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La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   prefigge sempre al verbo che regge l'infinito, e non si suf-figgc mai all'infinito - Non può farsi si dice N' ^c pò fa - e cosi si prefigge pure al verbo, anche quando non e' è l'infinito N' %e dice. Questo, quando la proposizione è negativa. Quando è affermativa, si suffiggc, ma sempre al verbo che regge l'infinito, e non all'infinito; p. es. Pose fa - Dice.se.
   41. La stessa cosa avviene per la forma congiuntiva dei pronomi Nu pò fa — Polii fa — NH dice — Dilla.
   42. Notiamo pure che questo suffisso sì si raddoppia nella sua consonante iniziale, quando si unisce agli infiniti, che finiscono per vocale accentata - Passe (farsi) - Dasse (darsi), ccc. Lo stesso avviene per la forma congiuntiva dei pronomi, cogli infiniti accentati e cogli imperativi. Dalle (darlo) - Fatte (farti) - Dajje (dagli), ecc.
   44. In quanto all'ordine delle proposizioni il nostro dialetto non usa intercalazione di sorta alcuna, di altre proposizioni secondarie nella proposizione principale — e neppure l'intercalazione di proposizioni principali nelle secondarie.
   FINE DEL SAGGIO DI GRAMMATICA.

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