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piacere. Pare che in Toscana si usi solo in questo senso, il part. Rinato.
Ariuboitne. Part. pass. Armboìte. Rifl. attraversarsi dei cibi per la gola, e metaf. di cosa tenuta per certa e poi non ottenuta; p. es. Te credive de vcnge
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a lu lotte, ma, te s armvoste.
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Aragercà. Gradire. Si usa per lo più imperson.; p. es. Quanne cumen^ a ffà calle, lu sonne a lu. jurne arngerche.
Arnglurflsse. Rifl. Rannuvolarsi del tempo, e metaf. degli uomini.
Arngresce. Intrans. Si usa ed elegantemente come il Toscano Rincrescere.
Arngurunà. Trans. Metaf. di cosa che rechi sommo diletto, grande soddisfazione, o produca bella vista.
Annuncila. Trans. M'arnumeraje.' è il Toscano, Mi ricorderà!
Arpatrejàte. Sf. Affasse n' arpatre-jatc. Di due amici, che dopo lungo tempo e da luoghi distanti si rincontrano e si consolano della lunga as-sensa, col discorrer assai fra loro e dei tempi passati.
Orpellasse. Rifl. Si usa in metaf. di un malato, che dopo essere stato spedito dai medici, contro le previsioni risani; traendo la bella metafora, come se il malato dal tribunale che gli aveva sentenziata la morte, si fosse appellato ad un tribunale superiore, che gli avesse annullata la sentenza.
Arpresà. Si usa il part. pass. Arpre-sat^', raffreddato.
Arpresature. Sf. Raffreddatura, flussione.
Arpresendà. Che ci arpresinde tu ceche? Che ci hai che vedere, che ci
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hai da fare?
Arrochisse. Rifl. Divenir rauco. Si dice pure : Arracanisse.
Arrancasse. Rifl. Prender di rame
i cibi cotti nelle tegghie o padelle.
Arrangiasse. Rifl. Accomodarsi, adattarsi. Dal francese S'arranger.
Arravujà. Trans. Avviluppare, abbatuffolare; ma propriamente per noi vale : Raccogliere in fretta varie cose sparse, ficcarle in qualche recipiente e portarsele via, sempre con senso di frode e di furto.
Arravuje. Sm. Fa nù 'rravuje. Lo stesso che Arravujà.
Arrebelà. Intrans. Muggire dei buoi.
Arregjfe Sf. Sozzura, spazzatura, rifiuto. Il nostro proverbio: Èmijje l'ar-reggia mi, che la puli^ije de l'iddre.
A prete. Avv. Addietro. Nel Vocab c'è Addreto, notato per plebeismo. Ar-rttel Arretil è il grido dei monelli
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quando si appendono dietro le carrozze. Si usa pure a Napoli.
Arrlceichlsse. Rifless. Aggrinzasi della pelle. Dal francese Récìie, che vuoi dire, ruvido al tocco.
Arroste. Add. Sonn'aro'te. L'appisolarsi stando a scaldarsi al focolare.
Arrunza. Trans. Abboracciare.
Arrunzòne. Sm. e f. Abborraccione.
Arsarcì. Trans. Rammendare. Ar-sarceture. Sf. Rammendo. V. Assarrì.
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Arschlarà. Fa 'rscbiarà l'ucchie a
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hune, produrre bella vista, superar altri nel confronto; p. es. Se ce se mette
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cullù a sunà ce fa 'rschiarà I' ucclric a
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quinde ne stme.
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Arsecunnà. Intrans. Ripetere, e propriamente delle puerpere, mandar fuori la seconda o placenta.
Arsedè. Rifl. L'appollaiarsi dei polli. Mett' arsedè hune. Metaf. Superarlo in
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tutto e per tutto, ridurlo al silenzio, scorbacchiarlo.
Arsedejà. Trans. Rassettare, mettere in ordine.
Arsedejate. Sf. Da n'arsedejate. Lo