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trimonio, bisogna cessare di essere o fare il giovane.
'Ggiuwanne. Lu San Ggiuwanne, il compare. Da noi nella festa di S. Giovanni Battista (24 giugno) si fanno i compari, ed il comparatico si celebra, mandando dei mazzolini di fiori (ra-majette), i quali si retrocambiano poi con altri a S. Pietro (29 giugno). Anzi quando questi si mandano, si dice così:
Lu don 'è ppiccule, l'affate è tranne,
rr C JJ C 6 ° , '
Accitteme be' cwnbare de S. Ggiuwanne.
C O r O ° u
Perciò ci sono due specie di compari: Cumbare de San Ggimvanne e Cumbare de fonde, cioè il fonte battesimale.
I nostri contadini hanno una tal quale riverenza religiosa pei loro compari; tanto è vero, che essi, che non usano di cavarsi il cappello se non al padrone o ad altre persone civili, e mai fra loro, pur se lo cavano fra compari. Del che essendo stato io una volta testimonio, e meravigliatomene col contadino che mi accompagnava, questi mi rispose non senza una certa solennità: Facce burlare a lu San Ggiuwanne mi.
Nell'alba di San Giovanni si usa fra noi di andarsi a bagnare o al mare o al fiume Tordino, e dicono di far ciò in onore di San Giovanni. Ma a me pare di aver letto che questo bagno sia uso pagano, ed infatti in quei bagni semi-notturni, S. Giovanni vien poco onorato, ma invece Venere e Bacco. Altri poi dicono di andare a vedere a bagnarsi il Sole ; sì, perché il Sole in quella mattina affonda nel mare più e più volte il suo crine raggiante, e poi scuote la testa. Così almeno assicurano quelli che l'hanno visto, e guai a chi non vi crede.
'Ggiuwanne. Reggina Ggiuwanne-
Abbiamo una specie di mele, dette Li
SA VINI, Dialetto Teramano.
mele de la Reggina Ggiuwanne. Chi sa
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che non sieno state chiamate così in memoria della venuta fra noi della Regina Giovanna?
g-lklì. Intrans. È il latino Gestire, e vale per noi precisamente l'affaticarsi nell'attendere alle faccende domestiche; però è poco in uso.
'Ggnffe. A' gguffe. A ufo.
Girlu. Lu girili, girlu, già. Sorta di giuoco fanciullesco che si fa così: Una fila di bambini maschi tenendosi per le mani si pone dirimpetto ad un' altra fila di bambine femmine che si tengono per le mani nella stessa maniera. Quindi si avanza la fila dei maschi verso le femmine, cantando in coro :
Ha 'rrevate lu 'mbasciatóre
o o
Lu girlu, girlu, già.
Ha 'rrevate lu 'mbasciatóre, o o'
Lu girlu, ecc.
Detto questo retrocede, e tosto si avanza la fila delle femmine, e canta: Che ccosa vaie vuhte ?
o co
Lu girlu, ecc. e ripete come sopra.
Quindi segue questa alternazione,così: M. Ji -voje na fijje ripetendosi sempre come sopra. F. Che fijja vuhte ? ecc.
•"•' CI/
M. Ji vojje 'Ggiuwannine.
(O altro nome), ecc. F. Ci je dete pe 'sspóse? ecc,
'O C V r * K
M. Je deme lu munne^are.
(O altro nome di professione vilissima).
F. Ouande je dele be' ddote ? ecc.
^- u J u C O O
M le deme nu cendeseme, ecc.
J O C O 000
(O altra cosa xii minimo valore).
F. Che je dete pe' ppranie? ecc.
' o o o .o
M Te dime nu piatte de pulende. ecc.
J e o * o * e o
F. Duva la fate durmire? ecc.
J e o
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