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pagnia. La stessa preposizione In, unita col verbo Fa, si muta in De ; p. es. Vujje fa de n'andrà manire (in un'altra maniera). Così preceduta da Su si muta pure in De ; p. es. Su d'adde.
Nella costruzione coll'accusativo doppio, quell'accusativo che fa le veci di attributo, invece della prep. In, prende Per.-Aduttà pe' ffijje - Uttené pe 'mmojje.
Ed i verbi Cumbidà - Spera, rigettano In e prendono Nghe - Cumbidà nghe Ddije - Spera nghe'tte - Crete poi prende la preposizione Ad - Crede a Ddije.
Noto una proprietà del nostro dialetto per indicare lo Stato in luogo (come dicevano gli antichi). Quando il luogo dove si sta è un regno, una nazione, si usa la prepos. In ; p. es. Sta n' Brange (sta in Francia) - Sta n' Durchjie (in Turchia). Ma quando il luogo è una città, una borgata, un villaggio si usa Ad - Sta a Pparigge - Sta a Tturine.
39. Invece di Per, quando questo tiene il luogo di Ubi, usiamo Nghe (curri); e se dovessimo tradurre quel verso di Dante: « Mi ritrovai per una selva oscura », dovremmo scrivere -M'artruvive nghe na selva scure.
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40. Non usiamo Per sotto nessuna forma onde esprimere il mezzo ; né in luogo della preposizione Ab ; né in senso distributivo , che in questo secondo caso ci serviamo di A lu (Ad).
41. Le preposizioni che hanno il significato di Apud e juxta costruiamo sempre col dativo.
42. Coll'accusativo invece quelli di Circa.
43. La preposizione Posi, quando serve ad indicare lo spazio, regge il dativo : Arret'a la case ; quando il tempo, il genitivo : Dapù de te.