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Se non fosse arroganza nei discepoli il rispondere ai maestri, potremmo pure noi dire qualche cosa sull'efficacia e sull'utilità dei metodi nuovi. Ma è meglio tacere, e giacché coloro che sanno vogliono cosi, e giacché noi Italiani s'ha da servir sempre, o vincitori o vinti, ed ora che ci siamo liberati dalla servitù politica alemanna, ci tocca di subire quella letteraria, chiniamo il capo e diciamo : Fonologia ha da essere ? e fonologia sia ! — Morfologia ha da essere ? e morfologia sia !
Il brutto è che 1' uso di questi nuovi metodi ci obbligherà ad usare pure una quantità di termini barbari, del che, come di colpa non mia, non domando scusa al lettore.
Del resto ho usato con molta sobrietà di questa nuova terminologia, proponendomi io, più che ogni altra cosa, di rendermi chiaro e intelligibile a tutti. Infine poi 1' avvolgersi in queste nubi alemanne, e perciò poco intelligibili, di linguaggio scientifico, non costa gran cosa; e questo non lo dico io, ma il gran babbo degli studi linguistici in Italia, come vien chiamato FAscoli, il quale nel Proemio dell'Archivio glottologico Italiano dice proprio così: « I giovani e coloro che ci reg-« gono debbono andar persuasi, che ci vuoi più senno e più « studio, per riuscire a scrivere bene una mezza pagina di la-« tino, che non a palleggiare, sia pur correttamente, il solito « numero di notiziuole glottologìche, utilissime a tutti senza « dubbio, ma tali che in un paio di semestri ognuno se ne « può fornire. » (i) Avete inteso ?
Dunque, tornando a noi, i metodi sono quelli del Diez; per la Fonologia ho seguito a preferenza quelli dell'Ascoli. Come pure per le trascrizioni ho adottato quelle dell' Ascoli, che si trovano a pag. XLIII e seg. del citato Proemio, ma con gran-
(i) Voi. I, pag. XXXVI e XXXVII in nota.