— 92 —
non è costruzione costante per noi, che spesso ammettiamo l'infinito preposizionale.
49. Questo infinito preposizionale con ad quando è preceduto dall'imperativo di andare, passa alla 2a persona del presente dell'indicativo; per es. Vatt'a' ccumbisse (va a confessarti) - Val? a 'mbinne (va ad, impenderti), ed anche alla 3* persona - Va a' llegge. - Questo eziandio è uso toscano.
50. Nella forma condizionale non usiamo la preposizione ad, ma cum - A scrivere spesso, s'impara - Nghe lu scrìve spesse, ecc.
51. Allorché per si unisce coll'infinito onde esprimere il mezzo, per noi dev'essere accompagnato dall'avverbio quande (quantum), e perciò l'infinito passa al congiuntivo; per es. Per allentar d'arco ecc. - Pe' cquande allinde l'arche, ecc.
52. Non abbiamo costruzione d'infiniti colla preposizione in; la si supplisce con ad - Irresoluta in trovar consiglio - Ir-resoluf a' ttruvà cun^ijje.
53. Fra la preposizionepost e l'infinito poniamo sempre l'altra de - Dapù d'ave dette.
O r Co
54. Non abbiamo mai ed in nessun caso l'uso di accompagnare l'infinito col soggetto. Lo mettiamo sempre al congiuntivo ; per es. Conobbero voi esser re e me figliuolo (Boccaccio) - Cunusciò ca 'ssigniri jire rre, e fi fijje.
§2° — Participio.
55. Di participii presenti ho detto mancare il nostro dialetto. Perché non si può chiamare participio quello che è aggettivo sotto forma di participio. Noi abbiamo, sì, Na cosa 'mburtande - Na case cadende - ma non mai - Palalo appartenente al Principe - invece - Palaie ch'apparti, ecc. E perciò manchiamo anche di participii presenti assoluti, usando in loro vece il gerundio semplice assoluto.
56. Ai participii passati di tre verbi noi facciamo fare le funzioni d'infinito preposizionale con de - ed insieme di so-