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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ITINERARIO VI
   scen«ione In vcilnl:i <¦ assai estesa sopra liilla I' immensa muraglia ilei Gran Sasso, sulla verdeggiante valle cloH'Atoriìfi e sui parsi che la popolano, noif esclusa Aquila, sul Sireuln, sul Velino, sul Terminillo n sulla Mainila.
   lu -2 nrn 1,'2 ila Assorgi si giunge alla Fonie ili l'orinila (Is70 in.). Qui som) vario sorgenti ili freschissima acqua; il luogo invila ad un lirovo riposo.
   01 trapassa In 11 fonie, il sentiero si allontana dal Pizzo Ora-Ione e si avvicina a munte Porlella. Più sopra alla fonte si ha una bolla veduta su Campo Imperiale del tirali Sasso, sul moni» ISrancaslollu e su vado di Corno.
   Ad I ora 1 (2 eiroa dalla fonie, se, invero di recarsi al passo della Porlella. si volesse dirollameiilo andare al liifugio, convcr-rolilio volgere a tlrslra o costeggiando sempre il inolilo della Porlella, salire poi conlralliirlo elio si staeoa dalla velia di questo e condurr sul versante opposto ondo arrivare al liifugio. Questa via, se n più breve, la e di ben poco, e unii è di consigliarsi, porcili ó più scomoda e fa perderò uno dei punti di veduta più interessanti offerii da questo gruppo, quale é quello che si gode dal passo della Porlella.
   Sotto al molile della Porlella (2o.SS ni.), il sentiero volge nuovamente verso il Pizzo Cefalono, e in mezz'ora arriva ad iitt profondo strcllis    febbraiii l!M:l vi peli asfissialo da violenta bufera l'avv. (iasione Collimi cui puri..Iure patenlalo I.nigi Castrali e, eoi giovine Uatl'aole (iiusli, ohe avevano tentalo l'escursione di monto Corno e pel callivo lenipo non eran giunti che al liifugio. I.a disgrazia fu da imputare a mancanza di buona guida e a difolto d'organizzazione. Qui lominoiu il vero aspetto alpino della ealcnn, e la veduta é bellissima d'estate, splendida d'inverno, sulla regione eentralo del Gran Sasso. Al di sotto del passo, verso N. si stendo Campo Pericoli, ampio circo a forma di conca, di rado sgombro completamento di novo, scendente lievemente verso Teramo, clic si restringe poi per formare una stretta gola impropriamente, della vallo Maone, fra il masso di inonle Corno e il Pizzo d'Inlermesolc (2<ì40 ni.), clic da questo punto prc-
   IL OUUl'PO DliL GRAN SASSO
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   senta una forma regolarmente conica e che liniseo verso Campo Pericoli con imponenti masse di detrito. V Inleimesolo appare da qui più elevalo di monte Corno, slanlo la sua vicinanza.
   Per godere della vista del Pizzo Olalono C£i3'2 in.l occorre scendere un poco sotto al passo. Il suo aspetto è grandioso e. tulio diverso da quello che si manifesta a e li i In riguarda dal vallone della Porlella. Non e più ni onorino massi di roccia nel quale dillioiliuenlo può a culpo d'occhia rilevarsi la slrali-liraziune. ma ó una groppa rot .mia. una mezza sfora tagliata nellunientij nella superliee orientale, la quale laseia a nudo una bellissima stralificaziune inclinala verso l'Adriatico. A s. pili la vodiila spazia sulla Vallo iloH'Alerno. sul Tenuinillo, sul Siivule, sul Velino, Milla Maiella e su tutto lo altro volte minori dell'Api 'Cimino centralo.
   l'ai busso sj può sn uderò in ~JII minuti per il versante, oppilo verso (.lini/m l'rricnli altipiano che si stendo fra molile Corno, il Pizzo Cernitine e Pizzo Inloriuesole. Il nome di Campo Pericoli sembra una corruzione di Cam/to \prico col (piale iioiiie lo si trova cilalo dal lìrooclii. li' un vast i piano erboso uve d'ostali, i pastori erigono alcune capanne, ¦ ¦ pure capanne possono chiamarsi vasti cumuli di sassi a guisa di cono i cui interstizi sono ollurali con zolle, elio ben poco contengono nel-riuleruo e olio solo olIVono un ineschino riparo in easu di temporale. Il campo è tulio circondato dalle rocce, eooetlo nella parte setlontriunale, ove si restringe in una valletta, e. nella palle orientale fra moni. Corno e il monto della l'ortclln, ove è un'altro altipiano in lieve pendio tulio a collinette, dello la Conca d'Oro, rinchiuso fra gli anzidetti monti a e a S. e fra il conlralTorte che li riunisce. Sul principio dell'osiate vedonsi sposso a Campii Pericoli mulattieri elio raccolgono la nove.
   Ila Campo Pericoli dirigendosi verso N. si costeggia dapprima
   10 spione roccioso dello le Malecosle elicsi stacca dal Pizzo d'Inlermesolc e va al Pizzo Cefalono, indi le rocce di Pizzo luler-mesol ' nel vallone fra questo ed il masso di monte Corno.
   11 luogo è veramente selvaggio e fantastico, od oltre ogni dire pittoresco. Dapprima la valletta è riempila ili lino detrito; po-il suolo si fa erboso ed enormi massi rocciosi precipitati dal l'alio sono qua e là disseminali, e spesso caduti l'un sull'altro formano grazioso grotte. A circa 1000 metri sopra allo sprone clic dal Pizzo d'Interincsolc si volge a .N si vede la grotta dell'Oro, la quale non olire alcuna particolarità. I pastori vi riuniscono la notte, le pecore. A 1;i2l> m. si trovano le fresche e copiose sorgenti del Ilio Arno. I paesani chiamano questo luogo il Cullarono e tutta la valle denominano impropriamente vai Maone. Qui più nulla v'ha di selvaggio, giacché, si è in .mozzo ad un verdeggiante bosco che si stende sulle rive del co-