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La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Succhiare, imbeversi di una cosa; p. es. La terre s'a 'stirpate tutte lu piòve.
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   Aterne. Add. Eterno. Usasi anche ad esprimere la superlatività di qualunque cosa ; p. es. Belletf aterne bellezza singolare.
   Atre. Atri, città. Oltre quella canzonetta su Atri, che ho riportato nelle Osserva^., pag. 330, corre per le bocche del popolo un altro proverbio su Atri, ed è latino - Hatrìa quanta fuit, ipsa ruina docet. - Dippiù per ischerzo gli Atriani son chiamati - Li mulacchiutte de Ha-
   o
   tre. - Li fiiie de lu Diicbe. Perché tra
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   le tante iniquità che si appettano a quei poveri duchi d'Atri e' è anche quella che essi avessero il - jtis primae noftis generale. - Più storicamente però 1' o-rigine di questo scherzo, credo io che sia l'essere stato in Atri fino quasi al principio di questo secolo la ruota, a cui si portavano i trovatelli dell'intiera provincia. E giacché ci sono, dirò come si portavano in Atri dai diversi comuni della Provincia questi miseri innocenti. Il balive era incaricato di questo trasporto ; egli pigliava il neonato, ed a
   mo' di agnello lo poneva in una bisaccia, ponendogli un pezzo di lardo in bocca onde non farlo gridare, e quindi messasi la bisaccia in collo, se ne andava a piedi ad Atri; giunto colà, consegnava il suo carico ad un impiegato qualunque; se il bambino giungesse vivo o morto, poco importava, purché il ita-Uve riscuotesse quei pochi !
   Attenè. Sopratutto il rifl. Tenersi in piedi.
   Attenda. Trans. È il tentar* toscano colla solita protesi di Ai.
   Attunnà. Trans. Tondare, rotondare ed intrans, e metaf. Ubbriacarsi bene; p. es. Aj' attunnate.
   Attureenà. Trans. Ravvolgere» circondare, e metafor. Gabbare, abbindolare.- Jì'atturcenenne, raggirarsi per fini cattivi.
   Azzecke. Sf. Stimolo. - Jettà l'a^e-che stimolare.
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   Azzlcehl. Intrans. Ricalcitrare. Sì degli animali, che metaf. degli uomini.
   Azzuffaci". Trans. Soffogare. Si usa nel senso Toscano di affogare una fanciulla.
   B. B-a-ba. Lu b - a - ba. L' abbiccì. - Nen •{ape mangbe lu b - a - ba, esser ignorante di tutto. - Chi sci sande nghe la B. In gergo vale Chi sci 'mbise. Che sii impiccato.
   Babbalà. Sm. Minchione; p. es. È nu vere babbalà. Il Vocab. ha solo il
   o
   modo avverb. Alla, babbalà.
   Babbegnàre. Sm. Così si chiamava prima l'Avo. Nelle nostre montagne vien chiamato, Babbocche.
   Babbo. Voce con cui i bambini «hia-mano i dolci.
   Baccalà. È nu vere baccalà. Di per-
   o *
   sona assai magra. Cchiù sciafite de lu baccalà. Di cosa o persona senza sapore o valore. Da. o Ave lu baccalà. dare o avere, delle percosse.
   Bacche. Sm. Sorta di giucco fanciullesco.
   Bacchette. Tene la bacchette de lu cummanne. Il popolino lo dice per «sa-

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