Stai consultando: 'La grammatica ed il lessico del dialetto teramano. Due saggi', Giuseppe Savini

   

Pagina (97/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina      Pagina


Pagina (97/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina




La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 98 —
   CAPO V. Proposizioni comparative.
   11. Poco ci serviamo delle comparazioni - così — come — Alle volte togliamo così - e spesso ambedue ; per es. È così bello come buono - noi - È 'bbelle e 'bbone. Alle volte in luogo di come
   o o ~
   usiamo la preposizione de col pronome cbeste al plurale; per es. Na case de chiste — Una casa come questa - N"ommene de
   O O *• O O 0
   Mite, tee.
   12. In luogo di tale - quale - usiamo per le due relazioni soltanto tale; per es. Tale patre, tale fijje.
   13. E cosi in luogo di tanto - quanto - solo - lande - ripetendolo - Tande persóne, tande bicchire.
   a •* o' o ti
   14. Riteniamo pure la forma ripudiata dal toscano tanto che — ed in ciò ci accostiamo al francese autant que; per es. Veve tande l'acque che lu vine - come pure abbiamo l'altro francese
   -* o o o A
   tant - tant - Tande ssó ji. tande ssì tu.
   o I ' o
   15. Abbiamo per altro quande (quanto) ma sempre preceduto dalla preposizione pe (per); per es. Tande vale l'onte, pe' cquande se fa vale.
   16. Per unire una proposizione che dipende dal comparativo a questo comparativo medesimo, noi ci distacchiamo dal latino e dal toscano per l'uso della coniugazione che (quam) e seguiamo lo spagnuolo ed il portoghese, usando — De quelle che, senza la negazione (lo spagnuolo è do qué); p. es. È più bella che tu non credi — E cchiù belle de quelle che crile.
   coopto o
   17. E per indicare l'oggetto al quale è paragonato il soggetto sempre ci serviamo della preposizione de, e non di che, eccetto solo quando il paragone viene espresso per l'avverbio — Mijje ; per es. Mijje n' ave buje, che na balline dumane — Si dice pure per altro - Culla è mijje de ite. - Che, si adopera pure nel paragonare due qualità.

Scarica