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La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   8° Usiamo sempre l'articolo coi nomi geografici, anche quando questo nome è unito al soggetto, onde indicare la provenienza ; p. es. : Lu rre de la Sassòneje e non de Sassóneje - Lu vine de la
   A O O* O O O* O O O
   Frange • e non de Frange, ecc.
   9° E neppure rigettiamo l'articolo, quando il toscano lo fa rigettare a quei sostantivi uniti insieme, i quali se fossero soli riceverebbero l'articolo ; p. es. in quel verso di Dante : « Misericordia e giustizia gli sdegna » noi metteremmo l'articolo a ciascun sostantivo.
   10. Fra tutto ed un numero cardinale non mettiamo l'articolo, ma come il toscano mettiamo un E, ed anche un A, il quale ultimo uso è antiquato ed anche spagnuolo (i).
   11. Quando il pronome possessivo fa le veci di attributo, per noi ha ritenuto l'articolo, dove il toscano 1' ha fatto cadere : Stù libbre è lu mi - Questo libro è mio - Ssa case è la tó - Cotesta
   O " tì O
   casa è tua.
   12. E nelle frasi negative con nunquam, usiamo 1' articolo indeterminato ; p. es. : Non aveva membro che, ecc. - Nen deneve nu membre, ecc.
   13. E lo riteniamo sempre questo articolo indeterminato con gli avverbi di comparazione quomodo, sic, - p. es. : Com' aquila vola - Fole cume n'aquele, ecc.
   o o i o o
   14. Infine non conosciamo affatto l'uso dell'articolo partitivo*
   CAPO III. Pronome.
   15. Il nostro dialetto non lascia mai la caratteristica del genitivo coi pronomi colui, colei, ecc., e non dice: per lo colui consiglio, pel costoro amore; ma pe lu cun^ij/e de cullu, pe l'amore de chiste.
   (i) Ibid., pag. 34.

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