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La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   J o
   un bisticcio perché Maje può significare tanto Maggio, quanto Mai, e si dice ai bambini che cercan qualche cosa, Sci, te lu dinghe a lu mese de maje.
   „ e. * o e o r> 'a
   La coìte de maje, i tempi più difficili dell' annata, perché a Maggio essendo consumato il ricolto dell'anno antecedente, e non essendo ancora maturato il nuovo, le derrate aumentano sempre di prezzo.
   ù. Trans. Mangiare. E metaf. Esser intelligentissimo di una data cosa; ). es.: Culla magnila l'arte. Magnete lu latine.
   o Magnapaiie. Sm. Piattola.
   Mag-napulende. Sm. Così diciamo dal 1860 in poi ai Piemontesi ed in generale ai nostri fratelli delle provincie settentrionali d'Italia.
   Majateclic. Add. Grasso, dicesi delle bestie.
   Majje. Sf. Maglia. Sta sen^e na mafie. In gergo. Non avere il becco di un quattrino.
   Male. Lu male. Per antonom. Il mal
    o caduco. Malemcssc o Malejettate. Sf. Le barbatelle delle viti. Mamme. La mamme de I' actte. u fi O 6 V Quella sostanza mucosa che si deposita nel fondo della botte, e serve a far fermentare il vino onde divenga aceto. io' *

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