— 195 —
divide il Pretuzio dalle Marcile. Quando il Teramano andò a far la guerra, giunto a questo fiume, domandò come si chiamasse, ed inteso che Tronto, aggiunse : Tronde ! esse n' abbatte, e jì n' ammende. E se ne tornò a casa.
O
Prima passato il Fiumicello torrente ad 8 chilom. da Teramo, mandò a dire alla moglie, Cb' ave passate Flumicelle n\al-vamende.
Tròvete. Add. Torbido.
Trùfele. Sm. Fiasco di creta, or-ciuolo. Don Drufele, diciamo a persona bassa e panciuta.
Trumbóne. Sm. Oltre il noto strumento musicale, per noi vuoi dire anche quel vaso in cui si mette a diacciare l'acqua. In tose. Cantimplora. È titolo eziandio d' ingiuria a meretrice laidissima.
Trattate. Add. È n' ome fruttate, rotto agli affari, espertissimo del mondo.
Truvetume. Sm. Torbidume. Piena leggiera dei fiumi, in cui 1' acqua soltanto s'intorbida; p. es.: A' menute nu truvetume a' Tturdl.
Tubbe. Sm. Il cappello a cilindro. La tuba dei fiorentini.
Tuecate e Tuccatclle. Sf. Leggero colpo apopletico. Add. Del grano o legumi, bacato.
Tacchetto. Sm. Una chicchera di caffè, che costa un soldo.
Tudeeche. Quando si vedono varie persone in crocchio discorrere a lungo ferme ed all'impiedi in un sito, qualcuno, per farle disciogliere, va loro a dire : Esse et murò nu Tudtscb;. Sarebbe
O O C ^
utile ricercare l'origine di questo modo di dire.
Tolette. Sf. Lo specchio a tavolino, e qualunque acconciatura ricercata. Il francese, Toilette.
Tuppè. Sm. L'accomodatura poste-
riore dei capelli nelle donne. Il frane-Toupet, da cui origina la nostra voce, vuoi dire invece l'acconciatura dei capelli sulla fronte.
Turcenille. Sm: Quei tortiglioni di paglia, che si mettono nelle fosse, per conservar il grano. Metaf. Raggiri, inganni, e chi fa questi dicesi Turce-nettare.
o o
Turceture. Sm. Morso per tener fermo il cavallo.
Turdèhc. Nome proprio femminile.
Dorotea.
Taracene. Sf. Tordela, uccello.
Tardi. Sm. Tardino. Fiume che scorre al sud della nostra città, e si scarica nel mare presso Giulianova. È il 'Batinus di Plinio. In un placito del 990 vien chiamato Trotinus; in un atto del 9 nov. 1279 Trutinus. Mons. Campano lo dice Tordinus. Il decreto della Congregazione dei Riti, che approva in data 6 maggio 1623 l'ufficio di San Flaviano lo chiama Trontinum. Da qui forse è venuto l'equivoco di qualcuno che chiama il nostro Tordino Trentino, e lo crede confluente del Tronto. Pane: Palma anche di Tordino da l'etimologia, la quale in verità mi sembra un po'arbitraria. « Batinum (io 1' ho letto sempre scritto 'Batinus; mascolino) ebbe forse alla foce un paese dello stesso nome. Col tempo pare si corrompesse in Bexino, poi Botino; un monastero del colle onde origina il fiume si disse sempre Bixinum o Bicsinum ».
Corrono i seguenti modi di dire sul Tordino: Turai arvò In su' si dice quando a via di arginazioni si è riusciti a rubare qualche po' di sponda al fiume, e questo gonfia e riacquista il suo antico letto, mandando a male arginazioni e tutto. Si dice pure: Turai a' rtruvate li carte, come se il fiume, avendo ritrovati