Stai consultando: 'La grammatica ed il lessico del dialetto teramano. Due saggi', Giuseppe Savini

   

Pagina (146/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina      Pagina


Pagina (146/207)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Copertina




La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   147 —
   ìHabbe. Sf. Gabba, voce antiquata. Da la habbe a hune, burlarsi di lui. La
   o o
   babbevellane, pioggia minuta, che non si cura, ed intanto danneggia la salute, perché i contadini non usano di ripararsi da questa pioggerella minuta.
   Iladde. Add. Alto. Haddarelle, ai-tetto. Haddarelh, baddette de vine, ai-fi O o tetto di vino. A la lìadde, a la hadde,
   O t)
   sopra, sopra. A la hadde, al più, al più.
   Halandlne. Sf. Vivanda speciale del Natale. È il francese Galantine. In Toscana ha altro significato.
   Blalene. Corre questo detto: Molto bene, disse Haltne, quanne vidde la mojja tirine. Questo HaUne sarà il celebre
   ' C o C a
   medico latino, Galene ?
   Halltte. Sf. È il francese Guerite, nel medesimo senso di Casotto che serve di ricovero alle sentinelle.
   Hallarlje. Sf. Galleria ; per noi ha il significato di salotto da ricevere.
   Halle. Sm. Gallo, Vale fa lu halle, lu hallucce. Metaf. voler primeggiare, comandare a bacchetta ; e di questi si dice : Halle putende.
   tinnirà. Intrans. Jn gergo vale parlare, da :
   Mangile. Sf. Ganascia, dente, e perciò, Sfangate, Sm. Sdentato. Magna a' ddò hanghi ; è il toscano Scuffiar a due palmenti.
   •lappe. Happclille, Happarije, Hap-póne, tutti napolitanismi, che hanno per noi il signifigato medesimo di Guappo, Guappone, ecc. Soltanto noi l'usiamo in quest'altro senso dai napoletani : Na cosa prubbcte happt, cioè eccellentissima.
   Harbizzà. Sempre col dal. di persona, Garbeggiare.
   Ilarofcne. Sm. Garofano. C'è su questo fiore il seguente indovinello :
   Tinghe na cose Fati 'a 'rrose ;
   o
   Rose n'ahè,
   'Nduvine cche cos'ahè ?
   Ilarzamillc. Sm. Ugola degli uomini; in plurale, le branchie dei pesci.
   Hattarole. Sf. Anche l'abbaino dei tetti.
   Ilattarróne. Sm. Grosso gatto.
   Matte. Sf. Gatto, Fa la batta- mopc, il Tose. Far la gatta di Masino.
   Herre. Sf. Lettera dell' alfabeto,
   Manffà a Imne na herre. Metaf. man-& o u
   cargli pochissimo per avere una coltura completa ; non essere pronto a trovare i vocaboli atti ad esprimere le proprie idee; p. es. : Ji saprì dice, ma aman-gheme na herre. La metafora dev'essere presa da quelli, che, come i Parigini, non sanno pronunziare l'erre, ed è la sola mancanza della loro pronunzia.
   Hessc. Sf. Esse, lettera dell'alfabeto. Fa li hesse si dice degli ubbria-chi, quando vanno barcollando, che pare che coi loro passi descrivano per terra tanti esse.
   Hocce. Sf. Apoplessia, questo è dell'uso toscano.
   Hògfne. Trans. Ungere; e rifles. e metaf. ubbriacarsi leggermente ; nello stesso senso il participio Hònde.
   Mòle. Intrans. Olire, dar e rendere odore, il latino Olere, si usa solo dai

Scarica