Stai consultando: 'La grammatica ed il lessico del dialetto teramano. Due saggi', Giuseppe Savini

   

Pagina (145/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina      Pagina


Pagina (145/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina




La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   146 -
   M. La faceme durmģ ju' n' derre, ecc. F. Venčtevele buri' a prende, ecc.
   O O o ^ C * O
   M. Eccbe menute a prendile.
   O O * 00
   Allora la fila dei maschi si prende una bambina dalla fila delle femmine, e cosģ seguita fino a prendersele tutte, e fino a che ogni bambino abbia la sua compagna.
   Gnagnere. Sf. Lamento, lagno.
   Gnessasse. Rifl. Divenir come gesso. Dicesi specialmente del pane non ben lievito.
   Gnllisse. Rifl. Raffreddarsi quasi come un gelo.
   Gnognere. Sf. In gergo. La donna disonestamente amata.
   Giioģttre. Sf. Inchiostro.
   Gnuttunģ. Per lo pił rifl. Divenir ghiotto. Je s'ą ggnuttunite lu dende, si dice, quando cominciatosi a gustare cosa squisita, sempre pił se ne diviene goloso. Il tose. Alleccornire.
   Grąffeje. Sf. Rogna. Si dice pure,
   Granitte. Sm. Solo il plurale. Sorta di minestra fatta di farina impastata colla sola acqua.
   Grappe. Sm. Graffio.
   Grassello. Sf. Sorta di ranocchio.
   Grązzeje. Sf. Grazia. La gra^eja tņ. Modo di salutarsi fra eguali o da superiore ad inferiore. Purtaraje li gra\-•^eje vostre, cosģ rispondono i nostri contadini pił educati, quando ricevono incarico di salutare persone che loro appartengono.
   Gregne. Sf. Marmeggia.
   Grulle. Srn. Urlo. Ma non si dice Grulla o Grulli, ma si Hurlą o Burli,
   Guanciale. Sm. La guancia dei buoi o maiali uccisi.
   Guallere. Sf. Ernia.
   Guallaruse. Sm. e f. Ernioso.
   Guatte. Sf. Ovatta.
   Guattii. Trans. Ovattare.
   Guardljane. Da Guardiane ha'rde-vendate^ coche. Č il toscano: Ha fatto come prete Peo, il quale di prete diventņ chierico. I latini dicevano : Tiu-bukus antea, nunc caprarius.
   Guazzurņne. Sm. Specie di camiciotto, fatto per lo pił di canavaccio, e lungo fino alle ginocchia, che i contadini portano sugli altri abiti onde non farli consumar tanto. Il Vocabolario ha Gua^erone, ma lo spiega : pezzo di panno o tela comechesģa.
   Gulcce. Sf. Voce bassa. Orina. Sempre usato col verbo Scappa. Scappa la guicce, provar gran timore.
   Gullje. Sf. Voglia, brama. Il Vocab. ha Goliare non Golia; noi invece, Gulije e non Guliją. Li gulije, le voglie delle donne gravide. Spesso si aspira e si fa Hulije. E a chi dice di aver un forte desiderio, si suggerisce ironicam.: Mitte la mane ju 'n derre ca te se ne
   o o ' o ł o o
   passe la ģiuliie.
   * O O.
   Governatóre. Gnureją lu Guverna-tóre abbatte li scale. Metaf. Dei deboli,
   o o o
   che, quando sono al sicuro e non possono essere intesi, sfogano il loro dispetto contro i potenti, da cui hanno ricevuto qualche sopruso.

Scarica