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mane venivano educate con un riserbo grandissimo ; basti dire che non s'imparava loro né a leggere né a scrivere per timore che se ne servissero a tener corrispondenze cogli innamorati. E perciò esse riuscivano ottime mogli, eccellenti madri, e massaie pregevolissime. La loro fama di buone massaie è antichissima, sicché venivano desiderate per ispose anche dai popoli lontani. Almeno cosi cantava il Calenzio, poeta pugliese del secolo xv ed amico del Sannazzaro; egli diceva: Interamnites cupimus puéllas. E secondò annota un cronista patrio, il Riccanali, a fare ricercare per ispose le donzelle Teramane, non giovava tanto la loro bellezza, quanto « il loro severo costume e l'applicazione alle domestiche faccende.»
Fasce. - A' f fasce, A' ffloce. Jn grand'abbondanza.
Faseenire. Sm. Il mucchio delle fascine.
Fasciature. Sm. Oltre il senso del Vocab. per noi significa quel pezzo di panno che si tiene nella seggetta, per quell'uso poco pulito, che ognuno sa.
Fasciule. Sm. Fagiuolo. Esse nu fa-sciule. Metaf. Esser assai mingherlino. Fasciule, si dice a chi ha la bazza, e perciò parla un po' scilinguato.
Fastideje. Sm. DomBastideje, uomo assai facile ad infastidirsi.
Fate. Sf. Ammela dette la fate. Modo di rispondere ai bambini troppo curiosi, e quando si è scoperta qualche loro maccatella, ed essi insistono nel domandare ; e ci te l'ha dftte?
Fatte. Sm. Pe 'nen yipè ìi fatte su. Il Toscano, Senza dir né ai né bai. Pe' nen %apè li fatte tu, modo d'introdursi per domandare a qualcuno qualche segreto. Fatte se è, fatte se ita; nel fatto poi. Part. pass. Sta fatte per star ubbriaco. Tene fatte, sentir lo stimolo j f.
di cacare o pisciare. V. la Sintassi.
Fatture. Sf. Malìa. Il volgo nostro crede, già si sa, alle streghe ed alle malìe, e di queste ce ne sono di varie specie; Fattura sembìece, Pattar1 a' ddup-plicce, cioè doppia, ecc. Amma fatte la fatture, quando vogliamo così bene ad una persona, che non sappiamo negarle nulla di quel che ci chiegga. » Fave. Pssimbre 'Ila fave ; È tutte no,
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fave, è sempre quella, è tutta una cosa. Fai
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Per Mur4le intendono il paiuolo , al
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quale tocca di star sempre sul fuoco a cuocere la fava.
Fàvurì. Intrans. Come i toscani dicono: S'accomodi, resti servita, ecc., noi diciamo : Favurisce. E per noi, s'acco-
Fatije. Fa ddò fatije. Sottin. Inutili; / modi, vuoi dire : si segga. Ed è acca-
p. es. Uno vi cerca una cosa, e voi non volete dargliela, ed egli comincia perciò ad arrabbiarsi, allora voi gli dite: Se farri) e fi ddò fatije, cioè, di domandare e d'arrabbiarsi, ed ambedue inutili.
duto spesso che qualcuno di noi, invitato a passare in sala col 5' accomodi, invece si è messo a sedere.
Fazzacujje. Sm. Uomo falso, traditore.