluton (1 ) ; non meno che da Stazio:
Tergeminum Sicula de Virgine Carmen (2); come si disse Ennea da Silio Italico:
Cum rapta praeceps Ennàea virgine flexit (3).
Sotto il nome poi di Flora fu adorata Proserpina in Ami-terno e Cominio Gerito, forse da Cerere cognominata.
Feronia fu venerata in Teramo, presso all'Aterno a tre miglia dall'Aquila, ove è Monticchiò, in Forconio, Larino, ec., come in Terracina o l'antica Anxur, ed in una città tra i Falisci presso al monte Soratte, denominata Feronia dalla stessa divinità. Come il tempio di Feronia di Terracina si volle fondato dagli Spartani, cosi da questi si vollero discesi gli stessi Falisci. Per certo i Falisci possono farsi discendere dai Sabini, e pel soprannome di Equi lor dato
(0 De raptu Proserp., 1. I.
(2) SylY. Ti.
(3) L. I.
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