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testo acuto, loatenttia ti. due <-. lene* coi capitelli vagamente lavorati .1 fii-
.-J.III'-; nei ca [..) ddli me.l- sima si vede effigiala la Vergine nell'atto .li . rg-r.- I ' mammelle a flambino Gesù; due angioli, e.-n le m'unì piti' te, pre-t 1 : t una pittura dei XV nedlo, por imperlante. Sulla Ut-¦ r un bella finestra rotonda, a guisa di rosone, formala da otto co-I n ine a spirile fi-nm-nte e eon grmde magistero intagliate, che sostengono otto piccoli arr hi chiusi da semplice ma elegante cornice. Delle e importanti ono le sculture sin»h d che a bassorilievo della porta medesima e del suo ar-l.iltaye Nel mezzo, IU faidi^teri... siede la Vergine -ep/1 il Bambino eon un il.ro in mano; curvo innanzi a lei sta S. Giova .ni e alla destra S. Giovanni Evangelista» Due bèllo rosette quadrate separano i detti personaggi da un S. Pi» tro sedente onn mi tra e p -:toi de, e.i u n s. Paolo in {Medi. A lastra dell'apostolo d on uomo barbuto, che tiene avanti a •• un tavoli ue
S. Nicola e quindi il re Davide. Tntti hanno iscrizioni. Questo bass-.rilievo è 1 del mi ¦ i Acuì . ri suto nei ccolo XII !. . stesso artista . dpi l'ambone, che si ve io appoggiato alla pareti 1 iterale lelia chiesaaa sinistra. K' so • uto davanti da du lon e, zt in e,
on semplici capitelli. Nelle p reti del pulpito, con e,regia e classica cultura, a Iiighi tratti eseguila, .-i ammirano i quattro animali simbolici degli Evangelisti, l'aquila, il leone, il toro e l'agnello. Ciascuna di queste rrippre ei 1I-i ; nn-uo porta . <• Ipit.j u-. ve : .
.Vi dintorni del . oniune poi si rinvennero, su d'una Collina, ilcuni sepolcreti romani. Per visitarli, ti volgersi a Domenico De Vincenti*. — 1/ industria »Hi I ilo di i comune e la fabbricazione d'olio d'oliva e la lavorazione .i-i belli seCi Ili.
Da PluneMa « Moscul'o. Da Pianella non devesi trascurare un'oscorsi a,, .t Mosufo, che . distante km. ti,7, di via carrozzabile, el a ìS.li. di Pianella, in belìi» situazione.
3 ose ufo. 01(6 m - Abit. 2406. - Osterìa 'li Troi n Gi Tanni. Po 'Moggio rivolgersi al uff- di Alfonso De Collibu-. — .Marni, di Loreto Aprti-tin (7 km ). — Circond di Pe ne. — L'IT, itosi, e teleg. - St-z ferr. M«n-tesilvano ,m. 54,01. — Carrozza postale L. 0,75; p r Loreto L. 0,30; per Pento- L. l.-'ài. H' un piccolo paese che siede a cavaliere di lietissima e nte collina, dominante la valle del Tavo, e rivestita di viti e di ulivi. Vi
gip le i ri 1 S dui re r- un P imi ;ea .n'e . • Alle .UO falde s tfentlionali
I --'•''• fra ....... .'. il Tavo. che eon: •'<:• t • : ii :d l'ino, irrida tutta
quella die fertile ed ani na e p r un letto largo e rocciosi» va dopo molti
giri e rigiri i perdersi nell'Adriatico.
A poca «lisi 'ii/a da Mo-cufw e isteva in antico una itlà forte fin dal t 'uq dei Romani, distrutta da Siila o dal barbari, della quile s'ignora il nome. Sembra che gli abitanti riparassero in luogo elevato e meglio munito, più dalla natura die dall'irte ed ivi fabbricassero un catello atto a ricowiarli e difenderli.
La prima memoria di Moscufo, Mosci i, M usi, t ' ' e . i do l'abate Merlarlo di Montrcassir dette a Suabilo, Castaldo dei Marsi, l'u-uuuM di S. C. .uno di Civitella con coloni, serve, in celle, beni e pertinenze e «Ielle chi-di S. Maria in Film to, di .s. Leucio Mòscufoe di S. Benedetto 11 Irritino, ec i i ecomla memoria • delCggS, quando, fri i beni dei monastero di M nte-• is.dno si ricorda nel contado di Penne il uno n'ero di S. Benedetto in Leu-ria o e di S. Scolastica al tìunn Tabo (Tavo) con l'intiera Cor/e iti .Voscw/o. Questo Castrutn ve ne p«s eduto da un Tr-incarico, che l i cronaca di Ca.sauria di' e illu tre. 11 figlio di lui sposò una Teodoret , che morta nel 1049, e n» e- •• col consci mi del marito, 200 moggia di terrilot ali i chiesa di S.Giusto nel lenimento del castello ni Mescolo, n-1 lu -o detto Falliaoo« pertinenza «li C i.iuri , e e m M- cu!, divenne feudo del celebre monastero IVnedettiu ••. Ne secolo XI vi si tenne un placito. Nel 42V2, quatnh Innocenzo IN' uni la > episcopale di Atri a quell i di Penne, fu compreso nella diocesi >1 Uri; . i l loii« n Luigi di Taranto donò a Cri. 'o' ro Costanzo molte buon*1 terre in Abruzzo fra cui Moauf.; a lui successe il primogenito Spantinflwciw in •• mi- castelli: Pianella, Spoltore, Montesilvan... Colonnella e Moscio Nel liì . Ai -i o ' \ : . ina ne Inveiti Frane e di Riccardo : nel 1461, Ferrante
IL GRUPPO DEL GRAN SAS-0 467
!o c,,nc d'' all'università di Civita di Chieti ; Federico nel 1 ì'.'t'» lo v. mi.' a Vanire lino di Valenza: nel L'i22 fu venduto «la Ferr a te Ca-triot i ad Alfonso ,.u-iignnnu; nel IM'.i Giovanni Ca-triota lo portò in dote ad Alfonso Ca :a, luca dì Noterà; nel -.'. alla famiglia Filioli, duchi di Citta S. Angelo.
