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la dottissima dissertazione del Canon. Palma, in favore del P. Ma più che l'etimologia e la storia, per tali questioni valgono l'uso e l'autorità, ed ambedue queste sono contrarie al P. Ognuno sa il passo del Boccaccio, nella Novella di Calandrino, e l'uso di Toscana è pel B. Se volessimo consultare l'uso nostro non solo noi diciamo Abruzzo col B, ma anzi con due B, così : Abbnt^e. Il Muzii per altro scrive sempre col P. Apriamo.
Acaròlc. Sf. Agoraio.
Accademie. Sf. Fa n' accademeje ; mctaf. Far un discorso lungo, noioso e per lo più a sproposito.
Accalametà. Trans, met. Ciurmare, abbindolare.
Aceandiiscì. Usasi per lo più il rifl., ed è del contado. Accostarsi, introdursi a stento in un luogo piuttosto stretto. Forse da Accanto.
Accanita. Trans. Delle legna, di-sporle in modo da poter essere misurate colla canna.
Accapezza. Trans. Porre la capezza al collo di qualche bestia.
Accenna. Intrans. L'ultimo suonare delle campane, per avvisare i fedeli che la messa, o altra sacra funzione, sta per incominciare ; p. es. Ha' ccennate la
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messe. In gergo, Accenna, si dice a chi zoppica ad una gamba, quasi che con quel zoppicare facesse un cenno ; p. es. Accenn'à sinistre.
Aceiamurrlte. Part. pass. Il solo che si usa. Incimurrito. Si applica pure agli uomini.
Acclappà. Trans. Serrare con la fibbia, che noi chiamiamo, Ciappe.
Acciare. Pelle d'acciare. Metaf. Sa-
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nissimo, assai robusto.
Acciai-ine. Sm. Strumento musicale che prima si usava da tutte le bande,
e consisteva in un pezzo d'acciaio che si teneva in mano legato ad un filo, e poi si batteva con un altro pezzo d'acciaio.
Acciarrà. Trans. Eguagliare con forbice, falce od altro strumento da taglio, tutto ciò che alteri 1' eguaglianza d'un piano. Si usa pure per Cimare; p. es. Accìarrà lu rane.
AccMcnde. È 1' imprecazione co-munissirna fra noi, e si dice anche : Che. le vinghe n'accidenda cuperte. - D'ac-
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cidende, si unisce come epiteto per esprimere gagliardìa, forza d'una cosa. Nti fredde d'accidende. Nu vende d'acci-
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dende. I Toscani usano : Della fortuna. Tira un vento della fortuna, cioè gagliardissimo. (F ANFANI).
Acci male. Add. delle bestie, sopratutto bovine, che abbiano corna belle ed eguali. V. Cime.
Acciacchi. Trans. L'operazione che fanno i contadini eguagliando con la zappa il terreno, dove si è seminato.
Acciacca. Intrans. Dar giù, diminuire ; p. es. Lu piov' ha' cclaccate.
Accravattà. Trans. Il battezzare che fanno in fretta ed in furia le levatrici i neonati, venuti alla luce con poca speranza di vita.
Accucehià. Trans. Accoppiare. V. Cucchie. Si dice pure Accuccrn. Metaf. si usa per accumulare danari con grandi stenti, ed a poco a poco. Nm %apé ccuccìrià tre' pparole o tre 'Ikttere. Pare
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che la frase Toscana corrispondente sarebbe : Non toglier ad accozzar tre palle in un bacino.
Accuccià o Accraccì. Usasi il solo rifl. Curvarsi, Chinarsi.
Accupate. Add. Are] 'accupate fosca, Sit'accupate, luogo basso e di cattiva aria.
Accnppà. Trans. Bastonare; Accup-pacce, ricever delle busse.