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banese, ma non mai delle lingue romanze. Eppure il nostro dialetto è un dialetto neo-latino.
15. Un'altra conseguenza del non far sentire noi le vocali finali si verifica nella flessione dei generi. I latini, seguiti dai Toscani, distinguono i generi pure nella finale. Noi non possiamo distinguerli che per mezzo dell'articolo. Soltanto a pochissimi nomi propri facciamo subire la flessione del genere nella tonica. Francische - Francesco - Francesche - Francesca
O ti O
- Dumineche - Dumeneche ; - ma agli altri non facciamo su-
oo a o o G
bire flessione di sorta. — 'Ndoneje - vuoi dire tanto Antonio quanto Antonia. Ggiwanne - tanto Giovanni quanto Giovanna.
CAPO III. Aggettivo.
16. La lingua italiana è più povera della latina negli aggettivi, perché manca del neutro. Il nostro dialetto è ancora più povero perché non ha flessione alcuna per distinguere i generi; p. es. usa Bòne - così per significare Bonus, come Bona. — Soltanto, come ho detto nella Fonologia, quando l'aggettivo precede il nome, allora la flessione avviene sulla finale. -Femmena bòne - Bòna femmene. Ma riflettendo che questa
o o o J u o o A
terminazione in a si da anche ai sostantivi mascolini, come pure ho avvertito, questa non deve chiamarsi flessione.
17. Anzi gli aggettivi hanno una flessione numerale unica per tutti e due i generi, discostandosi in ciò dai sostantivi. -p.es. Ummene bilie e Femmene bilie.
* o o o o o o
18. Gli aggettivi Grande - Bello- Santo - che in Toscano posti innanzi ai sostantivi comincianti per consonante, meno s impura, subiscono l'apocope, non la subiscono fra noi. Belle