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La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   27. Dobbiamo qui ripetere che l'articolo plurale li regge tanto il maschile quanto il femminile ?
   28. Tutto (totus) si accorda sempre col nome, a cui si unisce, e si dice, W ttutta Róme - Pe 'ttutta la cettą.
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   CAPO V.
   Casi che dipendono dal Verbo e dal Nome.
   29. Una specialitą nostra č che i verbi transitivi reggono quasi sempre il dativo , dove nel toscano e nel latino reggono l'accusativo. Questa qualitą noi abbiamo comune col portoghese e con lo spagnuolo, il quale dice Cčsar venció a Pompeyo (proprio come diremmo noi, Césere vengiņ a Pumbéhe) e col valacco, com'ho detto.
   Secondo il Diez (i), questo non sarebbe propriamente un dativo, ma un'accusativo, a cui la preposizione A da maggior energia, o, come egli lo chiama, un'accusativo preposizionale. Dei dialetti italiani il sardo ed il siciliano hanno pure questo dativo o accusativo che sia.
   30. Dunque ecco i verbi, che per noi reggono il dativo. Ajutą - Arrevą (aequare~) - Adula - Aspetta - Sendi (auscultare') - Benedice - Cundradice - Maledice - Dumeną - 'Ngannd
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   (fallerč) - Sfuggģ - Scambą (fugere) - Jimitd - 'Nglind - 'Nghum-mudd — 'Ngundrą - 'Mmidiją (invidere) - Juvą - Menacela -Persuade - Predecd - Arnun%eją - Arsiste - Arngra^efd - Servi - Prehd - 'N^uldą.
   31. Il verbo Ave prende anch'esso alle volte un accusativo
   (i) Ibid., pag. 90-91-92.

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