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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ITINKILAIiin M
   Fi ance ..mi, eretto i-f, ItjOu, >i:a li i injirif-th eomun.ab , disabitato ; n i cilindro .• i. ilir.^clii ili pi-co pre-io l'i e.» i i n la, i su i tra, è n ho >rtt.i insti' « «ii S. Donato, alla quale ii arriva per un viottolo traversante ti tor-»r-»»t« Rio; «ssa notevole pei mattoni smaltati e rozzamente dipinti : • 1 pa-' imi-nto e u i te11 , che uimostr <> o 'o lato in ui era • ,ii«*.-,ta industri i Ini- • !• -ii'd 1 ijCMJ. «poca dalla costruzione -i-Ili «:hì>*ea m Iti r il io ,mistero ed all'ai>ule. che iene immediat Mic-nt* soggetto soltanto ria S ni Sede, come rilevasi dalla bolla spedita da Ibmevento.
   I mi curiosità che può interessare l'alpinista l'osservare la disposizione dell.- m nlagn-» ir l -ilo d'-tt., Fondo «Mi. Salsa a 1000 ni. p:—s. lo origini del torrente Leoma.m a Quivi sembra ili essere internali nelle vis-ere delle uioi.tn-n-, ancor boscose malgrado la devadaziuttO; arrivati al «1-poxito di neve SÌ è circuì d iti da alto rocce solcate a sinistra •• a destra da prnfotlili burroni: di fronti? l'alta rocc.a delle l'ardi che come gigantesca muraglia i iude i. varco, t I spalle il ripido e sasso-o gr»»to del Leomagna.
   Penetrando poi nel uoaco cooìtmaié ed arri valido presso il confine di Rn-cucco, si rinvengono ancora i ruderi di una chicsu di S. Egidio, tuttavia i ir-• induti d.a terreni le. co i.
   Meriti pure di essere vjotulo l'altare di S. Mari:» M iddalena e di S. Michel Arcangelo nella chiesa parrocchiale di Castelli, nonché dir quadretti belli» • mi, incorniciali nel muro, ^i lati dell'altare di S. Fu mio. M'ititi. I miniti del e,.ninne di t stelli lan parte dell , giogaia del Gran Sasso fomlamio u i • ini rattòrte > gui.-.i di antiteatro c,.n direziona di O.-S.l . 1-1 ini pia ahi è moni Prena <25t»ii m I, co3i detto per la mia caratte-. tua; posto nel contine i:a Iso Castelli, . aci e - i bile da ami lue Je parti l-. r un etifiero detto HfUO ftffZÙ tino all'aspra roccia formante la cima. Sui t ari-hi d'd monte -ono notevoli !•• località delie ( ivuccia e Cavagrande, crime pure ,« altre un po' più m li détta l'iett i delia Guardia e Pietra della Spia, La tradizione vuoi - che in tali luoghi, in tempi remoti, furor > aperte trincee p r e -pugn tre Iur e diroccare il castello li Pa-iiarn, aldi indoli .t., lai conti.
   Le il tre cime ili questo gruppo prive ili 5-Mieti, p r I' asprezza e la u re-,-. .anta -Irli rocce, ne no il Vado di Ferrucci • ui. 2273) posto - fianco -n ni. Frena e jktcoi-so ogni ani dai pastori pel pa colo «legli armenti. ;r•¦ ulano maggiori di.'ficoltà. I monti Camicia i2in0 m.i e Tramoggia • 2521 m.) ino intatti più facilmente accessibili dal lato di Aquila    Valletta del torrente lln//o o Itiiz/f. Si ipre i S. di Isola tra ii n «aite Fagli uà e il m. delle Tre Torri, <-d .'• di di essere visitata. Lun,-il corso del torrente il Del lieo notò pezzi di spato calcare., romboidali ¦• un .io o bmeo 'ii terra ale irea. ruzza al t.dto. <,>u sta valletta rimonta p uni ni po S km. (,20 minuti > pei casolari d San Luigi e ili Piano fitto S Petrari, dopo altri U km. Uji d'orai liri i S. Col ina x sopra un erta collii a, per . ningere irla quale .i dovrebbe attraversare tt torrente. I questo pulito il Ruzz i lorinn nell i montagna un grande squar i ¦ • voragine, eh ha i! noni • «Il /*'?    IL GRUPPO IJEL I..RAN SASSO 477
   ore pure sono altre cascate, una «I- Ile quali m «Ito imp. lui-si, Qui ci* inveì i. li usservaitu effetti «traoritiuàri per le cadute »s¦ grandi massi di neve, i quali si da. culo come picene valligli- d M'aiti «ima e in.:- > in lo per via ci-dun gol con fragore* è tate è la viobuza della loro caduta cibé unii colonna d'aria ittiindosi Onpetuòsa recai danno agli alberi della iurte ojposta. (L'indigeni ehi on ilio qu lo cu un ^.o •/)¦•> rurr.
