Stai consultando: 'La grammatica ed il lessico del dialetto teramano. Due saggi', Giuseppe Savini

   

Pagina (132/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina      Pagina


Pagina (132/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina




La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 133 —
   abbondanza , e così : Stacene^ li cu-fene.
   Cuyne. Sm. Bietta.
   Culate. Sf. Propr. il colare del bucato. Dallo spagnuolo Coìada, che vuoi dire lo stesso (DiEZ, Et. Dici., pag. 100).
   Culire. Add. Vedétte culire. L' intestino retto, perché mena al culo.
   Cullarecce. Sf. Collottola.
   O L-
   Cnllarine. Sm. Colletto.
   Cullette. Sf. Nome collettivo di tutte le tasse, che si pagavano prima della venuta dei Francesi. I nostri contadini, conservatori tenacissimi degli usi e dei vocab. antichi, chiamano tuttora Culi-tic, la tassa fondiaria, e li sentite dire : Aje da palla la culi/tic ; ^A' rcresciute la cul-
   ' Co' O
   lette, ecc.
   C f
   Culòre. Sm. Chi! 'cculóre ! Che faccia
    O tosta ! Ha fatte nu culóre ! cioè una pessima figura. Forse dal color rosso che la vergogna fa venire sul viso. Culunnellc. V. le Osservazioni, pel proverbio, ed il modo di dire, che corrono su Colonnella, comune della nostra Provincia. Cumbag-ne. Sm. e f. Lu cumbagne mi, La cumìagna mi', così si chiamano fra loro i coniugi che si amano. Cumbaro. Sm. Compare. Lu cian-bare de Curruppele, qualunque persona, che fingendocisi amica, ci tradisca ne fatto. O cumbà I modo di chiamare persone di cui non si sappia il nome. Cumbtòte. Sm. Cospirazione, ecc Dal Francese Complot. diniesechiame, Cumesechiamà Nome e verbo che si adoperano, quando non si ha pronti alla lingua il nome ec il verbo proprii. Comete. Sf. Aquilone. Dalla form di cometa che questo ha. Cumulale. Si usa solo così : Jl cum male, abortire, sconciarsi, sopratutto delle femmine dei bestiami. Cumulare. Sf. Comare. Oltre i sensi he abbiamo comuni col Vocab. Cum-nare, per noi vuoi dire anche la donna on cui si abbia pratica disonesta. Il Vocab. in questo senso non lo registra, ma dev'essere inteso così in altre pro-vincie d'Italia. Almeno 1' ^Annetta nel
   rispino canta :
   Se trovasti una comare, Io trovar saprò un compare. O cummà I modo di chiamar donne di cui non si conosce il nome.
   Cumniune. Sm. Si usa pure molto 1 femminile, La cummunc, ed intendesi tanto il Municipio, corpo morale, quanto la residenza di esso.
   Cumò. Sm. Cassettone. Il francese Commode.
   Cundà. Intrans. Contare. Ji nen gonde e n' accuse, non conto nulla nulla, non ho nessuna autorità.
   Ctindrepele. Sm. Contropelo. Da u cundi-epfle. Metaf. Dare il resto del
       carlino.
   Cundrite. Add. Umile, dimesso;
   V "
   p. es. biave tutte cintante.
   V V V
   Cundròre. Sf. Le ore del pomeriggio nell'estate, in cui per lo più si sta a riposare sul letto. Quello che a Napoli dicono, La siesta.
   Cunghele. Sm. Il guscio della noce. In Toscana, Concula, vuoi dire, piccolo catino.
   Cung-ià. Trans. Vagliare.
   Cuiiite. Sm. e f. Cognato. Solo del contado.
   Cunncle. Sf. Culla. Dal lat. Cunula. (DiEZ, Gram. I, 15). Sta', j\, cume no, cunntle. Metaf. degli ubbriachi quando vanno traballando.
   Cnnzòlc. Sf. Tavolino elegante da sala, ecc. Il francese Console.

Scarica