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La grammatica ed il lessico del dialetto teramano.
Due saggi
Giuseppe Savini
Ermanno Loescher Torino, 1881, pagine 207

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   J97 —
   V»ee$lottevSm. È il diminutivo del precedente.
   Vache. Sm. Granello, sia dell' uva, che del grano.
   Vajasse. Sf. Per noi significa solo donna volgarissima.
   Varile. Sm. Barile. Diventa femminile, quando deve dinotare quello in cui si conservano le sardelle.
   Varrate. Sf. Qualunque genere di percosse.
   Varre. Sf. Sbarra. Jì na cose varrà varre, a puntino, giusto giusto.
   Varrljà. Trans. Battere.
   Vasanccole. Sm. Basilico, pianta.
   Vascille. Sm. Sorta di ciliegie. Viscida.
   Vastase. Sm. Bastagio, facchino. Napolit.
   Vàtech£. Sf. Salmeria.
   Vattfl. Trans. Battere. La febbre che te vatte, che t'incolga. Lo usa il Delfico; ma è più modo napolitano, che nostro.
   Vavóne. Sm. Nonno, avo.
   V^eache^ o Vucàche. Sf. Marruca.
   Vecce. Sf. Hi viste mi lu diavule a
   c ° o o
   'ccarpì la vecce? Si usa per indicare la grande ira di qualcuno.
   VecelMe. Sm. Andirivieni, anfratti. Metaf. Scappatoia. E di uno che sa pigliare il verso degli affari più intrigati, si dice Culla artrove tutte li vec-citte.
   o
   Vedellóne. Sm. Uomo magro e di alta statura.
   Vendre. S. I nostri contadini lo
   fanno femminile ; p. es. : Dolerne la
   ° " vendre.
   Vendette. Fa vendòtte, far ribotta. Vene. Sf. Emorroidi, sempre in plurale. Tene li vene, patì de vene. Patir
   ... « " r ose
   d emorroidi.
   Venezzejane. Sf, Bevanda mista di
   caffi e cioccolatte, che a Firenze chia. mano, La nera. Alcuni la storpiano in DeveTJejanc.
   Venitetene, Vennegnà. Sf. Vendemmia, vendemmiare. I contadini dicono Velltgne, ecc.
   Vennerieule. Sm. e f. Rivendugliolo.
   Vennetòre. Fa vennetóre na cose,
   _u U 00 o'
   esperia in vendita.
   Verde-verde. Modo avv. Non maturato, non giunto a cottura. E si dice: Li maccarune a se da magna virde virde.
   O O ° O , J
   Verdeuelle. Sf. Succhio, succhiello. Verdeuicchle. Sm. Trivello. Vermene. Plurale Virmcne. Sm.
   ° ° o o
   Verme. Te facce criiì na còppe de viro-i a J rr o o
   mene. Minaccia iperbolica.
   Vermenàrc. Sf. Metaf. Paura gros-sissima; p. es. Te facce criiì la verme-
   ' r o J o J et
   nare.
   o
   Vernacolile. Sf. Peto, per lo più quei che si fanno con la bocca. A Napoli, donde ci è venuto questo brutto vocabolo, è mascolino; per noi invece è iemminile.
   Verrese. Sm. Guidalesco. Tuccà hune 'Ila lu verrese. È il tose. Coglier
   O Co °
   nel guidalesco.
   Verriite. Add. Forte, gagliardo.
   Vertelln^. Sf. Bastonatura, forte sgridata.
   Vespe. È na vespe. Dicesi di ragazzo molto spiritoso, o di animale molto svelto.
   Vesta-lunghe. Sf. La sottana o zimarra dei preti. E se qualcuno la chiamasse sottana innanzi ad un nostro popolano, lo farebbe sbellicar dalle risa.
   Vijagrgla. Intrans. Detto assolut. dei malati. Sott. Per l'altro mondo.
   Vlllocchle, Vlllotte. Sf. Villag-getto.
   ù. Li virtù. Al primo di mag-

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