   Via ilei Mavone* — Scontatilo !.. \i;i «li'l Mnvonc parigini (I.'iiruc'ciniaLi tiiramozionc, a km. I.s ti.i Nola. Quella Ma serve di sraln a lutit i pnesi Hip popolano In vnllr. come (!a<(elli. Isolu, (/i    Casi.; Canta gua (ti il ni, — Al. 13 0 — Marni, di ili enti (fi t • . • -Cintomi, di Penne (krr. il) Per alioo^in ii volgersi a privati — I il. po>t.
   — Staz. ferr. di Ter.nu < (km. • •!». Il p.....: situato opia un colle ali ¦
   «lesila dei Mavone, ed III cluni do'ee e t • nij' l al O. Il SUO ta; l'i è m. n tiioso; V industria principale, e li viticoltura. — Il m me del comune M'iubri abbi i avuti orui e dalla ormi di pa • f ei taglia) e <, di* esservi .-tot in
   eadello appartenente! dióesi, id olia città ili trntt , CHUtt» - Vi o,no varie
   fiere: il 2.1 apr/b; c Irina la fed i ibi • af • .. S Pie'- Moti.--.
   Nel lecrit irio ni'iituoo e j «t 11. • i •¦ co di ( i tei Ci '.una a :t km. di via carrozzabile si iiovi l'iicceniiat i antica chieda «li
   S. Maria «il Unn/anu. — Poco • » doli* origina di queda antichi .-.'ni. chiesi delia provincia di Teramo» Se ni* trrtra semplice menzione per la pr ma rolli tu una bull» del 22 dicembre di Lucio III ..l Odorisio . • -v. .
   Penne.
   L.v .i-i eleva quasi a mela cono del Mavone, n i itti cento metri datti* sponda «le tra, in vi>t i di To> a un te:z - d- Ibi line si all n j id .1 • . .e liti. Ila l'ingresso a mei.lente (y>r tre pnite, la quali hanno
   attorno iis. «¦ :i pietra biam Jus.ima e opia un ....... in mezzo a cui è u -
   pinta la Verdine seduta con le palme congiunte a picchieri, t^liuttro fasce verticali, d'I negli angoli de la eliie a, duò Ira I p.ote,    reno al tetto con mia lascia orlatontuld. Iu mesào mila porla maggioro ton-deggia i:n grande ovato donde piove la luce dentro, - I.facciata ini oriente .sci'/.a ili. 11 - o più lavorati! ha t e liti»- i i eli- ivi lami a quallro arcai-La liti dr. di^ uie/zo, maggi.-re delle i. h r laterali, ha il lor o lavou .a rilu v,..
   — L'interim e n.acetoso, a tre navate .ivi da archi ti colonne qu die. aj-c 1 ii e col. i i di pietra ,»innchi.ss-inia Ad un '-radino c«.«>aiin colonne e •
   «affette i mattoni colorali su travi ed inconainria u»a spècie di prebìatfr/o. Qui nel ci I • :i vedono Ire volle a crocerà, «(nella «li mezzo con quattro f -scioni di pietra 1 .tu a c tutto il r«*st • «li pomice. Dal me/z.i del paviment .-i alza l'aitar • tulio di bistioni. Staccalo dall'ari l'ai.mie riceve a luce dui! r finestra orientale apèrta sulla sua parete c.l ha nciPalto dei Pernici ciò un Padre et-ino dipinto entro un fascia i vale sostenuta da Angeli ed altre ligure.
   — Si vedono dipinti anche fatti biblici c.l evangelici nelle pareti «li quel!»
   Ahpate: Guido dell'Abruzzo.