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La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 46 —
   I
   39. J latino, iniziale che il Toscano ha mutato in G, il nostro dialetto ha ritenuto intatto, e fa - Judece — Juste — Jesu — Juménde. Quando si muta in G ha suono raddoppiato. Giuveddt — Ggiuwanne, ecc. Se io l'ho ben capito, pare che il Diez sostenga che il G - latino prima del vii secolo si pronunziasse diversamente ed avesse appunto il suono di J (i). Del resto lo stesso Diez aveva avvertito che varii dialetti italiani conoscono l'addolcimento del G in J (2), e fra questi aveva messo principalmente quelli del sud (3).
   40. Interno — lo abbiamo ritenuto come i latini, mentre i Toscani ne hanno fatto due G - Mafe, — Pije — Di/une, ecc. E l'abbiamo ritenuto ancera dove i Toscani l'hanno fatto cadere. - Caj'etane - Cajete.
   41. LJ mutato in jj — Fijje.
   42. VJ—BJ in J - Cajóle - Raje - qualche volta in gg-Suggette.
   43. SJ passa in C, o per dirla in lingua povera in Sce -Casce - Fasce — Anche SI fa lo stesso. Gusci.
   o o
   44. MJ, MBJ fa Gn — o come trascrivono i linguisti ^
   odierni N — Vennegne — Cagne.
   45. DJ in J - jurne-ufe -ureje -puje (podium)- qualche volta resta intatto — Nguadijd.
   46. TJ, CTJ - PTJ - in Z semplice - Cumen^à - più spesso in Z doppio - Justi^eje — A^ejdne - Lamendai&e-jòne, ecc. ecc.
   L
   47. Iniziale, o mediano (purché in mezzo a due vocali) o doppio, resta intatto — Lune - Longhe — Sole — Qualche volta
   (1) Ivi, pag. 247-248.
   (2) Pag. 250.
   (3) Pag. 252.

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