Stai consultando: 'La grammatica ed il lessico del dialetto teramano. Due saggi', Giuseppe Savini

   

Pagina (80/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina      Pagina


Pagina (80/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina




La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 81
   § 4° — Interiezioni.
   54. Di queste ne abbiamo grand'abbondanza. Già il Diez (i) aveva detto « che i dialetti sono assai ricchi di interiezioni ». Oltre tutte quelle italiane e latine, abbiamo delle speciali nostre per esprimere il dolore e la compassione - Mar' a me ! (quasi amaro me /). Il Valacco ha un' interiezione di cordoglio quasi simile, amar - ed il Portoghese antico una ancora più simile amaro de mi ! (2). E le altre nostre - scura me! scure
   \. X o
   nò ! lu scure ! con ardita metafora. È sinonimo di scure, scucce,
   o o o
   scuccia me! scucce nò! Il Delfico nella sua commedia usa più scucce che scure, ma adesso odesi più scure.
   o o r o
   55-. Abbiamo poi tutte le altre interiezioni di rabbia, meraviglia, ecc., non parlamentari, composte di bestemmie e parole oscene, e che sono pur troppo le più comuni.
   56. Per intimar silenzio, usiamo di Mucce, o Mucce patille. L'Ascoli (3) dice che questa interiezione muci trovasi registrata nel Voc. veneziano-padovano del Patriarchi, e vuoi dire pure sta zitto, e che essa è parola slava e precisamente slovena ed insieme serblica, e che si fece veneziana pel canale Ser-blico degli Schiavoni. Come poi sia giunta fino in Abruzzo, che secondo Calandrino del Boccaccio è la parte più lontana di questo mondo, io non saprei dire davvero.
   (1) Tom. II, pag. 455.
   (2) DIEZ, Etim. Dictìon., pag. 23.
   (i) Stud. crìi.. Voi. I, pag. 48 in nota.
   SA VINI, Dialetto Teramano.

Scarica