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dell'articolo determinato. I nostri Trecentisti scrivevano sempre Lo - De lo — A lo — e cosi — La- De la — A la, ecc. ; e si noti pure la simiglianza dell'articolo nostro, almeno del femminile, con quello provenzale, spagnuolo, francese antico o moderno (i) oltre quello cennato più sopra, col Valacco.
7° II nostro dialetto unisce si 1' articolo determinato colle preposizioni De (di e de) -A — Da - Nghe (con) - Pe (per) Su -senza però mai incorporarlo con esse — p. es. A lu - Da lu — 'Nghe la — Su la — Pe lu. Non l'unisce però mai colla prepo-siz. —• In — ma questa sostituisce con l'avverbio Là - p. es. fi Vache Uà la casa tò — io vado nella casa tua. — Anche in
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questo è più simile all'italiano antico ed all'uso toscano, che fa: — A il, Di il, ecc.
8° Questi due articoli si apostrofano sempre innanzi alle parole comincianti per vocali, purché queste non sieno aspirate, la quale aspirazione, come ho detto, io esprimerò coll'H. In generale aspirate sono tutte le parole in cui il G iniziale si dilegua, le lettere dell'alfabeto, ecc. — Onde si fa — L'amóre — L'ome — Ma-Z,« halle — La batte — Lu ho - La ha
O O O O
— e così — N'ome - Nu halle. — Na hatte —• N'a^ejóne ecc.
CAPO II. Sostantivo.
9° Ho avvertito essere qualità importantissima per la Morfologia del nostro dialetto il non pronunziare le vocali finali. Ora cominciamo- a vederne le prime conseguenze. Il Toscano ha ereditato dal latino la qualità di far distinguere i numeri delle declinazioni dalla vocale finale, ossia, come si dice, la flessione numerale avviene sulla vocale finale. Per es. Poeta
(i) Cf. DIEZ, op. cit., tom. II, pag. 27-32-40.