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GIUNTE E CORREZIONI
Abbi. Avv. Soltanto.
Addevtlle. Aggiungasi : Potrebbe questa voce originare, secondo il CAIX (Studi di etim. it, e romanza, pag. 18-19), dal latino Ubi vélles, che può significare anche in nessuna parte.
Afflarà. Aggiungasi: Dal lat. Flagrare. Già aelì'Hist. Rom. abbiamo Fia-riare. (CAix, Op. cit., pag. 107).
Ajjannate. Part. pass. Il solo che si usa, e vale propriamente Cibato di ghiande; ma non si adopera che metaforicamente applicandolo ad uomo laidissimo, cosi : Tare'ajjannate yiX1-
jànnc. Aggiungasi: Per anno passato, è il lat. Anno, ed io l'ho letto in Plauto.
Aquele. Ho letto in questi giorni che Vespasiano da Bisticci, aureo scrittore del secolo xv, da sempre 1' articolo determinato ad Aquila. (Vite ed. dì Firenze, pag. 191-415, ecc.) Come anche nel proverbio toscano riportato dal Giusti (pag. 214) le è dato lo stesso articolo.
Arelarà. Trans. Rimettere in arnese, dar ristoro. Usasi sempre in metafora ; p. es. 'Lla vengete a lu lotti m'à fatt'ar-ciarì.
Arfallasse. Rifl. Affollarsi ; p. es. Tutte buie me s'ba 'rfullate Iti 'mma-
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sciate !
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Asene. Aggiungasi : I Romani dicono nel nostro senso, La beitela del somaro.
Armeni. Aggiungasi : Questo verbo, unito a nomi di parentela, vale essere; p. es. Cullù m'arvè lu patr?.
Armurcià. Trans. Rinfacciare ad uno il beneficio fattogli, farsi bello con uno di un servigio resogli per averne il compenso o la lode; p. es. 'Ssù rebaie che TO'/M fatte, simbre me lu stì a
V n J f. o o
'rmurcià. E perciò quando qualcuno narra di aver fatta qualche opera pia, limosina, ecc., aggiunge sempre : W gì 'armare:, Nen Aie p 'annone ; p. es. Aie
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fatte dice 'ddò messs, n' gì armorce. •> u u co" o