Il castello di Moscul'o e notevole per la sui chi e.mi Abbaziale di S. Maria del Jjigo extra vwcnic, la qu.de 0 a 7i>0 m. dal paese Questa basilica fn inali i n '• hn oli Viri o IX. «• fu abbellita in tpores o, come !.. m strano la sui facciata esteriore con la porta ad arco tondo ed ni..ma di marmi lavo ali, uni grossi vasca battesimali e b nv-v li SCUltUlH «01-bolìche. rappresentanti ntgnetlo con la croce, rosette, grappoli» equi • i vane lire ntrei late. Ma la c ie-. fu resttMiata n I 17.f9. E' c itru ! . a Ire navi tre b Idi cOrrispo denti; le navi tono divise da due sene di quattro colonne da un pilastro iute rea lato nel mesa . con d me«te ool ine die vi le ri s ono» e la corrispondenti pilastri addossàti ille pareti. Le colutine sono a. rne dì capitelli istoriati eoo rapnresentaz i oni linboMe ; eiasBon papi tallo preienta decorazioni differenti dall'altro. Gli archi che vi poggianti hanno I» lorma semi-circolare, ma la volta ha subito non piccole modificazioni n i poc assennati restauri dei secoli seguenti; quasi nulla perciò oggi più piesent» ¦ !' ll'jntico. l^* tre absidi ono costrutte a inuttoni.
Sella sottile finestra dell'Abside di mezzo i vedono due .volte e lo mette con le loro basi poggiate su zoccolo e con bei capitelli < foglie. I a In trad un abside laterale si rende pregevole per ornarne ti di vario genere. Tutta la chiesa era istoriata «la pitture a Ire Co, ma lurono scialbate, e non ì.« re. tano e avanti neUe paréti e nell'abside^ Nell'absidè eentralè sì munirà il a tdizi >'.hirrr*a!c. Le figure conservano tuttora la vivacità «n i Colorì* e te Parti t t non dette prova di molto ^usto* principalmente nel mod:> di disporle ag-grupparle. •¦ le-gi (tei disegno e dell' oro ;»-tCva a«-. < a nuli vi gotto osser-
\ . non mancamo però d'eapressione. Nelle pareti si ammirano ancora sfanne ii gini d; sante e santi. Ma il princi al • r.:ù d n- ornano a... i ci.i
• il no ambone. — Sorge esso addossato al pilastro ebe .-i trova nel meno
della II iv Iti principale. V di travi ri ilio so-lenut di s juittro Colonne di di*
••are, disposte iti quadrato e congiunte fr loro mediante archi •-- no
l'imj alcatuia d«d pari quadrata: b- pareti l iterali presentano delle (porgente» :u cui jniggi o,o leggìi, verso il metto della chiesa, e ad occidente della te-• : il -no ingresso si trova dalla putì di oriente, l 'ur o di pr -petto, < l.e ha 'orina trdub it i, viene adorno con toglie di trifoglio, die si piegano in dentro • ?ra 1 inferiori, a guisa di feri ¦ U cavali ; l'ai b fianco i itondo. l.e . 'lonnette si elevano lisce, levigate, senza fregi di ria: ma i capitelli, 'ni differente d iL'altro, ooi.o vagano-;.te lavorati ed arabes ali. li capitello laterale ili dietro presenta una figura nuda dipinta a colo,- carne, «lai lunghi .pelli rossi che Ir scendono sull'omeri con I- munì i atti» di toccarsi L i.dta barbi. Si nota l'influenza dell'arte moresca. Il pulpito maesto-o nella . ut, è tutto i toriato, l n ue Uo a forma di grifòi . c n le ali ¦• rdl ero-in i era sulla testa, e p. slo sul lato -ini-tro : dalla p trio che guard.. 1 p.-rta
• i'ii gres-so, a destra, un'aquila eon l'ali rtiSSÉ» bltnché 0 hloti aj.- it¦. tiene un libro c-.n gli artigli, dipinti ili bianco, _h. rmisce un .ir. on.-, enti •n tiene un aitr.. morto sotto i p edi. Sul d ivnnti è ndpit ¦ un augi dai lunghi capelli inane! ali, con un vestito rosso, e tutu aero, ed di dipinte in
e rosso, che sostiene eoo la test a e ci dorso del.e mani spn . il libro ut* degli Eva lì. N Ile superlìce laterale ui u atra i fede S. Gìo* ni in veste di diacono « sti la, loti nere un ìli ro ip rtoj dalla parte opposta il Rattrista con innga barba. Molte sculture simboliche» si ammirano i questa monumentale opera d'arte, le quali furono tanta parie dell'ut i, -do-vale e trovano li loro coV.-aiu •• : i i lii..b.a • .. • ie ope.e . SS. i1 a i;\'i !•'..«
un'iscrizione, che d:. notizia del prelato Bainaldo ci nlli '> l'opera,^ mi» 'artista Nìcodemo che la esegui nel M.'iS. 0 da lamentare che que l'in ign*» monumento si trovi nascosto in una lesa rurali rido! • n ¦ n'-in luògo umido ed oscuro, cosicelo- é poco conosciuto fd apprezzato, mentre ta testini .nianza della parte che ebbero le provi e rm ridico ali e ^b Abruzzi, in particolare» alla coltura «• al lisorgimeuto dèlio irti ne! medi. ivo. Di